Germania Est, i raggi proibiti della Stasi di Carlo Grande

Germania Est, i raggi proibiti della Stasi I DISSIDENTI ERANO «MARCHIATI» CON MATERIALE RADIOATTIVO Germania Est, i raggi proibiti della Stasi Carlo Grande E�TICHETTE radioattive sui | vestiti del «nemico» e agen�iti segreti con micro-conta�tori Geiger alle calcagna, per non perderlo di vista: sembra una trovata (ia film di James Bond, invece è successo davve�ro, in Germania Est, negli Anni 70 e 80. Uno «spionaggio ai radionuclidi» che probabilmen�te ha provocato un mucchio di morti per cancro. Lo rivela Klaus Becker, eminente studio�so nel campo della protezione dalle radiazioni nucleari: gli agenti della Stasi (la polizia segreta della Repubblica Demo�cratica Tedesca) «marcavano» i dissidenti e i sospetti con prodot�ti chimici altamente radioattivi, poi seguivano la loro micidiale scia nascondendosi sul corpo un contatore Geiger. Per non farsi scoprire a distanza ravvicinata, gli agenti indossavano un conta�tore Geiger legato a un braccio e nell'altro un dispositivo d'allar�me a vibrazioni, che anticipava, trent'anni prima, i moderni «vibracall» dei cellulari. Le prove? Sono state trovate nei vasti archivi della Stasi spiega un articolo dall'autorevo�le rivista inglese New Scientist che descrive le ricerche di Bec�ker dai funzionari della «Com�missione Gauck», agenzia gover�nativa che sta indagando sulla polizia segreta di quegli anni. Becker parla di «strani macchi�nari a raggi X, non di carattere medico», rimasti nelle prigioni politiche che funzionavano in quegli anni, probabilmente usa�ti per irradiare i prigionieri. Quando i servizi segreti non riuscivano a «etichettare» i so�spetti o a spruzzarli con sostan�ze radioattive «marcavano» le loro automobili (con un fucile ad aria compressa in grado di centrare i cerchioni di un'auto a 25 metri di distanza), i loro documenti o le banconote: «La Stasi spiega Becker, che ha lasciò la Germania dell'Est a 18 anni, nel '51, andando poi a lavorare nel Centro di ricerche nucleari Jùlich della Germania Ovest ha contaminato molti Marchi "occidentali" con grandi quantità di «Scandium-46», per vedere come circolavano le ban�conote, in che mani finivano e perché». Ma quando tentarono di riprendersele erano sparite. Paradossalmente, senza lasciar traccia. Ma un segno rimaneva sicura�mente nelle vittime, che in gene�re ricevevano radiazioni di 150 millisievert alla volta. Gli agen�ti, invece, si cercava di fare in modo che subissero non più di 1 mSv alla settimana, soglia mas�sima raccomandata in sede in�ternazionale. Ma che i calcoli della Stasi fossero giusti o che le dosi venissero rispettate dico�no oggi gli esperti non è affatto sicuro. In ogni caso la Stasi sapeva che per una persona maneggia�re più di una banconota signifi�cava diventare praticamente sterile. Onesto non le ha impedi�to di irradiare soffitti e pavimen�ti di intere stanze, per controlla�re chi partecipava a riunioni di dissidenti. Il criminale bombar�damento radioattivo potrebbe dunque essere all'origine delle decine di morti per cancro di personaggi importanti, in rotta con i regimi dell'Est: «Se fosse vero non mi stupirebbe dice Becker ma temo che non sarà mai provato, ufficialmente». E le spie portavano contatori Geiger alle caviglie Un'immagine del museo della Stasi, oggi aperto nella zona di Berlino fino air89 sotto il governo comunista

Persone citate: Becker, Gauck, Geiger, James Bond, Klaus Becker

Luoghi citati: Berlino, Germania Dell'est, Germania Est, Germania Ovest