Pensioni, la verifica parte subito di Francesco Bullo

Pensioni, la verifica parte subito Micheli annuncia la convocazione di Cgil, Cisl e Uil entro la settimana Pensioni, la verifica parte subito Sale il fabbisogno del Tesoro. Monorchio: dati ok Francesco Bullo ROMA L'indebitamento della pubblica am�ministrazione, a seconda delle sti�me ufficiali dell'Istat sulla crescita del prodotto intemo lordo nel 2000, si attesterà fra all' 1,3-1,50Zo del Pil. È quanto si ricava depurando il dato complessivo del fabbisogno di fine anno (49.200 miliardi) da alcune voci che non pesano sull'indebita�mento della P.A. e, al netto di tali voci, il fabbisogno scende a 27.200 miliardi rispetto ad una previsione, contenuta nel Dpef, di 26.400 mi�liardi. Un dato, quello di fine anno, che ieri il Ragioniere generale dello Stato, Andrea Monorchio, ha giudi�cato «positivamente» anche perché consentirà di avvicinarsi all'obietti�vo di un deficit pari all' 1,30Zo del Pil. «Avevo recentemente indicato una forbice prudenziale compresa fra ri.,3 e ri,50Zo del Pil ha rilevato Monorchio ma con questo dato si va più verso lT,30Zo». La chiusura dei conti pubblici consente comun�que di anticipare il raggiungimento degli obiettivi e dimostra, secondo Monorchio, anche «il buon anda�mento delle entrate a fine anno». Sempre ieri, su un altro fronte, un annuncio inaspettato: la verifi�ca sulla riforma pensionistica si farà entro gennaio e nei prossimi giorni il govemo fisserà il calenda�rio degli incontri con le parti sociali, a cominciare dai sindacati. A darlo è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Micheli. E di vera sorpresa si tratta. Ancora alla fine di novembre lo slittamento della "verifica" veniva dato per scontato un po' da tutti, e per ragioni diverse, anche se nessu�no voleva ammetterlo ufficialmen�te. Non ultima, di queste ragioni, quella politica: govemo e centrosi�nistra non avrebbero avuto interes�se a prestare il fianco agli attacchi dell'opposizione, su una materia cos�delicata e controversa, nel cor�so della campagna elettorale. Ma ieri Micheli ha spiegato che su un tema come quello della verifi�ca del sistema previdenziale, occor�re fare presto, pur nella consapevo�lezza che «sarebbe opportuno deci�dere tutti insieme». E' forse cambiato qualcosa? Sul versante sindacale pare proprio di no. «Non abbiamo timori» dice il leader della Uil, Luigi Angeletti. Ma ammonisce: «Se lo scopo è però quello di cambiare gli obiettivi del�la riforma, questo non sarebbe ac�cettabile». «Noi sottolinea siamo stati sempre contrari ad anticipare la verifica al 2000. Ora siamo nel 2001 e qualunque momento può essere buono, sia prima che dopo le elezioni politiche. Del resto non abbiamo timori, perché siamo con�vinti di possedere ottimi argomenti per dimostrare che la riforma ha funzionato e ha raggiunto gli obiet�tivi che si era prefissi». «Certo conclude Angeletti se invece lo scopo è quello di cambiare gli obiet�tivi della riforma stessa, allora que�sto non sarebbe accettabile». Un s�alla verifica sulle pensioni, anche a partire da gennaio, viene pure da Savino Pezzetta, segretario generale della Cisl, «ma l'impianto della riforma -aggiungenon si tocca». «Nel 2001 spiega Pezzetta la verifica sull'andamento della spesa pensionistica era già previ�sta. L'importante è che tutti abbia�no ben presente che una riforma previdenziale già c'è, e che la verifi�ca potrà avvenire solo sull'impianto di quella riforma». E la Cgil, alla quale si imputava la volontà di "stoppare" la riforma? «L'annuncio del sottosegretario Mi�cheli indubbiamente -risponde il segretario confederale Giuseppe Casadioci ha colto un po' di sorpresa. Non è stato preceduto da elementi che facessero supporre una scaden�za cos�ravvicinata». «Quando ci sarà e se ci sarà l'incontro, diremo la nostra -precisa Guglielmo Epifani, "numero 2" della Cgile cioè che se non si risolve il problema del Tfr la verifica è impossibile, non ha senso. Dal 10 gennaio se un lavora�tore autonomo investe in previden�za integrativa scala fino a 10 milio�ni dalle tasse; un lavoratore dipen�dente, se non si sblocca il Tfr, non ha lo stesso diritto». Gli ostacoli non mancano, Miche�li lo sa e non fa previsioni: «Non so se ci sono le condizioni per chiudere -ha infatti conclusoU tema però mi sembra debba essere preparato e discusso nell'attuale legislatura e risolto successivamente». Il leader Cgil Sergio Cofferati e il presidente di Confmdustria Antonio D'Amato

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