«Basta, non regalo collegi ai "reduci" Dc-Psi» di Ugo Magri

«Basta, non regalo collegi ai "reduci" Dc-Psi» «Basta, non regalo collegi ai "reduci" Dc-Psi» L'ira del Cavaliere, assediato dai «cespugli» del Polo Ugo Magri inviato a BERLINO Asserragliato gioved�sera nella sua suite d'albergo, divorando una montagna di patate fritte sotto lo sguardo accigliato di Paolo Bonaiuti, portavoce e consigliere, Silvio Berlusconi ha ascoltato con poche interru�zioni e molti sospiri la relazio�ne del plenipotenziario nella trattativa sui collegi, Claudio Scajola. Narrano i testimoni che il suo umore è andato progressivamente deterioran�dosi, man mano che Scajola lo aggiornava sulle ultime nuove dall'Italia, toccando l'apice ver�so le due di notte. Quando, per fortuna, la riunione si è sciolta. La particolarità della vicen�da è che, a mettersi di traverso, stavolta non sono gli alleati maggiori del Cavaliere, tipo Alleanza nazionale e Lega, ma i piccoletti. Anzi, secondo la ver�sione beriusconiana, più sono aiccoli e più alzano la voce per oarattare seggi sicuri alle pros�sime elezioni in cambio del loro appoggio. Sennò, minaccia�no puntualmente, ce ne andia�mo da soli e vi facciamo perde�re voti. «Ma vi pare possibile», è lo sfogo del leader in queste ore, «che dobbiamo perdere tanto tempo con questi qui?». Come se non bastasse, i colle�gi vengono chiesti per riporta�re in auge certe vecchie glorie della Prima Repubblica, oppu�re i loro discendenti diretti, figli e nipoti. Si tratta, a quanto pare, di un vero e proprio assalto. Cosicché l'altra sera, prima di congedare tutti, Berlu�sconi ha tradotto la sua insoffe�renza in alcuni no secchi e in una serie ai direttive che si possono cos�riassumere: «Di volti vecchi, prendiamone men che si può». Dunque, all'ex delfino di Craxi, Claudio Martelli, verrà op�posto un garbato niet: in fondo, da europarlamentare qual è, non ha bisogno di uno scranno pure a Montecitorio. No anche, ma per via delle perplessità di An, all'altro dioscuro socialista Gianni De Michelis (che tutta�via il Cavaliere considera una mente politica finissima). Tra i due figli di Bettino, Bobo e Stefania, uno solo in lista, con spiccata preferenza per il pri�mo. Complessivamente i socia�listi, che giurano di poter rag�giungere da soli il 4 per cento e chiedono 15 seggi all'uninomi�nale tra Camera e Senato, se ne vedranno offrire 6, massimo 7. Pollice verso per una figlia di Paolo Cirino Pomicino; evo�care «'o ministro», è il ragiona�mento dell'entourage berlusconiano, farebbe perdere una barca di voti. Graditissima per opposte ragioni, invece, la di�scesa in campo di Giuseppe Cossiga, manager figlio dell'ex Presidente. Poi c'è il caso dolo�roso di due ex-ministri De, Carlo Bernini e Calogero Manni�no. Entrambi hanno molto sof�ferto, sul piano giudiziario, e adesso che ne sono usciti in tutto o in parte Buttiglione vorrebbe candidarli nel Cdu, essendo stati in passato macchi�ne da voti. Ma il Cavaliere è sicuro.che gli avversari li mette�rebbero in conto a lui, presen�tando la Casa delle libertà co�me una specie di rifugio per combattenti e reduci. Sennon�ché Buttiglione ecco il proble�ma non ha alcuna intenzione di subire il diktat: «Chi mettia�mo in lista, se permettete, sono affari nostri», dice in giro. Poi: «Siccome in passato i due han�no portato voti a Forza Italia, forse là temono un danno se li candido io...». E ancora: «Co�munque escludo che Berlusco�ni possa opporsi a Mannino e Bernini, sarebbe più dipietrista di Di Pietro». Le grane con Buttiglione non finiscono qui. Ccd e Cdu, insie�me, avranno una sessantina di posti all'uninominale. Butti�glione ne vuole metà, Casini dice che sono troppi. Se la vedranno tra loro. Spetterà a Berlusconi, invece, sbrigarsela con D'Antoni. Ambienti bene informati giurano che la tratta�tiva viaggia su venti seggi ri�chiesti, dieci offerti. Sei-sette ne chiede il Polo laico di Vitto�rio Sgarbi, ben che vada ne strapperanno tre. Incerto il de�stino dei «cani sciolti» Taradash e Calderisi, niente da fare per Irene Pivetti, le cui avances in aereo verso Berlino con Pierferdinando Casini sono state lasciate cadere («Ma, sai, è difficile...»). Porte aperte invece per Gior�gio La Malfa, se lo vorrà (massi�mo riserbo però sui repubblica�ni che potrà portarsi dietro). Infine altre due direttive: trat�tare bene Bossi (avrà una cin�quantina di candidati all'unino�minale) e soprattutto Fini. Riti�randosi dalla corsa per il Cam�pidoglio, An merita un monu�mento. No alle candidature di Martelli e De Michelis Solo un Craxi in lista Stop anche alla figlia di Pomicino Con Buttiglione scoppia la grana Bernini-Mannino Il leader Cdu vuole i due ex ministri, prima accusati e poi assolti Silvio Berlusconi a Berlino con Angela Merkel, leader della Cdu

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