Ripartita la caccia a Bin Laden e Omar nei monti di Baghram

Ripartita la caccia a Bin Laden e Omar nei monti di Baghram Ripartita la caccia a Bin Laden e Omar nei monti di Baghram L'intelligence Usa: è vivo, forse a Torà Bora. Kabul dice invece che Osanna passa fra Afghanistan e Pakistan con l'aiuto dei servizi segreti di Islamabad. Oltre 150 i prigionieri detenuti a Kandahar Paolo Mastrolilli NFWYORK Osama bin Ladon è ancora vivo: questa volta ad affermarlo è l'intel¬ ligence statunitense. Lo ha rivela¬ to il senatore democratico Bob Graham, presidente della Commis¬ sione per i servizi segreti. «Le ultime informazioni che abbiamo avuto - ha detto Graham in un'in¬ tervista alle Cnn - indicano che ci sono molte possibihtà che Bin Laden sia ancora vivo. Il punto chiave è: dóve si .trova? Abbiamo due ipotesi entrambe valide: che sia ancora nascosto nelle grotte di Torà Bora o che sia fuggito in Pakistan». Dai 139 prigionieri di Al Qaeda, interrogati nella città paki¬ stana di Kohat, l'Fbi ha avuto a sua volta conferma della notizia. Ma le informazioni, in questo ca¬ so, risalgono al 14 dicembre: l'ulti¬ ma volta che hanno visto vivo 0 loro leader. I prigionieri però non vogliono rivelare dove si nasconde¬ va. Da qui riparte la caccia, men¬ tre la tv Abc rivela che il mullah Omar sarebbe scappato con 3 mila uomini nella zona montagnosa presso Baghram, dove lo stanno inseguendo le truppe speciali ame¬ ricane e i combattenti afghani. La sorte dei due leader resta un mistero, mentre la forza interna¬ zionale di pace comincia a schie¬ rarsi in Afghanistan. Ieri il mini¬ stro degli Esteri Abdullah, oltre ad annunciare l'accordo con l'Onu per il contingente a cui partecipano i soldati itahani, ha detto di credere che Osama si nasconda ancora nel suo Paese. Ouindi il ministro ha rinunciato alla richiesta di sospen¬ dere i bombardamenti americani, dicendo che le operazioni militari continueranno fino a quando sa¬ ranno necessarie per sconfiggere i terroristi. Almeno 15 persone sa¬ rebbero rimaste uccise nella zona orientale del Paese, durante l'ulti¬ mo raid lanciato sabato, ma secon¬ do Washington esistono ancora sacche di resistenza, che potrebbe¬ ro dare protezione ai due leader. Il ministro degli Interni Yunis Qanuni, però, ha smentito il colle¬ ga degh Esteri, dicendo che Bin Laden in realtà si sposta dall'Afgha¬ nistan al Pakistan con l'aiuto dei servizi segreti di Islamabad, che hanno sempre appoggiato Al Qae¬ da e sono in rotta con Musharraf. Un problema che si somma alle tensioni tra il Pakistan e l'India, sui cui ieri è tornato a fare pressio¬ ni il capo della Casa Bianca Bush, per evitare un'altra guerra. A queste notizie contradditto¬ rie, ieri si è aggiunta la rivelazione della Abc, secondo cui le forze speciali americane e i soldati af¬ ghani si stanno già muovendo verso le montagne di Baghram, dove sarebbe rifugiato il mullah Omar. Fonti del governo provviso¬ rio hanno detto alla tv che anche Osama potrebbe nascondersi con lui, aprendo questo nuovo fronte per la caccia, oltre al Pakistan e aUa zona orientale di Torà Bora. Gh americani sperano di riceve¬ re informazioni più precise dai prigionieri, anche se il Pentagono ha smentito gli interrogatori deh' Fbi in territorio pakistano. In que¬ sti giorni, invece, è salito a oltre 150 il numero di detenuti taleban o di Al Oaeda, trasportati a Kan¬ dahar nella base dei marines, che presto saranno avvicendati da al¬ tri soldati. Alcuni dei detenuti verranno trasferiti presto a Guan- tanamo, nel presidio americano i sull'isola di .Cuba, dove continue¬ ranno gli interrogatori e forse'àv- verrano i primi processi davanti ai tribunah militari. Il problema è anche distinguere le informazioni credibili, nel commercio comincia¬ to dopo l'offensiva Usa. Secondo il «New York Times» alcuni guerri¬ glieri afghani hanno cercato di vendere per 5 mila dollari docu¬ menti e video che contengono i progetti per nuovi attentati di Al Oaeda. Alcune di queste informa¬ zioni, però, sono senza valore, fabbricate apposta per racimolare un po'di soldi. La lotta al terrorismo comun¬ que continua anche sul fronte intemo, dove ieri è riapparso l'an¬ trace, scoperto ancora nel maggior ufficio postale di New York. Per ora si tratta di tracce molto limita¬ te e gh investigatori continuano a sospettare una fonte intema per questi attacchi biologici. Il «Washington Post», però, ha rivelato che l'Fbi sta conducendo indagini su almeno 150 gruppi e individui americani, sospettati di cohegamenti con Al Qaeda. Altre 500 persone, invece, sono state arrestate aU'estero. Potrebbe trat¬ tarsi di cellule donnienti, che si preparano a lanciare nuovi atten¬ tati, oppure di complici. Comun¬ que le dimensioni dell'inchiesta dimostrano che la presenza dei seguaci di Bin Laden negh Stati Uniti è molto più ampia di quanto si pensasse ah'inizio, e l'autono¬ mia con cui operano questi gruppi espone ad altri attacchi, anche se la leadership di Al Qaeda è in fuga tra l'Afghanistan, il Pakistan, o altri Paesi della regione. L'unico membro sicuro del gruppo, a que¬ sto punto, sarebbe Zacarias Mous¬ sàoui e le autorità hanno deciso di rimandare a marzo la decisione se chiedere la sua condanna a morte, proprio per aumentare la pressio¬ ne e spingerlo a collaborare. L'Fbi starebbe svolgendo indagini su almeno 150 gruppi e individui americani, sospettati di collegamenti con Al Qaeda. Altre 500 persone arrestate all'estero: cellule dormienti o complici Marines americani nella zona di Torà Bora, dove sussistono dei focolai di resistenza dei taleban