Le donne di Alice Munro divise tra famiglia e libertà di Claudio Gorlier

Le donne di Alice Munro divise tra famiglia e libertà Le donne di Alice Munro divise tra famiglia e libertà FAUSTO settantesimo com¬ pleanno per Alice Munro, grande signora del racconto breve: esce in Italia II sogno di mia madre, e negh Stati Uniti, da Knopf, una nuova raccolta, Hate- ship, Friendship, Courtship, Love- ship, Marriage. Titolo davvero ful¬ minante, questo ideato daUa scrit¬ trice canadese, perché, non senza una pregnante, dolceamara ironia, anche verbale, fissa le coordinate del suo territorio creativo: odiosità, amicizia, corteggiamento, amoreg- giamento, matrimonio. Recensen¬ dolo per U New York Times, Mi- chiko Kakutani ha, a sua volta, fatto centro. Essa sostiene che, come gh uomini nei romanzi di John Updike, neUa Munro le donne si trovano sempre spaccate tra due poh, tra due conflitti: vita domesti¬ ca e indipendenza, radici famighari e libertà, aspirazione Intensa a sta¬ bilire dei legami e solitudine di chi si sente estraneo, suciom i Si comprende per¬ ché a proposito deUa Munro si continui a fare U nome di Cechov, ma mi sembra un para¬ gone sleale. La verità sta nel fatto che l'in¬ dubbio, sottile moder¬ nismo di lei si ricoUega senza sforzo aUa tradizione del racconto breve tra Ottocento e No¬ vecento, con una originalità che rinnega ogni debito condizionante. Ci troviamo, per lo più, neUa provincia canadese, e talora anche nel tessuto urbano rappresentato però nella ceUula domestica. Pecu- liarmente canadese appare la rela- RECENClaGo zione tra personaggi e natura, insie¬ me avvolgente e alienante: U senso deUo spazio, U mare, la neve, U fiume, Ù lago. Il dramma, addirittu¬ ra la tragedia, non esplodono mai, e piuttosto si snodano ovattatamen- te, tanto che assai spesso la conclu¬ sione rimane sospesa. L'oculista sessuomane di «Una donna di cuore» è stato ucciso da un marito geloso, molti anni or sono? Almeno inizialmente interes¬ sa di più aUa scrittrice seguire le vicende di un gruppo di ragazzi che rinviene la sua automobUe sprofon¬ data nel fiume, forse per fingere un incidente. Più avanti, un'infermie¬ ra che assiste una moribonda ap- IONE dio er prenderà da lei la pro- babUe verità, ma U rac¬ conto si chiude nuova¬ mente suUa sponda del fiume, su una bar¬ ca, quasi a riaprire la storia, o a iniziarne un'altra che la riscat¬ ta. «Le bambine resta¬ no» ricrea U mito di Orfeo e Euridi¬ ce, con un amore adulterino che la donna paga con la separazione cru¬ dele daUe fighe. In «Prima che tutto cambi» la voce narrante di una donna scrive all'amante che l'ha abbandonata incinta per raccontar- gh della sua scoperta: U padre medico da poco morto praticava aborti clandestini.e,vaniva proba¬ bilmente ricattato. Il racconto che dà U titolo al volume, ancora in prima persona, disegna la figura di una madre che ha perduto U marito in gueira vista daUa figlia nata appena dopo la morte di lui e percorsa da una lenta foiba tale da coinvolgerla forse nel dehtto. Ma non esistono risposte certe, come in genere neUa inesorabile prospettiva deUa scrittrice. L'inven¬ zione verbale fonde oralità e scrittu¬ ra, e conviene rammentare che l'esordio deUa Munro, i cui racconti sono collocati tra il '45 e oggi, avvenne grazie al programma ra¬ diofonico deUa Canadian Broadca¬ sting Corporation e a Radio Cana¬ da, in un programma radiofonico ove, a partire dagh Anni Cinquan¬ ta, giovani scrittori leggevano al microfono i loro racconti.La strut¬ tura dei racconti, ha osservato l'au¬ trice, si può paragonare a un inca¬ stro, a una successione di stanze, nelle quah - possiamo aggiungere, giusto U suggerimento di A. S. Byatt, la scrittrice inglese che di¬ chiara U suo debito - si svolge «la quotidianità terrestre». Susanna Basso ha reso magistralmente le variegate modulazioni del discorso deUa Munro. Nata nel '58, Anne Michaels appartiene aUa generazione succes¬ siva deUe autrici canadesi. Giunti aveva già pubbhcato il romanzo In fuga, che le è valso U premio Acer¬ bi. Le poesie di Quello che la luce insegna, come opportunamente suggerisce la impeccabUe curatrice Francesca Romana Paci, possiedo¬ no con diversa voce «molti degh elementi che danno forma e passio¬ ne al romanzo». La Michaels predili- ;e la composizione articolata, di argo respiro, radicata neUa tradi¬ zione poetica del Canada, non me¬ no deUa fisicità, deUa sensualità, deUa organica relazione tra indivi¬ dui, oggetti, paesaggio. i Si pensa al principio del riemer¬ gere e insieme del sopravvivere, codificato a suo tempo da Margaret Atwood, e quindi viene spontaneo sceghere, a modo di epigrafe, un verso di «Lago dei due fiumi»: «Noi non discendiamo, ma affioriamo dalle nostre storie». La memoria, nel segno di un altro caratteristico paradigma non solo letterario cana¬ dese, trascende la Storia, e sostan¬ zia le storie; l'amore riscatta la vita e la morte; l'appagamento scaturi¬ sce da una ricerca incessante: «Che io stia cercando qualcosa che non trovo 7 mi rende stranamente soddi¬ sfatta». Poesia colta e al tempo stesso poesia diretta, colloquiale, quella deUa Michaels. U «mutamen¬ to permanente» del corpo, della mente, la passione, la sorpresa, soUecitano a conquista e la sfida che essa affronta per distUlare ciò che davvero conta: la parola. LA SCRITTRICE CANADESE MAESTRA DEL RACCONTO BREVE. NELLE POESIE DELLA CONTERRANEA ANNE MICHAELS IL «MUTAMENTO PERMANENTE» DEL CORPO E DELLA MENTE Alice Munro II sogno di mia madre trad. dì Susanna Basso, Einaudi, pp. 362, L 34.000 Anne Michaels Quello che la luce insegna a cura di Francesca Romana Paci, Giunti, pp. 186, L 28.000 RACCONTI E POESIE La scrittrice canadese Alice Munro racconta storie di vita domestica, intrise di conflitti. A destra, «Coiff ure» di Balthus (part.) RECENSIONE Claudio Gorlier

Luoghi citati: Canada, Italia, Stati Uniti