La guerra di Tienanmen

La guerra di Tienanmen Gli uomini legati a Zhao Ziyang cercano di indebolire la nuova generazione di leader ormai vicini al potere La guerra di Tienanmen Il regime di Pechino furibondo per il libro di rivelazioni: è un volgare falso Ma dietro il dossier c'è una aspra battaglia tra fazioni rivali del partito Francesco Sisci PECHINO La Cina ieri ha bollato come un falso le quasi cinquecento pagine che luned�scorso hanno riaperto, a dodici anni di distanza, la più grande ferita della Cina contempo�ranea la repressione del movi�mento democratico di piazza Tiananmen. Quello che negli Usa oggi è già un libro rivelazione, «Le Carte di Tianamen: La decisione dei leader cinese di usare la forza contro la sua gente», a Pechino sta avendo l'effetto di un uragano, e il governo ha voluto sottolineare che è un futile tentativo di rovina�re il Paese producendo una menzo�gna. La reazione sembra spropor�zionata rispetto all'evento, in effet�ti il libro si rovescia principalmen�te sulle teste dei tanti che un decennio fa erano a Tiananmen e oggi sono in carriera per essere promossi nel prossimo I6/0 con�gresso del partito nel 2002. Le linee principali presentate dal libro erano 'note, anche se mancavano la ricchezza di detta�gli e particolari che il volume offre. Era noto che il massimo leader Deng Xiaoping fu spinto alla decisione di usare la forza contro i dimostranti perchè teme�va di finire agli arresti domiciliari, cosa che peraltro capitò al suo pupillo, e poi rivale, Zhao Ziyang. Il timore eh Deng di essere arresta�to nel libro viene trattato come una paranoia, ma a chi, come lo scrivente, era, ed è, a Pechino, esso pare una valutazione corretta degli eventi. Infatti intomo alla capitale si concentrarono nei gior�ni prima del fatale incidente circa 300mila soldati in completo equi�paggiamento da guerra, compresa artiglieria, missili e carri armati. Tali forze non erano chiaramente dirette contro gli studenti. Nesstin leader, per quanto paranoico, pote�va pensare di sparare missili con�tro la folla. Deng piuttosto non si fidava dei militari .e delle forze dell'ordine della piazza di Pechi�no, fedeli al segretario generale del partito Zhao Ziyang, che era anche vicepresidente della com�missione militare. I militari di fuori erano allora schierati contro i militari della capitale, ed era chiaro che il vinci�tore del confronto avrebbe elimi�nato politicamente l'altro. Questo' del resto è accaduto: Zhao Ziyang, oggi 8 I/enne, è scomparso dalla vita pubblica da allora. I suoi viaggi, le sue attività, vere 0 pre�sunte, qui sono leggende metropo�litane. Se avesse vinto Zhao, non c'è dubbio che la stessa cosa sareb�be accaduta a Deng. C'erano in altre parole due battaglie in corso, una in piazza e ima nei palazzi del potere, ed era la seconda la più feroce. Forse il più grande contri�buto del libro è quello di documentatre con precisione per la prima volta questa seconda battaglia, senza la quale gli eventi della piazza appaiono insensati. Questi documenti, peraltro, ap�paiono chiaramente appartenere a una delle fazioni politiche allora in lotta, quella di Zhao Ziyang. Gli appunti non possono che venire, almeno in parte, da ambienti vici�ni a Bao Tong, allora segretario di Zhao, la più illustre vittima di Tianananmen, arrestato il 28 mag�gio 1989 e condannato a sei di carcere per diffusione di segreti di stato. Questo libro appare chiara�mente progettato per chiedere ap�poggio negli Stati Uniti a favore di quella fazione politica. Essa po�trebbe sperare di riprendere fiato alla luce dei preparativi per il prossimo congresso del partito, quando il presidente Jiang Zemin dovrebbe cedere alcune delle sue attuali cariche.Quello che per ora, in base alle anticipazioni, appare meno evidente dal volume è che alla fine Deng scelse per la succes�sione a Zhao un uomo che era riuscito a mantenere il controllo della città senza ricor�rere aha violenza l'allora segretario del partito di Shanghai Jiang Zemin. La for�mula di Jiang era sta�ta, ed è, quella di un'azione preventi�va. In altre parole Deng non voleva, e non gradiva, l'uso spietato della forza, e la scelta di Jiang era comunque certamente per le riforme. Del resto, e questo è il punto oggi, Jiang ha poi accelerato, non rallen�tato il processo di riforme, e ha reclutato i nuovi dirigenti della Cina proprio tra le migliaia di attivisti 0 simpatizzanti di Tianan�men. Oggi questo libro appare puntato contro questa generazio�ne che attende di andare al potere adesso. Appare pimtato contro contro il presidente Jiang che vor�rebbe riproporre una formula simi�le a quella voluta da Deng nel 1987, quando cedette tutte le cari�che a Zhao ma mantenne la presi�denza della commissione militare. L'immagine simbolo della tragedia di Tienanmen; uno studente cerca di fermare la colonna dei carri armati inviati da Deng

Persone citate: Deng Xiaoping, Francesco Sisci, Jiang Zemin, Zhao Ziyang