Adesso è veramente ufficiale George W. Bush è presidente

Adesso è veramente ufficiale George W. Bush è presidente Il Congresso ratifica la nomina dopo le elezioni più lunghe della storia Adesso è veramente ufficiale George W. Bush è presidente Andrea di Robilant WASHINGTON Oggi George W. Bush diventerà ufficiaimente il 430 presidente degli Stati Uniti. In una cerimo�nia prevista per le 19 italiane, il Congresso «accoglierà» i risulta�ti elettorali dai cinquanta Stati dell'Unione 271 voti a favore di Bush e 267 a favore del suo rivale Al Gore. Il nuovo presiden�te presterà giuramento il 20 gennaio. In genere la ratifica del risul�tato elettorale da parte del Con�gresso è una pura formalità che non fa neppure «notizia». Ma l'incredibile finale delle elezioni del 2000 e l'ombra di illegittimi�tà che ancora pesa, inevitabil�mente, su George Bush rende degna di nota ogni tappa forma�le nella sua graduale assunzione di potere. Il vantaggio di Gore nel voto popolare è addirittura cresciuto nelle ultime settimane a mano a mano che lo spoglio delle schede mandate per posta è andato avanti. Risultato finale: Gore ha battuto Bush con uno scarto di 540 mila voti più dello 0,5 per cento del voto complessivo. Bush si è aggiudicato la presi�denza vincendo la Florida e i suoi 25 voti elettorali. La Corte suprema spianò la strada alla sua vittoria bloccando lo spoglio manuale di alcune migliaia di schede che Gore aveva chiesto. Ma questa settimana diverse organizzazioni e testate giomahstiche hanno cominciato a conta�re a mano le schede per scoprire chi davvero ricevette più voti in quello Stato. A guidare questa iniziativa senza precedenti è il Miami He�rald, il maggiore quotidiano del�la Florida, che ha messo in cam30 decine di giornalisti e consuenti estemi per fare uno spoglio contea per contea. L'Herald ha anche ingaggiato una prestigio�sa società di certificazione per dare la massima credibilità al�l'impresa. La direzione del gior�nale ha fatto sapere ohe non proclamerà un vincitore. Piutto�sto pubblicherà i risultati facen�do una suddivisione delle sche�de (perforate, parzialmente per�forate, appena segnate, ecc..) in modo che siano poi i lettori a decidere qual è il criterio da sceghere. «Noi ci Umiteremo a presentare i fatti», dice l'Herald. In pratica saranno i lettori a decidere chi ha vinto. Ed è chiarp che se lo spoglio ufficioso andrà decisamente a favore di Gore, l'ombra di illegittimità sul�la presidenza di George W. Bush diventerà ancora più pesante. In compenso, se lo spoglio darà la vittoria a Bush, quell'ombra po�trebbe finalmente dissiparsi. Ma è probabile che l'iniziativa del Miami Herald e di altri si conclu�da con un altro verdetto incerto ed ambiguo, che intorbidirà an�cora di più le acque. Nel frattempo, aL Congresso, spaccato a metà tra repubblica�ni e democratici, le prospettive di una luna di miele per la nuova amministrazione si rimpicciohscono ogni giorno di più. I demo�cratici affilano i coltelli e promet�tono di dare battaglia contro la nomina a Guardasigilli di John Ashcroft, repubblicano legato al�la destra religiosa ed ex senatore del Missouri. Ma Bush si deve anche guardare dai rivali nel suo stesso partito. John McCain, suo nemico durante la battaglie del�le primarie, ha annunciato che tornerà subito alla carica con la sua riforma sul finanziamento dei partiti riforma che Bush e i suoi hanno finora osteggiato. Non solo: McCain, mettendo da parte il galateo della politica, ha detto che porterà all'ordine del giorno del Senato la sua riforma prima ancora che Bush possa presentare le sue prime propo�ste di legge. In Florida il Miami Herald sta facendo una conta privata dei voti, contea per contea «Scopriremo chi ottenne più voti» A due settimane dalla cerimonia per l'inaugurazione della sua presidenza, George W. Bush sarà confermato oggi dal Congresso americano

Luoghi citati: Florida, Missouri, Stati Uniti