Ivanov, il diplomatico della riscossa russa
Ivanov, il diplomatico della riscossa russa Il ministro degli Esteri, in carica per il quarto governo consecutivo, incarna la grande scuola sovietica Ivanov, il diplomatico della riscossa russa In visita ufficiale a Roma, vedrà Ciampi ed esponenti del governo Ginnetto Chiesa ROMA Igor Ivanov, il ministro degh Esteri russo che è arrivato ieri sera a Roma e da oggi avrà colloqui con esponenti del gover�no italiano e con il presidente Ciampi, è figlio della grande tradi�zione diplomatica sovietica che negli anni della guerra fredda diede filo da torcere alle canceherie dell'Occidente. A 55 anni si avvia a diventare uno dei più longevi capi della diplomazia rus�sa. In ogni caso, uno dei più resistenti ai cambiamenti pohtici interni alla Russia. Per il momen�to, infatti, Ivanov ha battuto un record: è in carica per il quarto governo consecutivo. Nessuno, prima di lui (includendo il turbo�lento periodo sovietico), potè reg�gere a tante burrasche. Nomina�to ministro degh Esteri da Evghenij Primakov, l'H settembre 1998, Ivanov è sopravvissuto a Serghej Stepashin, è stato confer�mato in. carica da Vladimir Putin nell'agosto 1999 ed è stato lascia�to al suo posto con Kasjanov, l'attuale premier. Ma ima doppia conferma del genere, che viene da un giovane presidente, in condizioni di pro�gettare una lunga permanenza al Cremlino, lascia pensare che la pohtica estera russa potrebbe poggiare sulle spalle di Igor Iva�nov ancora a lungo. Tanto più che Putin appare molto deciso nella difesa degh interessi nazionali della Russia e nella riaffer�mazione di un suo ruolo mondia�le. E Ivanov sembra proprio l'uo�mo adatto per questa pohtica. Si dice godesse la piena fiducia di Evgbenij Primakov: fu con lui nella difficilissima fase della crisi del Kosovo e nella storica virata sull'Atlantico del capo del gover�no russo. E' vero che, proprio durante la crisi del Kosovo, per gestire i rapporti con l'America Boris Eltsin prefer�fare uso del più maneggevole Viktor Cernomyrdin, e che Igor Ivanov (in�sieme a Evgbenij Primakov) fu costretto a mordersi la lingua fino a disastro avvenuto. Ma anche sapersi mordere la lingua, senza darlo troppo a vedere, è una dote diplomatica. E Igor Iva�nov ha percorso, passo dopo pas�so, tutti i gradini della carriera diplomatica nella scuola sovieti�ca, dove questa dote fu tra le preclare. C'era Andrej Gromyko, il leg�gendario «Mister Niet», nel grat�tacielo staliniano della Piazza Smolenskij, quando Ivanov muo�veva i primi passi nella rappre�sentanza commerciale sovietica in Spagna. E fu sempre con Gromyko che egh divenne primo segretario dell'ambasciata sovie�tica a Madrid. Poi arrivò la perestrojka, e ministro degh Esteri divenne con grande sorpresa di tutti il georgiano Eduard Shevardnadze. Gorbaciov comincia�va a introdurre elementi di rottu�ra nell'ossificata struttura buro�cratica sovietica. E la perestrojka aveva bisogno di altri venti per navigare. Anche Igor Ivanov cam�biò velocità. Quando Shevardnadze se ne andò, assieme alla pere�strojka, assieme a Gorbaciov, Iva�nov lasciò il palazzo moscovita della pohtica estera e divenne ambasciatore straordinario e ple�nipotenziario in Spagna. Un suo antico amore che, forse non del tutto per sua scelta, tornava a rinverdire. Talvolta accade -nel�la diplomazia sovietica era acca�duto in molte e illustri occasioni prima di lui e in quella russa si continua di dover «cambiare aria» per qualche tempo. Ma che la Spagna sia stata un suo grande amore non vi sono dubbi. Ivanov parla bene inglese, ma il castigliano lo conosce anco�ra megho. Al punto che come ama raccontare gh accadde di fare la radiocronaca in diretta, per una radio spagnola, di una corrida, di cui è raffinato estima�tore. Per un ambasciatore sovieti�co una performance di tutto rihevo, anche nel senso di una discre�ta dose di anticonformismo. E la tradizione spagnola continua in famiglia: la figlia Olga studia a Madrid, nella facoltà di diritto 1 intemazionale. Poi accadde che anche Andrej Kozyrev, il meno famoso ma mol�to «Mr Yes» della pohtica estera di Boris Eltsin, fin�per conclude�re che l'esperienza di Igor Ivanov sarebbe stata più utile a Mosca che a Madrid. Cos�lo fece tornare a guardare la Moscova dalle alte finestre di Piazza Smolenskij, questa volta con l'incarico di Segretario di Stato e primo vice�ministro degh Esteri della Repub�blica Russa. Anticamera dell'at�tuale posto di numero uno del�l'enigmatica ex grande potenza. Il ministro degli Esteri russo Igor I vanov è a Roma per una visita di tre giorni. I temi in agenda sono la presidenza italiana del G8, i rapporti bilaterali, le relazioni Ue-Mosca, il Medio Oriente e i Balcani
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