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«Riaprire il Bianco, priorità nazionale» «Riaprire il Bianco, priorità nazionale» La società Autostrade: «Lo faremo in tempi brevi» Paolo Baroni TORINO La riapertura del Monte Bianco è una priorità nazionale». L'ammini�stratore delegato della società Au�tostrade, Vito Gamberale, rilancia la questione del traforo e sottoli�nea l'esigenza di arrivare alla ria�pertura del tunnel in tempi brevi. E quindi chiede uno sforzo in più. «Secondo i piani iniziali spiega Gamberale il traforo .doveva esse�re riaperto il 23 dicembre scorso: se questo impegno fosse stato ri�spettato credo che molti dei proble�mi di questi giorni, al Frejus come a Ventimiglia, non ci sarebbero stati». Ma ci sono intoppi, che cosa sta succedendo? «Su questo punto sono attivate sia le società che gestiscono il traforo a livello intemazionale per noi si occupa della questione il presidente Valori sia gli orga�nismi politici dei due Paesi. Di sicuro a livello societario i più interessati e più mobilitati sono il Gruppo Autostrade e la Società traforo Monte Bianco con i suoi tre azionisti: noi, la Regione Val�le d'Aosta e l'Anas. Il nostro impegno è quello di completare i lavori prima possibile». E a livello politico, il gover�no come si muove? ((Anche qui c'è una grande mobili�tazione a cominciare dal ministe�ro degli Esteri che ha gestito i rapporti diplomatici con la parte francese. Se ne è occupato il ministro Bini coadiuvato da un uomo di grande esperienza quale l'ambasciatore Cavalchini, che appena pochi giorni fa ha visitato i cantieri per rendersi conto dello stato dei lavori. Era il 29 dicem�bre e stavamo vivendo un mo�mento di grande difficoltà nei collegamenti italo-francesi. Gran�de anche la mobilitazione tecnica e politica del ministero dei Lavori pubblici. Nesi, anche su questa vicenda, sta confermando la gran�de attenzione posta all'esigenza di assicurare al Paese infrastrut�ture avanzate e il buon funziona�mento di quelle esistenti. Anche lui il 15 gennaio sarà a Cour�mayeur per inaugurare il comple�tamento dei lavori edili sulla )arte italiana. C'è stato anche 'impegno del ministero dei Tra�sporti che, assecondando le ri�chieste francesi, si è detto disponibile a potenziare i collegamenti ferroviari sulla linea Torino-Lio�ne per veicolare la futura crescita del trasporto pesante». C'è lo stesso impegno anche da parte di Parigi? «Il governo francese ha bisogno di essere trascinato e di essere fortemente impegnato da parte italiana». Forse Parigi ha altri interes�si, altre priorità, per esem�pio l'Alta velocità.... «Questa è un'opera che richiede parecchi anni, come dimostra la pur eccellente esperienza italia�na. Nel frattempo però i traffici economici si spostano sull'asse franco-tedesco e abbandonano l'Italia». Quanto incide economica�mente sul Paese il blocco del tunnel? «Di fatto già ora, col Monte Bian�co chiuso e il San Bernardo aper�to solo pochi mesi all'anno, assi�stiamo al soffocamento dei flussi commerciali che corrono tra l'Ita�lia e tutta l'Europa nordocciden�tale. E' come occludere a un corpo un'arteria importante: il corpo ne risente. Basta tener presente che dal Monte Bianco transitava circa il 100zo del prodot�to interno lordo nazionale». Ma come Autostrade voi sie�te contro le ferrovie... «No, noi siamo d'accordo per uno sviluppo intermodale del traspor�to. Ma dei collegamenti stradali non possiamo fare a meno». Quando riaprirà il traforo? «Per fine luglio dovremmo essere pronti. Le opere edili (60 miliardi di lire) sono completate, ora stia�mo chiudendo gli ultimi appalti per l'impiantistica, altri 190 mi�liardi di spesa: faranno del Mon�te Bianco il traforo più moderno d'Europa, dotato dei più sofistica�ti standard di sicurezza, insom�ma il più sicuro». «I francesi hanno bisogno di essere trascinati dai governo italiano» IL BOOM DEL TRAFFICO AL FREJUS LA SITUAZIONE ATTUALE Fino a 5000 Tir al giorno (+1000 rispetto alla media) Fino a 4000 auto al giorno (+1000 rispetto alla media) LE PREVISIONI PER SABATO Fino a 8000 auto al giorno dalle 20 di sabato 6 fino alle 22 di domenica 7 è sospesa la circolazione dei mezzi pesanti