INZAGHI «Con me è rinata una Juve da scudetto di Bruno Bernardi

INZAGHI «Con me è rinata una Juve da scudetto Domani sera la grande sfida con la Fiorentina: i bianconeri puntano sulla forma ritrovata del loro bomber INZAGHI «Con me è rinata una Juve da scudetto Bruno Bernardi TORINO Ritemprato dalla vacanza in mon�tagna, Pippo Inzaghi ha fatto il pieno di Super per una ripartenza a razzo nel terzo millennio. Soffri�va quando Carlo Ancelotti l'aveva escluso quattro volte, mandando�lo in panchina a Reggio Calabria, al Delle Alpi con la Lazio, a San Siro con l'Inter e in casa con il Parma, senza dimenticare le sosti�tuzioni di Napoli, di Brescia e con il Verona davanti al pubblico tori�nese. Ma negli allenamenti non s'era mai tirato indietro. Così, quando Alex Del Piero si è blocca�to per lo stiramento muscolare, Inzaghi s�è fatto trovare pronto alla chiamata decisiva, quella di Lecce. Caricatissimo dopo il gol che ha sbloccato il risultato nella vittoriosa sfida allo stadio di Via del Mare, e che ha interrotto un digiuno in campionato lungo ben nove mesi, il bomber della Juven�tus ha ritrovato il posto di titolare anche all'Olimpico con la Roma. Adesso vuole lo scudetto. Inzaghi, quella in corso ri�schia di essere la sua peggior stagione in rapporto alle gare disputate e alle reti realizzate. Anno nuo�vo, gol nuovi? «A volte, nel calcio, ci sono questi periodi di astinenza. Biso�gna accettarli e cercare di ren�dersi utili in altre maniere. Fi�nalmente ho rotto il ghiaccio in Puglia, anche se il gol non era un grosso problema, visto che in Champions League ne avevo realizzati cinque. Spero di inizia�re con il piede giusto il 2001 per aiutare la squadra a sfruttare al massimo queste due partite ca�salinghe con Fiorentina e Bolo�gna». E' ad un passo dall'80o gol ufficiale in bianconero. Sarà Tolde a incassarlo? «Mi piacerebbe segnarlo ai vio�la, i numeri fanno gola a noi attaccanti, ma prima viene la Juventus e, quello che conta, sono i tre punti: a prescindere da chi segna». Juventus con due punte, una formula vincente? «Gli altri anni ha pagato un certo modulo, ora paga questo, ma Ancelotti ha diverse soluzio�ni a disposizione. E potrà tomare anche a quella con ima punta sola. C'è grande disponibilità in tutti noi ad accettare le non facili scelte dell'allenatore». Significa che prima non era cosi? «Qui siamo in tanti, e tutti accettano di stare in panchina». «Quando è toccato a lei, non ha pensato di aver chiu�so il suo ciclo con la Juven�tus? «No. Perchè so cosa pensa la società del sottoscritto e so cosa pensa la gente. Dopo il successo in classifica cannonieri nell'Atalanta, anche nella Juventus cre�do d'aver fatto cose buone. A Torino ho raccolto tutte le soddi�sfazioni più belle, dallo scudetto alla Supercoppa italiana, alla chiamata in Nazionale. E spero di restarci a lungo e di centrare altri obiettivi prestigiosi, come quella Coppa dei Campioni che ci sfugg�all'Arena di Amster�dam, nella finalissima con il Real Madrid». Arriva una Fiorentina in forma. Un ostacolo insidio�so dopo la sosta? «E' squadra tosta. Si vede la mano di Terim. Mi piace Nuno Comes, uno che un po' mi somi�glia per il tipo di gioco. Assai pericoloso è anche Chiesa, che è stato mio compagno in Naziona�le ed ha ottime capacità realizza�trici. E c'è Rui Costa che, insie�me con Zidane, è uno tra i più forti al mondo nel suo ruolo. Ci sarà da sudare per batterli». Cosa vi ha lasciato lo 0-0 all'Olimpico con la Roma? «Che la Juventus non ha niente da invidiare alla capolista. La Roma è molto forte ma possia�mo raggiungerla. Senza dimenti�care che, con i giallorossi e noi, in corsa c'è la Lazio che ha grossi campioni e, sino a marzo. nessun impegno di Champions League. Teniamo in conside�razione anche il Milan, gran�de squadra con la mentali�tà giusta per puntare al vertice». Cos'è stato per lei il 2000? i; «Positivo, con qualche difficoltà, come la perdi�ta di uno scudetto che meritavamo di vincere, al meno quanto la Lazio». Adesso, siete più forti rispetto a sette mesi fa? «Senza dubbio, anche se l'anno scorso abbiamo fatto cose impor�tanti, mettendo insieme 71 pun�ti. Poi c'è stata la beffa finale di Perugia». E' una beffa che brucia eincora? «Fu una mazzata che abbiamo già pagato a caro prezzo in Champions League. Ed è giusto che quest'anno la Juventus vin�ca il titolo. Ci sono le basi. Abbiamo dimostrato di essere in grado di far bene su ogni campo. Siamo in credito con la buona sorte: è arrivato il momento di riscuotere». «Adesso siamo convinti della nostra forza e nessuno più di noi merita il titolo: nemmeno la Roma Io ho rotto il ghiaccio, so bene come si fa gol» ianconeri puntano sulla forma ritrovata uno la Roma cio, gol» ldo ions de�n�� i; rti ? anno mpor� pun�ale di rucia iamo o in iusto s vin� basi. ere in mpo. uona to di Natoa Piacerla ìt 9 agosto 1973, inzaghi ha esordito in serie A in Àtalanta-Parma 1-1 il 27 agosto 'S Giocava in Emilia. L'anno dopo andò a Bergamo dove si laureò capocannoniere con 24 gol in 33 partite, il suo massimo. Nella Juve .18,13 e 15 i gol [,A SUA delle passate stagioni. CARRIERA 9^'^.'™ *o10 lrfe S m 8 partite disputate. Pippo Inzaghi vuol segnare a Toldo il suo 80" gol ufficiale nella Juve