Hammamet, guerra della memoria per Craxi di Aldo Cazzullo

Hammamet, guerra della memoria per Craxi Gioved�18 commemorazione del nuovo Psi, che il giorno dopo prosegue il congresso a Milano. Poi dello Sdi Hammamet, guerra della memoria per Craxi Aldo Cazzullo MA di chi è Craxi? Del vecchio/nuovo Psi, che apre idealmente il con�gresso gioved�18 al cimitero di Hammamet, per poi guadagna�re l'aeroporto e proseguirlo il giorno dopo al Palavobis di Mila�no? Dei compagni separati dello Sdi, che ad Hammamet voglio�no pure andare, ma forse per una contro-commemorazione, il giorno prima o il giorno dopo, per evitare incontri imbarazzan�ti? O di nessuno dei due, come sostiene Rino Formica, che pro�pone una terza commemorazio�ne «ma nel 2002, anno non elettorale»? E' una guerra della memoria quel che resta dello spirito di Hammamet, che aveva riunito la diaspora (con l'eccezione di Amato) dietro al furgone Transit che trasportava il feretro di Bettino. Oggi «commemorare Craxi accanto agli pseudosociali�sti alleati di D'Alema e Veltroni sarebbe come commemorare Matteotti accanto a Mussolini», sibila Gianni Baget Bozzo. La disistima è reciproca. «Proporrò ai miei di andare anche noi ad Hammamet spiega il capogrup�po Sdi alla Camera Giovanni Crema -, ma senza confonderci con il cuculo Martelli e i suoi. Craxi è vissuto e morto a sini�stra, è un leader della sinistra italiana ed europea, non è roba loro. Io lo voglio ricordare accan�to a persone con cui mi trovo a mio agio; non con persone a cui non ho nulla da dire». Lo Sdi affronterà oggi o domani la complessa questione logistica. Se Martelli e De Michelis saran�no al cimitero il 18, loro potreb�bero anticiparli e arrivare il 17. Oppure rispettare l'anniversa�rio autentico, il 19, quando gli altri saranno già a Milano. O ancora accettare l'invito di Bo�be e, contro l'opinione del capo�gruppo a Montecitorio, unirsi per un solo giorno ai compagni della Casa delle libertà. «La nostra è una cerimonia privata, non pohtica, e tutti sono i benvenuti», concede il giovane Craxi. Sarà già qualco�sa, però, che si ritrovino uniti i revenants del Psi: al congresso sarà battagha. Martelli ha candi�dato Bobo segretario e i due hanno già avviato la campagna elettorale con il loro volto sui manifesti; De Michelis, il primo a indirizzare la rotta verso Berlusconi, dovrà forse acconten�tarsi di una poltrona da presi�dente, oltre all'agiografia che la Frankfurter Allgemeine gli ha dedicato (definendolo «colui che, al contrario dell'esitante Andreotti, tenne la barra dritta dello Stato nel biennio '89-'90 e condusse intelligentemente le relazioni con la Germania di Kohl, l'America di Bush, l'Urss di Gorbaciov»). Un giudizio che Berlusconi condivide: quando kt,se sul «Foglio» di un docu�mento preparato da De Michelis sull'Europa, il Cavaliere se lo fece spedire il mattino stesso. I suoi sondaggi, però, lo colloca�no accanto a un altro brillante ex ministro, Cirino «Geronimo» Pomicino, alla voce «impresen�tabili»: il che non aiuterà a trovargli un collegio uninomina�le. Ci sarà anche Cossiga, sulla tomba di Craxi e alla messa che il vescovo di Tunisi monsignor Twal celebrerà nella piccola chiesa cattolica di Hammamet. Con lui, 500 socialisti in fazzo�letto rosso da garibaldini, che hanno già prenotato i cinque voli charter Tunisair (due da Milano, due da Roma, uno da Reggio Calabria, 550 mila com�preso pernottamento allo Sheraton). Non ci sarà Paolo Pillitteri, affidato ai servizi sociali per l'unica condanna (seguita da sette assoluzioni). Mancherà Ri�no Formica («Se il socialismo si riduce a un genere commemora�tivo, ci estingueremo presto»). Non è sicura neanche la presen�za di Stefania, che smentisce di preparare (come pubblicato og�gi da un quotidiano) una comme�morazione a Roma perii 19: «La memoria di mio padre non va confusa con le cosine dei partiti. Non appartiene a una fazione socialista, ma a tutti i socialisti, anzi, a tutto il Paese». Non è solo questione di ceri�monie. I diversi modi di ricorda�re Craxi troveranno diverse tra�duzioni storiche. Da tempo Mas�simo Pini lavora a una biografia di Bettino. Un'altra ricerca è condotta da Gennaro Acquaviva, insieme con un altro intellet�tuale legato ad Amato, Luciano Cafagna, e a Luciano Pellicani, che ha ripreso la direzione di Mondoperaio (vicino allo Sdi) dopo la parentesi Martelli. «Da�remo la parola agli storici, non ai politici», dice Acquaviva, che organizzerà con la fondazione Turati una serie di seminari, il primo sulla politica intemazio�nale (invitati Schmidt, Arafat e Rabb, ambasciatore Usa nei giorni di Sigonella). E pure Anto�nio Ghirelli lavora a un libro su Craxi: «Di fotografie, però. Non so se verrò ad Hammamet. Mi piacerebbe tanto ritrovare tutti, intorno a Bettino. Ma temo che non sarà così...». E Formica propone un terzo appuntamento ma nel 2002 «perché nel 2001 ci sono le elezioni» A sinistra Claudio Martelli A destra Enrico Boselll