Alle Poste per un pugno di lire di Roberto Giovannini

Alle Poste per un pugno di lire Alle Poste per un pugno di lire consumatori lanciano l'allarme prezzi. Il governo: vigileremo Roberto Giovannini ROMA Sale la febbre dell'euro tra gli italiani, tra timori per gli aumen¬ ti di prezzi e tariffe e preoccupa¬ zioni di rimanere senza contanti, che si tratti di lire o della nuova valuta. Ieri i Bancomat e i Posta- mat (gestiti da Poste Italiane) sono stati letteralmente presi d'assalto da cittadini desiderosi di disporre di banconote «sonan¬ ti» per affrontare il changeover con qualche certezza in più. E mentre il governo rassicura i consumatori sui possibili rischi di aumenti ingiustificati dei prez¬ zi, le associazioni dei consumato¬ ri al contrario quantificano un maggiore esborso pari a 600.000 lire l'anno (poco meno di 300 ^) per ogni famiglia italiana. Come detto, ieri file massicce di fronte ai 14.000 uffici postali del paese. Con le banche chiuse, ieri gh sportelli di Poste Italiane -sono stati'BSsaliti da persone che volevano rifornirsi di contante. GgtS ha segnalato un'afiQu.enz^ in tutte le proprie dipendenze, «nettamente superiore alla me¬ dia», con richieste concentrate sul prelievo di contanti - sia agli sportelli che dalle macchine ATM del «Postamat» - o, per i ritardatari, per il prelievo dei «minikit» di euromonetine. Qual¬ che preoccupazione per la possi¬ bilità che le scorte in lire negli uffici e nei Postamat vengano esaurite c'è: è probabile che sin da stamattina i 1.400 ATM non dispongano più di banconote nel¬ le vecchie lire. Gli uffici postali, così come le banche, resteranno chiusi il giorno di San Silvestro. Giuseppe Zadra, direttore ge¬ nerale dell'Abi (l'Associazione delle Banche Italiane) smentisce gli allarmismi che descrivevano le banche nel caos, con chenti inferociti, bancomat vuoti, e ad¬ dirittura scomparsi sotto una valanga di richieste i libretti di assegni in euro, gli unici che sarà possibile usare dopo Capodanno. Nonostante 3,5 milioni di italia¬ ni abbiano prelevato dalle mac¬ chine automatiche circa 1.000 miliardi di lire nella sola giorna¬ ta di venerdì, tutto è andato liscio/e sabato «il QB^dèi 30.000 Bancomat ha funzionato regolar- l^mente». Insomma, anche, se c'è «disinformazione ed allarmismo che ha spaventato la gente a sproposito», «la macchina ha fun¬ zionato a pieno regime - dice Zadra - e anche per i prossimi giorni la gente può stare assoluta¬ mente tranquilla». La promessa è che anche dalla mezzanotte del 31 dicembre tutto andrà bene: entro l'Epifania il 9007o dei Banco¬ mat erogherà euro. Quanto ai carnet di euro-assegni, «ce ne sono a tonnellate». Eppure, qual¬ che problema in banca potrebbe esserci. I sindacati dei bancari ricordano che sono state interrot¬ te le trattative per i rinnovi contrattuali, e dunque non sono stati previsti turni di lavoro straordinario per i giorni festivi. Niente straordinario, e nessuno ricaricherà i Bancomat esauriti. Vedremo. Altre preoccupazioni sono le¬ gate ai rincari dei prezzi e delle tariffe. Rincari «tradizionali» a inizio anno, ma stavolta la neces¬ sità di «arrotondare» i prezzi con il changeover ha rappresentato un'ottima occasione per aumenti anche forti. Secondo l'Adusbef (l'associazione dei consumatori prerieduta da Elio Lannutti), da gennaio ogni famiglia sborserà 50.000 lire al mese in più, 600.000 per l'intero 2002. Si chiede dunque di bloccare i prez¬ zi di servizi pubblici, autostrade e Re Auto. Qualche preoccupazio¬ ne la manifesta anche il leader della Cisl Savino Pezzotta, secon¬ do cui «un rischio di inflazione c'è, riguarderà i primi mesi e bisogna tenerlo sotto controllo». Pezzotta propone di utilizzare le prefetture per un controllo capil¬ lare dei prezzi. Da notare che anche il Vaticano (che adotta l'euro) aumenterà i prezzi: per vedere i Musei Vaticani e la Cappella Sistina i turisti dovran¬ no sborsare, a partire dal nuovo anno, 10 euro contro le 1 Binila hre attuali (che sarebbero 9,30 euro). Gli esercenti di bar e ristoranti negano un'ondata ge¬ neralizzata di rincari: secondo uno studio della Fipe-Confcom- mercio, «non ci saranno rincari da arrotondamento speculati¬ vo». Anche le Poste smentiscono le voci di aumenti delle tariffe dei telegrammi. Dal governo arrivano però ras¬ sicurazioni. «Se parliamo di ri¬ schi di un aumento generale e diffuso dei prezzi no, non lo temiamo - spiega il ministro per le Attività Produttive Antonio Marzano - poi è chiaro che ci possano essere singoli casi di aumento da parte di operatori che approfittano del momento per arrotondare verso l'alto, e questo non si può escluderlo. Però io non prevedo un aumento diffuso dei prezzi, anche perchè non dimentichiamo che siamo in una fase di raUentamento genera¬ le dell'economia e della spesa». Quanto alle assicurazioni Re Au¬ to, Marzano nega stangate in arrivo, e ricorda che il governo può solo «fare un'operazione di moraZ suasion sulle compagnie perché contengano i prezzi. Di più non possiamo fare, altrimen¬ ti interverrebbe la Uè a sanzio¬ narci». La febbre dell'euro Soltanto venerdì prelevati 1000 miliardi dai Bancomat molti temono che le scorte vengano presto esaurite L'Adusbef chiede il blocco di Autostrade e Re auto Salasso da 600 mila lire

Persone citate: Antonio Marzano, Elio Lannutti, Giuseppe Zadra, Pezzotta, Savino Pezzotta, Zadra

Luoghi citati: Marzano, Roma