LA moglie di Milosevic vola a Mosca di Giuseppe Zaccaria

LA moglie di Milosevic vola a Mosca LA moglie di Milosevic vola a Mosca A Belgrado si parla di fuga: destinazione Baku Giuseppe Zaccaria inviato a BELGRADO Alla vigilia della resa dei conti, Slobodan Milosevic intende affron�tare ciò che gli si rovescerà addos�so come facevano gh antichi pa�triarchi montenegrini: da solo. Ieri mattina anche sua moglie ha ab�bandonato la Jugoslavia. Ufficialmente si tratta di un «viaggio d'affari», com'era quello che ai primi dello scorso ottobre spinse a Mosca, poi a Pechino ed infine non si sa dove il rampollo di famiglia, Marko. Mirjana Mafkovic, sociologa e presidente della disciolta «Jul», fi�no a due mesi fa latomia più potente di Serbia, è partita nella tarda mattinata con un volo della «Jat» e due uomini di scorta. Ci sono stati problemi, all'aeroporto di Surcin: il primo nasceva dai bagagli della signora, particolar�mente numerosi e pesanti, l'altro dal fatto che i due «gorilla» non erano muniti di visto per la Russia. La questione si è risolta rapida�mente. In attesa che in nuovo governo serbo si insedii (accadrà alla fine del mese) gh ex padroni assoluti del Paese hanno ancora un certo margine di manovra. Tutti i bagagli sono stati imbarcati, e gh uomini di scorta abilitati a volare a patto di trascorrere la notte nel�l'area intemazionale dell'aeropor�to di Sheremetevo. Rientreranno a Belgrado stamani. Fino ad un certo momento sem�brava che anche Mirjana, detta «Mira», intendesse rientrare subi�to in Jugoslavia. Un noto esponen�te politico aveva annunciato in Parlamento ai suoi colleghi: «Vi dò una bella notizia: Mira se n'è anda�ta. Ve ne dò anche una brutta: torna». Ed invece pare che la brutta notizia non si concretizzerà: secon�do l'agenzia russa «Interfax» che cita fonti dell'ambasciata jugosla�va a Mosca, Mirjana Markovic non ha confermato una prenotazione di ritomo verso Belgrado ed ha pronto invece un biglietto aereo «per altra destinazione». A partire da adesso i «gossips» belgradesi si concentreranno su latitudine e si�tuazione pohtica deU'«altra desti�nazione». Il fatto è che la famiglia Milose�vic non perde influenza solo a Belgrado: anche a Mosca le sue azioni stanno scendendo, soprat�tutto da quando marted�scorso il fratello minore di Milosevic, Borislav, ha lasciato con una mesta cerimonia il ruolo di ambasciatore. Le cronache hanno raccontato di un Borislav Milosevic che dalla cima di uno scalone di marmo ringraziava Chiesa ortodossa ed ex comunisti, promettendo un rapido ritomo «sotto altra funzione». A Belgrado il nodo del nuovo amba�sciatore a Mosca non è ancora stato sciolto, anche se Borislav ha assicurato che per i serbi «il rappor�to con la Russia resterà priorita�rio». Per Mirjana Markovic ed i suoi rampolli l'esigenza prioritaria è invece quella di trovare un luogo che possa accoglierli senza troppi rischi. A Mosca era già passata a fine settembre, causa una crisi di nervi. Poco dopo Marko vi si era rifugiato con moghe e fighe, infine era toccato alla figlia Marja, di�strutta dopo l'improvvisa fuga del suo compagno, direttore di «Politika» volato a Cuba con una bion�da. Se le notizie che circolano a Belgrado sono esatte questo luogo potrebbe collocarsi in Arzerbaijan, esattamente a Baku. Di Marko Milosevic si sono perse le tracce, ma di recente a Baku è riapparsa una sodale dei Milosevic, la signo�ra Borka Vucic, già direttore gene�rale della «Beobanka». Durante i moti del 5 ottobre scorso la signora Vucic si recò negli uffici della banca e scortata da uomini armati portò via una gran massa di documenti, prima di spari�re. E' sospettata di aver gestito per conto dei Milosevic tutti i più recenti flussi di capitali all'estero: adesso è ricomparsa a Baku dove ha aperto tre conti bancari. Sta preparando il «buen retiro» deUa famiglia? La cornice dei fatti sembra auto�rizzare questa idea. Slobodan aspetta a pie fermo, ma per lui negli ultimi due giorni i segnali di bufera si sono infittiti. Proprio ieri il neoministro della giustizia, Momcilo Grubac, ha detto che la Serbia può collaborare con il tribu�nale dell'Aja e «tutti gh indiziati dovrebbero seguire l'esempio di Biljana Plavsic». Lo «spontaneo» presentarsi della signora sta semi�nano panico fra tutti i presunti criminali di guerra: un Mladic am�malato è appena fuggito via da Belgrado, Karadzic si nasconde, Milosevic aspetta. Slobodan Milosevic e la moglie Mirjana quando ancora controllavano la Serbia