Accordo raggiunto per la forza di pace

Accordo raggiunto per la forza di pace Accordo raggiunto per la forza di pace in Afghanistan 280 nostri soldati tra i 3 mila dell'Onu Raffaello Wlasci ROMA Dovevano partire in 600 e avere una larga autonomia di mano¬ vra i militari italiani chiamati a far parte della forza multinazio¬ nale di pace in Afghanistan, invece - stando agli accordi raggiunti ieri a Londra - sembra che U contingente non debba superare le 280 unità, e U nume¬ ro - spiegano fonti del ministero - è una questione dirimente: se 600 uomini possono garantire una autonomia di movimento e di organizzazione neUa missio¬ ne loro affidata, un numero inferiore comporta una loro maggiore subalternità. La questione dei numeri, quindi, non deve essere stata semphce da dirimere, da qui il ritardo - di almeno 48 ore - con cui l'accordo è stato raggiunto. Informazioni ufficiali non se ne hanno, è però ormai chiaro che U contingente itahano pur di non grandissima consisten¬ za, sarà però costituito da perso¬ nale altamente speciahzzato. Si parla di un plotone di carabinie¬ ri paracadutisti del battaghone Tuscania, di una compagnia di fanteria leggera, di uomini (nu¬ mero imprecisato, probabilmen¬ te un plotone) del genio che svolgerebbe mansioni logisti¬ che e di bonifica dei terreni minati, di una squadra Nbc (nuclei speciahzzato neUa guer¬ ra nucleare, chimica e biologi¬ ca) e poi - ovviamente - alcuni uomini deUa sanità militare. I carabinieri del Tuscania sono tutti selezionatissimi para¬ cadutisti e U loro impiego è normalmente riservato aUe ope¬ razioni a più alto rischio, ma anche in missioni umanitarie e di pohzia mUitare. Quanto aUa componente di fanteria, la scelta dovrebbe ca¬ dere o sul 19" Cavaheggeri Gui¬ de oppure su un Reggimento della Brigata Folgore (o su en¬ trambi). In alternativa aUe Gui¬ de si parla anche di un reparto alpino, come U Battaglione «Monte Cervino» il cui impiego si ipotizzava da. tempo per la vigUanza deU'aeroporto di Ba- gram. Non è escluso, infine, che si attinga sempre aUa Brigata Folgore anche per la logistica e perle Trasmissioni. NeU'ambito deU'arma del Ge¬ nio, invece, un compito partico¬ lare - in un Paese che ha U record di mine e trappole esplo¬ sive diffuse sul territorio - po¬ trebbe essere riservato agh smi¬ natori del Boe, specialisti neUe bonifiche, che vengono formati aUa Scuola del Genio di Roma e sono considerati tra i maggiori esperti del settore in ambito mondiale. I miUtari della forza multina¬ zionale Hi pace che verranno inviati ih Afghanistan - dice l'accordo firmato ieri a Londra tra U generale britannico John McCoU e U ministro degh Esteri del governo ad interim afghano, AbduUah AbduUah - opereran¬ no fianco a fianco delle truppe afghane, nel rispetto del capito¬ lo 7 deUa carta delle Nazioni Unite, che permette il ricorso alla forza per difendersi. In totale i militari saranno 3000 e verranno comandati per i primi tre mesi, dallo stesso generale McCoU. Il ministro degli Esteri afgha¬ no ha anche affermato che i raid americani dovranno conti¬ nuare «fino a quando saranno presenti in Afghanistan cellule terroristiche». AbduUah ha dun¬ que smentito alcuni suoi colle¬ ghi di governo, che nei giomi scorsi avevano chiesto la fine dei bombardamenti. La forza multinazionale si dislocherà, in un primo tempo, intomo aUa capitale Kabul poi, gradualmente, anche in altre aree del paese. Anche i nostri soldati, dun¬ que, si accamperanno intomo a Kabul. Ma quando ci arriveran¬ no? E' certo per ora che U contingente è pronto e che - con ogni probabilità - potrà raggiun¬ gere l'Afghanistan entro la me¬ tà di gennaio (voci che lo dava¬ no in partenza per la fine del mese sono state invece smenti¬ te) ma non si conosce con esat¬ tezza la data. Dopo la sosta forzata a Ma- squat (Sultanato deh'Oman) do¬ vuta a disguidi tecnici al C-130 che li portava, ieri sono giunti a Kabul i sei uomini della delega¬ zione militare itahana che han¬ no U compito di organizzare la logistica per l'accoglienza e la sistemazione deUe truppe italia¬ ne. Con loro c'erano anche il consighere Domenico Giorgi, in¬ caricato daUa Farnesina di ria¬ prire l'ambasciata itahana in Afghanistan, e U sottosegreta¬ rio ai beni culturah Vittorio Sgarbi (con una piccola delega¬ zione di suoi collaboratori), la qual cosa ha anche suscitato qualche polemica. Con U Sottosegretario, infat¬ ti, c'è anche la sua fidanzata, Sabrina Colle, e ieri U Codacons - in una nota - si chiedeva quale fosse «la funzione pubblica» della signorina in questo viag¬ gio e, in definitiva, chi ne pagas¬ se le spese: «Il codacons - si legge neha nota - si augura vivamente che la spesa non sia a carico dei contribuenti itaha¬ ni perché, se così fosse, sarebbe un atto gravissimo che danneg¬ gerebbe l'intera collettività. Al ministero deUa Difesa U Coda¬ cons chiede inoltre di inviare aUa Corte dei Conti un esposto per accertare in che modo ven¬ gano utilizzate le pubbliche ri¬ sorse».

Persone citate: Domenico Giorgi, Gui, Sabrina Colle, Vittorio Sgarbi