Sgarbi: mi ero offerto di dargli io una spinta

Sgarbi: mi ero offerto di dargli io una spinta L'IRRITAZIONE DEL SOTTOSEGRETARIO PER LA FERMATA IMPREVISTA Sgarbi: mi ero offerto di dargli io una spinta «Questi militari sono troppo prudenti. Mi criticano perché mi sono portato la fidanzata? Non sono in vacanza, lavoro. E dormiamo nei sacchi a pelo. Se Urbani restituisce l'obelisco di Axum mi dimetto» intervista Mario Calabresi K0MA TROPPA prudenza, troppa dram¬ matizzazione: ci vuole più co¬ raggio. Ora forse capisco perché riducono sempre di più i nostri contingenti militari...». Vittorio Sgarbi è bloccato in Oman, costret¬ to a visitare forti e castelli, e scalpita per arrivare a Kabul. L'in¬ certezza sul suo volo e la paura di restare bloccato fino a Capodanno a Muscat lo irritano, prima se la prende con il comandante, poi si attacca al cellulare'per scoprire che sono già iniziate le critiche per la sua missione afghana con fidan¬ zata e che il ministro Urbani vuole restituire l'obelisco di Axum al¬ l'Etiopia. E questo lo rende ancora più nervoso tanto da fargli minac¬ ciare le dimissioni. Perché si agita tanto per ri¬ partire? Se un motore del C 130 non si accende, il pilota cosa ci può fare? «Mi hanno spiegato che bastereb¬ be svuotare l'aereo, farlo accende¬ re e poi salire a pale che girano. Invece il comandante, più timido e meno avventuroso di me, ha deci¬ so di aspettare da Roma un pezzo di ricambio. E dire che mi sono anche offerto di spigerlo... Così rischiamo di restare bloccati qui». Ma come le è venuto in mente di andare a Kabul? (do sono poco incline a fare vacan¬ ze, è difficile tenermi fermo, sento sempre la necessità di lavorare. A dire la verità però dovevamo anda¬ re in Cina» E com'è che siete finiti in Oman aspettando Kabul? «(Avevamo organizzato un viaggio a Pechino, riunendo perfino una commissione bilaterale per il re¬ stauro di una serie di monumenti in Cina, ma poi mi hanno fatto sapere che in questo momento non avrebbe potuto ricevermi nessun ministro, perché sono tutti in va¬ canza, e così non se ne è fatto più niente. E abbiamo colto l'occasio¬ ne di andare in Afghanistan». Quanti siete? «Sono partito insieme ai miei consi- glieri Alain Elkann e Peter Glid- well, all'archeologo Verardi, che ha già lavorato in Afghanistan, e alla mia fidanzata Sabrina Colle. Ma vorrei sottolineare che la no¬ stra non è una gita turistica. Era importante che un rappresentante del governo presenziasse alla ria¬ pertura della nostra ambasciata, così com'è importante non curarsi soltanto degh aspetti militari o sanitari, ma anche dell'arte. Ci sono ottime ragioni per riprendere una presenza della cultura italia¬ na in Afghanistan: testi fondamen¬ tali su tutta quest'area sono stati scritti dall'archeologo italiano Giu¬ seppe Tucci, poi avevamo numero¬ se missioni archeologiche nel Pae¬ se e l'unica pubblicazione monu¬ mentale sui Buddha di Bamiyan distrutti dai talebani è stata pubbli¬ cata dall'Orientale di Napoh. An¬ dremo a vedere cosa è rimasto dei Buddha giganti. Se ci siano nelle nicchie dei frammenti originali che permettano di tentare una ricostruzione come vuole il gover¬ no Karzai. Poi sono stato autorizza¬ to da Berlusconi a compiere una piccola operazione poliziesca: stan¬ no tornando in circolazione statue e reperti archeologici trafugati du- rante la guerra, non c'è momento migliore di questo per accjuistarli ed evitare che vadano persi in giro per il mondo. Vogliamo contribui- re a ricostruire il museo di Kabul». Quando vi siete sentiti con Berlusconi? «Ieri notte gh ho telefonato, anche per chiedergli se l'Italia sarà dispo- rubile ad aiutare il governo a mettere in piedi un'emittente ra- dio televisiva», E lui cos'ha risposto? «Mi ha detto di essere d'accordo, anzi che è pronto a fornire tutta la sua esperienza, l'assistenza di cui avranno bisogno e anche denari. Gh ho sottolineato che mi sembra un ottimo modo per aumentare il suo conflitto di interessi, allargan- dolo fino all'Afghanistan...», Veniamo alle critiche. Lapo Pistelli della Margherita dice che il suo viaggio con la fidan¬ zata è più comico dei film sulle vacanze di Natale con BoldieDeSica. «Ma se siamo sempheemente sali¬ ti, da autostoppisti, su un volo già programmato, senza spese aggiun¬ tive per lo Stato. E poi povera Sabrina, le sto facendo fare un viaggio tremendo su un aereo sco- mothssimo, e dire che non voleva neppure venire, preferiva una va¬ canza al caldo nella villa di qual¬ che ricco amico. L'ho dovuta trasci¬ nare. Sono le tipiche critiche di chi va in vacanza con la famigliola a Cortina. Noi invece dormiremo in sacco a pelo». In sacco a pelo? «Sì, ce li ha prestati il capo della mia segreteria, che doveva venire con noi, ma poi è rimasto a Roma perché la moghe non ha voluto che partisse. Però ci ha dato i sacchi a pelo. E poi non capisco perché invece di fare polemiche sul fatto che gh aerei militari non funziona¬ no se la prendono con me». Mentre eravate in viaggio il ministro Urbani ha annuncia¬ to che l'obelisco di Axum ver¬ rà restituito all'Etiopia, lei è contrario? «Contrarissimo, e se lo farà promet¬ to che mi dimetterò per protesta. Ma come, prima la destra si arram¬ picava sulle impalcature per impe¬ dire che l'obelisco lasciasse Roma e adesso, per far dimenticare che siamo stati colonialisti, è disponibi¬ le a restituirlo? Finiranno per rom¬ perlo. E' fragilissimo, non può essere spostato. Parlo da medico e non da politico». Urbani sembra deciso, quindi dimissioni in vista? «Oppure potrei proporre uno scam¬ bio: se sì smonta l'obelisco allora si può correre anche il rischio di smontare l'Ara Pacis per trasferir¬ la in un museo. O tutti, e due o nessuno». l sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi Nella foto grande n alto, uno sminatore taliano conlatuta di protezione Leforzearmate si doteranno di cani specializzati nella ricerca degli ordigni «Pesano meno di un uomo, non rischiano esono formidabili»