«Wallenberg può essere vivo»

«Wallenberg può essere vivo» Irrisolto il mistero sul diplomatico svedese che salvò migliaia di ebrei «Wallenberg può essere vivo» Stoccolma respinge le conclusioni dei russi STOCCOLMA Gli esperti russi e svedesi di una commissione congiunta non sono riusciti a trovare «una conclusione univoca e legalmente inattaccabile sulla sorte» finale ,di Raoul Wallen�berg, ma, per Mosca, il diplomatico svedese che salvò dai nazisti deci�ne di migliaia di ebrei è morto in carcere. Il rapporto della commis�sione, istituita dopo la fine deh' Urss, è stato pubblicato proprio nel giorno in cui Mosca annunciava per il 18 gennaio l'inaugurazione di un monumento riparatore, realiz�zato dallo scultore italiano Giam�piero Cudina. Ma se gh esperti svedesi ritengo�no possibile che Wallenberg sia sopravvissuto oltre il 1947, quelli russi restano di diverso avviso. L'ipotesi per loro più attendibile rimane quella formulata nel dicem�bre scorso dai magistrati moscovi�ti che si occupano della riabilitazio�ne delle vittime delle purghe stali�niane, secondo cui il diplomatico scandinavo dovrebbe essere stato fucilato nel luglio del '47. Un'ipote�si, ammette Mosca, non corrobora�ta da carte d'archivio inoppugnabih. Ma avallata da testimonianze indirette di carcerieri e compagni di prigionia che secondo i russi sono più consistenti rispetto a quel�le di segno opposto, che pure ci sono e che riferiscono di un Wallen�berg visto ancora vivo molti anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Di certo c'è in ogni caso e il Cremlino ormai da tempo lo ha riconosciuto che i sovietici menti�rono: dapprima negando di aver arrestato Wallenberg e poi, dal 1957, ammettendolo, ma afferman�do che il prigioniero era deceduto di morte naturale nel 1947. Menzo�gne cui la Russia post-comunista cerca ora di riparare se non con un'indagine definitiva, almeno, con un monumento e con la riabili�tazione della memoria di questa ennesima vittima dello stalinismo. Il primo ministro svedese Goran Persson non intende comun�que chiudere il caso: «Fino a che non ci sarà una prova inconfutabi�le, non si può affermare che Wal�lenberg è morto», ha spiegato. Il govemo, ha aggiunto, indende pro�seguire le indagini per scoprire cosa sia accaduto al diplomatico che forn�passaporto svedese a migliaia di ebrei ungheresi permet�tendo loro di sottrarsi alla manna�ia nazista. È un impegno dovuto per rendere giustizia a Wallen�berg, dopo che le autorità svedesi del Dopoguerra non fecero niente per salvarlo. Persson ha chiesto scusa ai fami�gliari del diplomatico, a nome della Svezia. Secondo quanto riferisce la stampa svedese, da Mosca arriva�rono infatti richieste di scambiare Wallenberg con prigionieri sovieti�ci, ma Stoccolma adottò la linea dura e del diplomatico non si seppe più nulla. «Vorrei esprimere il mio più profondo rammarico per que�gli errori), ha dichiarato il premier. (Ansa) Il premier Persson «Il nostro governo prosegue le indagini» A sinistra, il diplomatico scomparso nel '45, Raoul Wallenberg. A destra il primo ministro svedese Persson

Persone citate: Persson, Raoul Wallen, Raoul Wallenberg, Wallenberg

Luoghi citati: Mosca, Russia, Stoccolma, Svezia, Urss