IL VECCHIO CONTINENTE DAVANTI A DIO di Gian Enrico Rusconi

IL VECCHIO CONTINENTE DAVANTI A DIO COSTITUZIONE EUROPEA IL VECCHIO CONTINENTE DAVANTI A DIO Gian Enrico Rusconi IN che forala le radici storiche cristiane dell'Europa posso¬ no e devono trovare esplicita menzione nella Carta costituzio¬ nale europea, senza che venga pregiudicata la sua natura lai¬ ca? Questi interrogativi sono attuali in vista del testo che la Convenzione europea prepare¬ rà nei prossimi mesi. Si tratta di un problema di identità cultura¬ le europea, con immediata rile¬ vanza pohtica. Era già stato sollevato e apparentemente ri¬ solto in occasione della stesura della Carta europea dei diritti fondamentah, che ora porta il nome di Carta di Nizza. Già in quella occasione il testo aveva sollevato l'accorato rimprovero del Papa, per l'assenza in esso di ogni riferimento a Dio e alle radici cristiane d'Europa. In effetti il Preambolo di Nizza definisce semplicemente l'Unione europea «consapevole del suo patrimonio spirituale e morale». Questa formula generi¬ ca ha preso il posto di un'altra che, avanzata in fase di discus¬ sione, menzionava espressa¬ mente la permanenza dell'eredi¬ tà cristiana. Sono stati i france¬ si a insistere per adottare la formula «laica», anche per non creare incongruenze con la Co¬ stituzione francese. Gli altri partner europei hanno accetta¬ to di buon grado - anche i tedeschi che pure hanno una Costituzione che fa riferimento a Dio (a differenza, notoriamen¬ te, della Costituzione italiana). Evidentemente gli estensori del¬ la Carta europea erano preoccu¬ pati della sostanza e della for¬ mulazione dei valori fondamen¬ tah - non del loro ipotetico fondamento metafisico o stori¬ co. A questo proposito in Italia non c'è stato alcun dibattito. Solo la Lega ha alzato la voce con i consueti toni aggressivi, consentendo a Berlusconi di presentarsi come il moderatore e il garante della coalizione di centro-destra anche di fronte alla Carta europea, accettata come una base di partenza, aperta ad eventuali future cor¬ rezioni. Personalmente non trovo al¬ cuna contraddizione fra la real¬ tà laica dell'Europa civile e pohtica di oggi e il riconosci¬ mento delle sue origini cristia¬ ne. Ragioni laiche e radici cri¬ stiane sono due piani di discor¬ so diversi e compatibili - sin tanto che non si pretende di usare il riferimento alle radici cristiane come argomento con¬ tro le ragioni laiche. Del resto la somma delle eredità cristiane storiche è enormemente con¬ traddittoria. Ma l'Europa, nep¬ pure quella cristiana, si ferma qui, anche se non è possibile fare l'elenco degli eventi con¬ traddittori che storicamente so¬ no sotto il segno della religione. Ciò che più conta è che la laicità e la dottrina dei diritti dell'uo¬ mo nasce solo con l'Illumini¬ smo. A questo proposito un grande intellettuale cattolico francese, Jacques Maritain, non esitava a riconoscere che i diritti fondamentah dell'uomo erano stati enunciati e procla¬ mati dai razionahsti illumini¬ sti, non dai cattolici che inizial¬ mente li avevano pure combat¬ tuti. E da parte sua Maritain proponeva una nuova sintesi tra tradizione cristiana e demo¬ crazia laica dei diritti. L'Europa di oggi per certi aspetti sta andando in questa 'direzione anche se giustamente tiene ben ferma la sua natura laica. Ragioni laiche e radici cristia¬ ne - ripeto - non sono due concetti incompatibili. Dubito aerò che si possa trovare ima formula soddisfacente per tut¬ ti, da mettere per iscritto su una Carta costituzionale. E' me¬ glio procedere nella direzione laica sin qui adottata. Lo zelo dei nostrani clericali e leghisti, preoccupati dell'identità cristia¬ na europea, è l'esatto opposto della mighore tradizione euro¬ pea, laica e cristiana democrati¬ ca. IL MESSAGGIO DI CIAMPI Valuta europea, guerra ai terrorismo e uh appello ai giovani dal Presidente AldoCazzulloAPAGINA9

Persone citate: Berlusconi, Jacques Maritain, Maritain

Luoghi citati: Europa, Italia, Nizza, Vecchio Continente