Allamie terrorismo, chiusa l'ambasciata Usa di Guido Ruotolo

Allamie terrorismo, chiusa l'ambasciata Usa Allamie terrorismo, chiusa l'ambasciata Usa Washington: Roma non è sicura. Non informate le autorità italiane Guido Ruotolo ROMA Chiude l'ambasciata americana di via. Veneto per «motivi di sicurezza». Chiu�de fino a data da destinarsi. Nel frattem�po, per chi ha problemi di visti, la segreteria telefonica dell'ambasciata suggerisce di rivolgersi alle sedi consola�ri di Napoli, Firenze, Milano: «L'amba�sciata degli Stati Uniti a Roma ripete il nastro magnetico è temporaneamente chiusa per rivedere le procedure di sicurezza. Tutti i normali servizi conso�lari sono sospesi, comprese le procedure riguardanti i visti fino a data da desti�narsi». E' una decisione clamorosa, quella presa ieri dal Dipartimento di Stato di Washington di chiudere la sua ambasciata a Roma, ed è la prima volta che accade, come è la prima volta che è scattato, per una sede diplomatica este�ra nel nostro Paese, il «low level», il primo livello di emergenza. «Avevamo delle preoccupazioni per la sicurezza... hanno chiuso l'ambascia�ta alle 10,30 per esaminare le procedure di sicurezza». Al termine della quotidia�na conferenza stampa al Dipartimento di Stato, è stato il portavoce Richard Boucher ad annunciare la clamorosa decisione. Boucher si è detto «molto preoccupato». Ma cosa è successo per arrivare a questa decisione? Per far rimanere in ambasciata solo il persona�le essenziale e far rientrare in patria tutto il resto? Una fonte anonima del�l'ambasciata di via Veneto attribuisce alla situazione del Medio Oriente e all'oltranzismo islamico le preoccupa�zioni per la sicurezza addotte dalle autorità per la chiusura. , Non nascondono «stupore» e «irrita�zione» i nostri massimi vertici della sicurezza nazionale: «Noi avevamo fat�to agli americani una segnalazione gene�rica su possibili attentati nei confronti di una non meglio identificata sede diplomatica americana nel nostro Pae�se. Anche i servizi americani avevano questa notizia. La decisione di chiudere l'ambasciata è inaspettata». Si ferma qui l'autorevole interlocutore della poli�zia. Ma anche il governo era all'oscuro della decisione presa a Washington. Dunque, chiude fino a data da desti�narsi ma entro domenica, fa sapere il portavoce americano, la decisione po�trebbe essere rivista l'ambasciata americana. E' stata la Cia a informare il Dipartimento di Stato di un possibile attentato terroristico alla sede dell'am�basciata di Roma. Incontrando i giorna�listi a Washington, il portavoce del Dipartimento di Stato, Boucher, ha spiegato che il Dipartimento, a suo tempo, ha messo in atto un «allerta» mondiale per possibili minacce alla sicurezza che prevede «che le missioni nelle varie sedi possano essere tempora�neamente chiuse al pubblico o la sospen�sione del servizio se esistono preoccupa�zioni per la sicurezza». Anche il portavo�ce dell'ambasciata romana, lan Kelly, conferma la decisione presa da Washin�gton: «L'ambasciata è chiusa al pubbli�co a causa di preoccupazioni per la sicurezza». A partire dagli, attentati dell'estate del 1998 contro le ambasciate Usa in Kenya e in Tanzania è stato ulteriormen�te elevato lo stato d'allerta delle sedi diplomatiche. A Istanbul, due settimane fa, il consolato è rimasto chiuso per verificare le minacce ricevute da una telefonata anonima. Fino a ieri, però, l'ambasciata di Roma non era considera�ta una sede a rischio. Cos'è che ha fatto precipitare la situazione? Il timore effet�tivo di un possibile attentato a breve contro l'alta rappresentanza diplomati�ca americana? Ha irritato questa decisio�ne non solo i vertici della sicurezza nazionale che in qualche modo si sentono delegittimati ma anche il governo, tenuto all'oscuro della decisio�ne. Dal Viminale si sottolinea che «uffi�cialmente» non è arrivata «alcuna infor�mazione» da via Veneto circa le ragioni della chiusura dell'ambasciata e replica�no annunciando che sono state adottate ulteriori «misure di sensibilizzazione su obiettivi americani che vengono guarda�ti con maggiore attenzione». Segreteria telefonica informa: «Gii uffici sono chiusi, i servizi sono sospesi a tempo indeterminato» Già rimpatriata parte del personale La Polizia: «Avevamo dato un allarme ma molto generico»

Persone citate: Boucher, Richard Boucher