L''Europa si prepara alla grande festa di Enrico Singer

L''Europa si prepara alla grande festa L''Europa si prepara alla grande festa :)rodi: una realtà politica enorme. Oggi il battesimo a Bruxelles Enrico Singer corrispondente da BRUXELLES Saranno due re a tenere a battesi¬ mo l'euro. Alberto II del Belgio e Juan Carlos di Spagna, nel salone del trono del palazzo reale di Bru¬ xelles, tutto stucchi dorati e lampa¬ dari di cristallo, oggi alle 10 in punto apriranno la cerimonia del passaggio dei poteri tra la presiden¬ za belga e quella spagnola del¬ l'Unione che scatterà materialmen¬ te alla mezzanotte del 31 e che coincide con l'arrivo della moneta comune. Toccherà così ai rappre¬ sentanti di ima delle monarchie più antiche d'Europa - la Spagna - e di una delle più giovani - il regno del Belgio è nato nel 1830 - il compito di lanciare ufficialmente l'euro che rappresenta il passo più concreto della costruzione della nuova Europa. Per un appuntamento così sim¬ bolico, la casa reale belga ha prepa¬ rato un rituale solenne. Alla presen¬ za di Alberto n e di Juan Carlos, il premier spagnolo José Maria Az- nar riceverà dal suo collega belga, Guy Verhofstadt, la bandiera euro¬ pea blu con le dodici stelle al suono degli inni nazionah e deU'«Inno alla Gioia» di Beethoven che ormai è diventato il canto dell'Unione. Il presidente della Commissione, Ro¬ mano Prodi, pronuncerà un breve discorso e la parola, poi, passerà a un ragazzo belga e ad ima ragazza spagnola. Tutto rilanciato in diret¬ ta tv. Mai prima d'ora un passaggio delle consegne tra una presidenza e l'altra della Uè - ce ne sono due ogni anno perché il turno è seme¬ strale - era stata organizzata con tanta ufficialità. Ma l'euro merita¬ va una festa speciale. «L'euro non è soltanto un fatto economico: è una nuova realtà poUtica», ha detto ieri Prodi in un'intervista televisiva in cui ha ricordato i vantaggi della moneta unica. «Maggiore concorrenza, più protezione per i consumatori, un solo listino dei prezzi in Europa» che non vuol dire prezzi uguali, ma possibilità di verificare in modo immediato le differenze di costo di uno stesso prodotto o di uno stesso servizio in Eurolandia. Ma il van¬ taggio più evidente, ha detto Prodi, è quello di «andare in giro con il nostro euro come gli americani vanno dappertutto per il mondo con il dollaro. Non cambieremo mai la nostra moneta: questo è anche uno stile d'identità, un risul¬ tato politico enorme». Anche per il cancelliere Gerard Schroeder «l'eu¬ ro è la dimostrazione del fatto che il sogno vecchio di secoli di una Europa unita è diventato un po' più reale». Le ultimissime notizie che arri¬ vano dai dodici Paesi di Eurolandia alla «cellula-euro» costituita a Bru¬ xelles sono rassicuranti. Anche la Grecia, che aveva avuto i problemi materiali maggiori in considerazio¬ ne della particolare natura del suo territorio che comprende centinaia di isole, ha recuperato i ritardi. La complessa macchina della più gran¬ de operazione di cambio di valuta mai reahzzata al mondo, sembra pronta a sostenere l'urto dell'ora X. Le preoccupazioni vengono dal¬ l'affidabilità dei sistemi telematici che saranno sottoposti a un lavoro superiore al normale, soprattutto il primo gennaio quando, con le banche chiuse, l'unico modo per rifornirsi di euro sarà quello di ritirarli agli sportelli automatici. Ma dalle associazioni bancarie dei diversi Paesi arrivano concordi messaggi tranquillizzanti. Ormai mancano meno di 48 ore al «changeover» ed anche gli euro¬ crati, più che ai rischi, pensano alla festa che accompagnerà l'ingresso della moneta comune. Se il Capo¬ danno del 2000 fu celebrato all'in¬ segna del nuovo Millennio, questo che sta per scoccare sarà festeggia¬ to in nome dell'euro dagli oltre trecento mihoni di abitanti del dodici Paesi che fanno parte di Eurolandia. E tutti hanno organiz¬ zato la loro mezzanotte speciale. Quella più nostalgica ci sarà a Madrid dove, alla Puerta del Sol, uno spettacolo di suoni e luci ricorderà la storia della peseta. Quella più pratica si svolgerà attor¬ no alla Porta di Brandeburgo, a Berlino, dove le maggiori banche tedesche hanno aperto degli spor- telli mobili che, un attimo dopo la mezzanotte, combieranno i marchi in euro. Una festa ci sarà anche a Maa¬ stricht, la cittadina olandese in cui l'euro fu «concepito» nel 1991. E dove fu fissata nel '99 la parità di cambio che, naturalmente, è rima¬ sta stabile tra le monete dei dodici, ma che ha subito molte variazioni nel mercato valutario mondiale. Soprattutto rispetto al dollaro e allo yen che sono le altre maxi-mo¬ nete mondiah per numero di citta¬ dini che le utilizzano (278 mihoni gh americani, 127 mihoni i giappo¬ nesi rispetto ai 303 milioni di Eurolandia) e per il peso deUe rispettive economie. In questo con¬ fronto, finora, l'euro ha perso terre¬ no. La sua prima valutazione (4 gennaio 1999) rispetto al dollaro era di 1,1789: adesso è di 0,8813 con un deprezzamento del 25,20 per cento. Rispetto allo yen è passa¬ to da 133,73 a 115,33 con una perdita del 13,80 per cento. Ma aha Bce non fanno drammi: «Un euro vale un euro», è la risposta della Banca centrale europea. l'L vii» à ^mmM^m- .u^m, i «ìwsì -^mm si* mtAmmkihwm* u&t 0. 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Persone citate: Alberto Ii Del Belgio, Beethoven, Gerard Schroeder, Guy Verhofstadt, José Maria, Juan Carlos, Juan Carlos Di Spagna, Prodi, Puerta