« Rassicurati da 2000 test»

« Rassicurati da 2000 test» IL PARERE DELL'EPIDEMIOLOGO: PARIGI DA' GARANZIE « Rassicurati da 2000 test» Tutti hanno dato esito negativo intervista TORINO FI jRONTIERE aperte, dopo I quasi due mesi, ai bovini francesi. Il ministro della sanità, Veronesi, ha firmato un'ordinanza per revocare le misure restrittive alle impor�tazioni decise al momento del�l'insorgere della crisi di «muc�ca pazza». Una decisione fortemente richiesta dall'Unione Euro�pea, che minacciava, per Paesi membri che avessero mante�nuto misure eccezionali con�tro le importazioni di carne francese l'avvio di una proce�dura d'infrazione. A far ritenere possibile la revoca delle restrizioni è stato comunque un attento esame della situazione complessiva, che il ministro ha ritenuto soddisfacente. Intanto sono iniziate le audizioni della «task force» della sanità, par�tendo dallo stato di cose in Lombardia ed Emilia Roma�gna, le regioni dove deve esse�re effettuato il maggior nume�ro di test anti-Bse. Il ministe�ro della sanità ha istituito un circuito informativo per un aggiornamento puntuale degli esiti clinici dei controlli svol�ti: dalla settimana prossima le notizie verranno comunicate anche attraverso un sito inter�net dedicato alla Bse e alle implicazioni umane. Dottor Mario Valpreda, lei è direttore della sanità della Regione Piemonte: secondo lei, i consumato�ri possono stare tranquil�li fino in fondo? «Sotto il profilo strettamente sanitario la decisione è cindivisibile perchè la combinazione delle misure attuate in Italia e in Francia fomisce buone ga�ranzie di sicurezza». Sotto altri profili, invece, ha qualche perplessità? «Certo, resta qualche perples�sità: le maggiori, nascono sot�to l'aspetto dell'opportunità. Infatti, il via libera alle carni francesi in un momento di difficoltà oggettiva dei macel�li italiani ad abbattere tutti i capi adulti nostrani può crea�re un vantaggio oggettivo per le carni importate». Nessuna riserva, quindi, dal punto di vista della sicurezza dei consumato�ri? «Credo sia proprio il caso di rilevare che, da un punto di vista strettamente epidemiolo�gico è stata posta un'enfasi eccessiva sui rischi sanitari collegati al consumo di carni bovine, criminalizzando un alimento che è oggettivamen�te uno dei più controllati». Controlli che sono stati accentuati dal 17 novem�bre scorso, ma davvero esaustivi? «I controlli, il cui esito è stato negativo per tutte le oltre 2000 analisi eseguite in Italia, abbinato alla "toelettatura" delle parti a rischio in tutti gli animali di oltre un anno di età operazione che viene compiu�ta in tutti i macelli costitui�scono un insieme di misure tali da rendere estrememente improbabile la possibilità che sulla tavola dei consumatori giungano carni pericolose, sia d'importazione, sia naziona�li». Alla strategia complessi�va di copertura anti Bse in Italia dunque non man�ca nulla. O sì? «Credo che dovrebbero essere maggiormente potenziate le ricerche sulla patogenesi e sulle modalità di trasmissione della Bse, che presentano an�cora molti lati oscuri». Nell'insieme si tratta di elementi molto importan�ti per costituire una dife�sa avanzata per il futuro? «Certamente. Queste cono�scenze sono indispensabili per definire compiutamente tutti i fattori di rischio e adottare le opportune misure di profilas�si», [v.cor.]

Persone citate: Mario Valpreda, Veronesi

Luoghi citati: Emilia, Francia, Italia, Lombardia, Parigi, Piemonte, Roma, Torino