«La vacca malata mangiava solo erba»

«La vacca malata mangiava solo erba» A PONTEVICO NELLE STALLE INCRIMINATE «La vacca malata mangiava solo erba» L'allevatore: ora abbatteranno i miei 190 capi reportage inviato a PONTEVICO (Brescia) SONO una vìttima. Non sono un attore». La porta è socchiusa su un salotto, la televisione accesa, un tavolo in mezzo, le fotografie alle pareti. Mario Greci guarda tutti stranito, una tuta verde e gli stivali. Arriva il figlio, lo chiamano Uso. Strepi�ta: «Voi non potete stare qui. E' proprietà privata». Le mucche pas�seggiano imprigionate nel recinto. La terra del cortile lasciaimpronte e zolle. Un signore con il giacco�ne di pelle aUai^a le braccia, protegge Greci. «Sono sbalordito», dice Greci. Un fotografo s'accovac�cia sul prato, un altro corre dietro al mucchio. «Ho sempre fatto tut�to in proprio», sta dicendo. Il figlio ferma un cronista, (dei come si permette?» Il signore con il giacco�ne, «su, fate i bravi». Mario Greci entra in casa. Chiude la porta. Ha detto che adesso sta controllando uno per uno la storia d�tutti �capì. Sono 190: saranno abbattuti. «An�che questa bestia era nata qui», ha detto. «Hanno sempre mangiato la trifola dei nostri campi». La prima mucca pazza d'Italia però viene da questo allevamento, «Malpensata» c'è scritto, e non sappiamo se c'entra la trifola o la mamma, o un integratore trucca�to o chissà che altro, e viene da questo allevamento che sta in mezzo a un mucchio di altri, un'infinità di cascine che s�sper�dono nei campi segnalate dalle firecce bianche lungo le statali che vanno da Cremona a Brescia. Qui ci saranno tante di quelle mucche da fare ima città. E anche un incubo, adesso. Mario Greci, il padrone della Malpensata, s'è smarrito: «Non capisco ancora». Non è il solo. Allo Zooprofilattico di Torino, centro di riferimento nazionale per la Bse, dicono: «In base al numero dei test questa è probabilmente la punta dell'ice�berg. É adesso vedremo quanto è grande la base dell'iceberg». Non è un messaggio rincuorante. E que�sto iceberg è la nostra paura. Ieri i carabinieri hanno pine disposto il sequestro del mangimi�ficio Comazoo, mentre la magistra�tura ha aperto un'inchiesta: una cooperativa nata neli'85 con 120 soci e cresciuta fino a contarne 1200 oggi, una delle più importan�ti della zona. «Greci è un nostro socio, dal '94. Il mangime gliel'abbiamo dato noi», certifica Luigi Losi, il direttore. Però aggiunge: «E' dall'89 che non facciamo farina di came, molto prima del divie�to. E non usiamo e non producia�mo integratori. Il nostro mangime non c'entra. Sarà stato un fatto ereditario, non so». Spiega che quella mucca aveva 6 anni, che era un animale da scarto, che sarebbe finita nella carne in scato�la. Che bisognerà fare degli esami per accertare la verità. «Ma vedre�te, non d riguarda. I Nas da noi non hanno mai trovato niente». Così, siamo tornati qui, fra i prati d�Pontevìco, a cercare fra le nostre angosce finite su un tavolo da cucina. Il signore con il giacco�ne è andato verso l'uscita, «cerca�te di capire», le braccia larghe per contenere i fotografi, il figlio di Mario che ritoma alla porta a vetro, guarda in cagnesco. «Sono l'avvocato di famiglia», fa quello con il giaccone, abbozzando un , sorriso per la stampa: Diego Mar�chetto. «Dal '94 i Greci s�servono dal mangimificio, e non è mai successo nulla. E la mucca è stata uccisa a 6 anni perché era in cinta. Era una mucca da latte. Greci mi ha detto: l'abbiamo tenuta perché era una buona fattrice. Abbiamo figliato diverse volte e sempre ha fatto vitellini sani. E anche quan�do una figlia ha figliato a sua volta, è venuto un vitellino sano». E poi, se pensava che non andasse bene o che fosse malata perché mandarlo a macellarla da Cremo�nini: «li lo sanno tutti che fanno gli esami». Tira un vento di ghiaccio. Per arrivare alla Cascina Malpensata, bisogna passare oltre il cimitero, una discarica, un volo di corvi, i campi delimitati dai ruscelli, e poi andare per una stradina che s'at�torciglia a curve d�gomito e che si perde in un sentiero e nel fango. Davanti all'ingresso ci sono due nastri e un cartello appiccicato sopra: «Vietato l'ingresso. Proprie�tà privata». Nel cortile, un recinto con 12 mucche che rimestano nella melma. Una stalla bassa, abbastanza grande. A destra, due villette. La prima, quella di color ocra, è d�Mario Greci. Era appar�so sulla soglia, tipo snello, con la sua tuta e gli stivali. I fotografi avevano saltato i nastri, invaso il cortile, erano saliti sul prato che s'avvicina alla casa. E' l�che Greci era rimasto spaesato: «Sono ima vìttima. Non un attore». Nel suo lavoro, non è la prima volta che vive brutti giorni. Era stato il padre di Mano ad aprire l'alleva�mento. Nel 1971, la fattoria era bruciata. «Aveva dovuto ripartire da zero», raccontano in paese. Probabilmente, c'era riuscito più facilmente con qualche sovvenzio�ne. Dall' 82 erano passati al bestia�me. Prima solo vitelli, poi mucche da latte. Qualche anno fa una multa per la quota latte: 120 milioni. Mario Greci, però, ha sempre saputo ripartire, senza troppo problemi. Adesso si era appena allargato, aveva comprato un'altra cascina. Gli affari andavano bene. In paese ripetono tutti che «sono brava gente, giorno e notte a sgobbare. Lui non faceva mai un debito». Da queste parti è importante: «Siamo gente con i piedi per terra». Due figli, Monica e Uso, che lavorano con lui. Il sindaco di Pontevìco, Faustino Gatta, dice che «ora è un grosso problema soprattutto per questa famiglia. Ma potrebbe di�ventarlo anche per tutta la zona, e allora sarebbe un dramma». Non solo per loro. Alla Comozoo, Losi saluta, «speriamo che facciano in firetta», dice. «E' un danno che potrebbe ammazzarci», sospira. E Greci s'è chiuso in casa a guardar dalle vetrate le sue mucche nel recinto. L'avvocato Marchetto congeda tutti stringendosi nel giaccone: «Mi raccomando. Pru�denza». I ricercatori sono in allarme: «Questo caso è solo la punta di un iceberg» Sotto sequestro anche un'azienda di mangimi: «Dall'89 non usiamo farine animali» Secondo l'allevatore la mucca abbattuta nel macello di Ospedaletto avrebbe mangiato solo erba e non farine animali

Luoghi citati: Brescia, Cremona, Italia, Ospedaletto, Pontevico, Torino