I manufatti d'osso belli e resistenti

I manufatti d'osso belli e resistenti ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE I manufatti d'osso belli e resistenti ABBIAMO sempre sentito parlare di età della pietra e mai di età del legno e tanto meno di età dell'osso, quasi ad attribuire all'uomo l'utilizzo, sin dall'inizio dello sviluppo tecnolo�gico, di un solo materiale, la pietra, e della sua funzione, ta�gliare o frantumare. Eppure l'im�piego di ossa animali è, probabil�mente, perlomeno contempora�neo a quello della lavorazione della pietra. Alle origini dell'ominazione, il nostro antenato viveva degli avanzi lasciati dai grandi preda�tori, solo all'inizio del Paleolitico Medio è diventato un predatore, l'unico non specializzato: senza zanne, artigli e con un'apertura mascellare molto piccola. Nel�l'economia preistorica le ossa de�gh animali devono aver occupato un posto di rilievo. Sappiamo che l'uomo le spaccava, ne estraeva il midollo e, dalle schegge, ricava�va dei compressori per interveni�re su utensili litici o per effettua�re operazioni di lisciatura, foratu�ra e raschiamento. Purtroppo i materiali organici vegetali ed animali, nella mag�gior parte dei casi, non hanno resistito alle insidie del tempo; ciononostante nell'SOO in decine di siti europei sono state raccolte centinaia di falangi di cavallo, antilope, stambecco, camoscio, cervo, capriolo e renna attribuibi�li al Paleolitico Superiore. Molte presentavano un buco, che in alcuni casi sembrava prodotto da animali, in altri appariva esegui�to con utensili. Tali reperti ossei, soffiandovi dentro, producevano un suono acuto come quello dei migliori fischietti; pare pertanto assai probabile che per questa funzione costituissero un acces�sorio importante nel corredo del cacciatore del Paleolitico. Questa tesi sembra confermata dall'uso che ancora oggi alcune popolazio�ni primitive fanno, durante la caccia, di simili fischietti ricavati da osso di ala di volatile, per segnali o per distrarre l'animale. L'osso (e non il corno o l'avo�rio) è un materiale resistente, compatto e al tempo stesso facile da tagliare, raschiare, incidere e decorare. La maggior resistenza alla percussione rende più sonori due ossi percossi tra loro per scandire il ritmo di una danza che non due pietre; la superiore elasticità, affilatura e una miglio�re soluzione meccanica di pene�trazione e fissaggio all'asta di supporto, rendono più facile la realizzazione di una punta di freccia in osso che non in selce od ossidiana, in quanto seppur effi�cace risulta più fragile; la mag�gior duttilità per l'incisione e la decorazione rende possibile la creazione di un pettine di osso e non di pietra. La leggerezza e la flessibilità dell'osso hanno per�messo all'uomo di costruire aghi, collane, bracciali, anelli, statuet�te finemente decorate e, ai nativi del Nord America, di fabbricare addirittura archi con le costole di bisonte. Inoltre, il materiale os�seo è sempre stato reperibile in tutti i continenti. Caso estremo è quello delle popolazioni artiche le quali, in mancanza della pietra e del legno, recuperabile solo dalle navi naufragate, hanno co�struito per secoli con ossi di cetaceo, di foca e di caribù armi (arpioni, ami da pesca, punte di freccia), oggetti ed utensili (aghi, bottoni, occhiali da sole, pattini da slitta, raschiatoi, manici di coltello, punteruoli, trapani ad arco anche per accendere il fuo�co) e, durante le lunghe notti dell'inverno polare, hanno gioca�to aìì'inugat. L'abilità del gioco consisteva nel ricostruire U più fedelmente possibile, con una assortimento di piccole ossa, una pinna di foca. E senza trascurare l'efficacia di utensili e manufatti, non si può non ammirare la bellezza di alcuni ossi che oggi vengono con�siderati arte primordiale: una serie di linee, di puntini, più tacche incise, senza un ritmo preciso, su quel che resta della scamificazione di un osso anima�le. E' di questo che dobbiamo accontentarci se risaliamo indie�tro nel tempo alla ricerca dei primi segni (attività di marking) lasciati dall'uomo: testimonian�za di una rozza capacità decorati�va, pallidi accenni di una espres�sione artistica al servizio di finali�tà magiche. Info, Dipartimento Primitivi attuali del Laboratorio di Archeologia Sperimentale di Torino, tei 8fax: 011 700205, e-mail: lab.LiastC« yahoo.com. Si�to internet: www.geocities com/ athens/pantheon/8120. Ivano Ciravegna

Persone citate: Ivano Ciravegna

Luoghi citati: Nord America, Torino