Bush: quello che Clinton fa io disferò di Andrea Di Robilant

Bush: quello che Clinton fa io disferò Bush: quello che Clinton fa io disferò Russia, Balcani, ambiente: un taglio con il passato Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON George W. Bush parte in quarta e annuncia al «New York Times» di voler disfare le ultime iniziative di Bill Clinton soprattutto in campo ambientale non appena metterà piede alla Casa Bianca alla fine della settimana. L'attivi�smo legislativo di Clinton in que�sto ultimissimo scorcio della sua presidenza aveva messo in allar�me la squadra di Bush. Ma l'inizia�tiva che ha fatto saltare i nervi del prossimo presidente è stata quel�la di dichiarare off-limits allo sfruttamento economico un'area pciri a 25 milioni di ettari. «Io capisco la mentalità del West e voglio che quella mentalità trovi espressione nella mia ammini�strazione», ha messo in guardia George W. parlando con i cronisti del «Times» nel suo ranch in Texas. «Abbiamo messo i nostri avvocati al lavoro per studiare ogni aspetto, valutare ogni oppor�tunità» per invalidare i provvedi�menti in extremis di Clinton in materia di aree protette. Bush tiene a non apparire ne�mico dell'ambiente. «Amo la ter�ra», ha detto ai suoi intervistatori portandoli in giro per la sua brul�la proprietà a due ore da Austin. Ma non vuole il governo federale tra i piedi quando si tratta di decidere come gestire il territorio competenze che a suo avviso devono essere nelle mani delle autorità locali e dei proprietari terrieri. «Voglio essere certo che la nostra burocrazia centrale non stia schiacciando gli interessi della gente», ha detto, spiegando perché ha deciso di passare al setaccio i provvedimenti di Clinton. L'uscita di Bush, però, rivela mia diffidenza nei confronti del governo federale che va ben oltre la gestione del territorio e rappre�senta un po' il tratto comune della sua base politica: i repubbli�cani conservatori del Sud e del�l'Ovest. Il neo-localismo di Bush aiuta anche a capire in quale direzione il nuovo presidente si muoverà in altri campi. A comin�ciare dalla politica estera. Bush ha tratteggiato una nuo�va politica verso Mosca in cui gli Stati Uniti saranno molto meno coinvolti di quanto non lo siano stati durante l'amministrazione Clinton nello sviluppo economico della Bussia. «Non mi sembra il caso di prestare soldi a un siste�ma in cui il capitale non riesce mai a soddisfare il suo potenzia�le», ha detto al quotidiano newyorchese, facendo capire che punterà a interrompere i prestiti bilaterali comunque diminuiti negli ultimi due anni e a scorag�giare quelli da parte delle organiz�zazioni internazionali. Bush, che ha forti legami con la destra religiosa, è anche chiaramente a disagio con la politica sociale di molti organismi delle Nazione Unite. Non esclude di bloccare subito taluni finanziamenti ame�ricani con un ordine presidenzia�le: «Organismi che promuovono l'aborto sono organismi che non non intendo sostenere». Bush è anche tornato sul tema del ritiro delle truppe americane dai Balcani, che tante polemiche suscitò nella fase finale della cam�pagna elettorale, precisando di essere in contatto con gli alleati e di aver spiegato loro che in ogni caso non si tratterà di un ritiro improvviso e precipitoso. «Ma dirò loro chiaramente che inten�diamo ridurre la nostra presenza. Voghamo che siano loio i peacekeepers. E loro lo sanno». Ha criticato la politica di Clinton nei confronti di Saddam Hussein, so�stenendo che il regime delle san�zioni è ormai talmente in pezzi che somiglia «a una groviera sviz�zera». Ma non ha offerto alcun elemento nuovo per una nuova politica in Iraq. Sul fronte interno il prossimo presidente, che presterà giura�mento sabato, ha confermato che intende presentare al Congresso il suo intero pacchetto di tagli fiscali: 1600 miliardi di dollari nell'arco dei prossimi dieci anni. E a chi gli chiedeva se era dispo�sto a negoziare quei tagli con un Congresso spaccato a metà tra democratici e repubblicani, ha risposto seccamente: «La risposta è no. L'ammontare è quello giu�sto». George W. Bush, 430 presidente americano: sabato il suo insediamento a Washington

Luoghi citati: Balcani, Iraq, Mosca, Russia, Stati Uniti, Texas, Washington