Rugova: una regia per screditare gli Alleati di G. Ru.

Rugova: una regia per screditare gli Alleati IL LEADER DELLA COMUNITÀ' ALBANESE HA INCONTRATO Rugova: una regia per screditare gli Alleati «Niente radiazioni». Gli italiani a Pec: non c'è pericolo reportage inviato a PRISTINA IBRAHIM Rugova, il Gandhi dei Balca�ni, il «Presidente» della comunità albane�se del Kosovo, vincitore indiscusso delle ultime elezioni amministrative della regio�ne, dietro l'«affaire» uranio impoverito ve�de un complotto di Belgrado, di Milosevic come di Kostunica. Al nuovo corso serbo di Kostunica, cui la comunità intemazionale dà credito, Rugova, che è un leader modera�to, non crede: «Dobbiamo ancora capire la linea di Belgrado sul Kosovo. Le dichiarazio�ni di Kostunica non vanno nella direzione che auspichiamo». Questo ha detto ieri Rugova al sottosegretario alla Difesa Marco Minniti, che ha incontrato nella sua casa. Al tennine della visita del sottosegretario ita�liano, Rugova, ha ribadito, il sospetto di un complotto serbo dietro l'allanne della conta�minazione da uranio impoverito. Presidente, nell'opinione pubblica intemazionale si sta seguendo con apprensione la vicenda dei militari colpiti da leucemia, ima malattia che potrebbero aver contratto a contatto con l'uranio impoverito. In Kosovo, tra la popolazione civile, sono stati segnalati casi di decesso o patologie collegabili alla contami�nazione da uranio? «Non mi risulta. Mi spiace che sia in atto questa allarmistica campagna che punta a screditare l'intervento Nato in Kosovo. Sarebbe stato meglio aspettare i risultati delle indagini mediche e degli esperti militari prima di creare questo allarme. Dietro questa campagna, ripeto, potreb�be esserci una regia». Una regia da parte di chi? «Da parte di chi non accetta la situazione che si è determinata in Kosovo, da parte di chi è stato contro l'intervento della Nato e che oggi è contro ia presenza Nato nell'area». Ma a Belgrado non c'è più Milose�vic. Anche Kostunica è «colpevo�le»? «Anche chi c'è adesso potrebbe avere tutto l'interesse a fomentare questa cam�pagna che punta a. bloccare U progresso in Kosovo». Secondo alcune fonti, in Kosovo l'uranio impoverito potrebbe aver provocato un migliaio d�malati tra i civili. «Non mi risulta. Questa è solo propagan�da messa in giro da Belgrado per bloccare la stabilità della regione, l'indipendenza del Kosovo, la democrazia». Minniti è stato accolto ieri nell'hangar della base di Pec. Un migliaio di uomini della Folgore, solo da due mesi in Kosovo, ascolta quello che si aspetta di sentire: «Voglio dirvi che da parte del governo non c'è nessuna sottovalutazione del problema, ma neanche nessun allarmi�smo». A dire la verità, a sentire il coman�dante della brigata Folgore, il generale Pierluigi Torelli, altre sono le priorità: «La tutela delle minoranze etniche, quel�la serba e rom, le diverse attività crimina�li e illegali, il traffico di armi, di droga, il contrabbando di carburanti, la prostitu�zione». Insomma, l'allarme per gli effetti dei bombardamenti con proiettili di ura�nio impoverito non preoccupano i nostri militari in servizio in Kosovo, nella cui area d'intervento, secondo i dati Nato, sono piovuti qualcosa come 14.000 ordi�gni ciascuno con 292 grammi di uranio impoverito. A Pristina il sottosegretario Minniti ha incontrato anche Bernard Kouchner, a capo dell'amministrazione civile del�l'Onu (Unmik). E a lui Minniti ha chiesto dati sulle patologie riscontrate sulla popo�lazione civile in qualche modo collegabili alla contaminazione. Kouchner prima che la delegazione italiana ripartisse per Roma ha raccolto questi dati: nell'ospeda�le di Pristina, che è il più importante della regione, i casi di malattie legate al sangue che si sono registrati nel '97 sono stati 38, 45 nel '98, 32 nel '99, 34 nel 2000. Un dato che di per sé non conferma o non smentisce gli effetti della contaminazio�ne da uranio impoverito ma che, certa�mente, tranquillizza. [g. ru.]