Usa e Pakistan: forse Bin Laden è morto

Usa e Pakistan: forse Bin Laden è morto Usa e Pakistan: forse Bin Laden è morto Il Pentagono e Kabul aprono un'inchiesta sul convoglio di civili distrutto dai caccia Usa dal corrispondente a NEW YORK «Osama bin Laden può essere morto». Ad affermarlo è il presi¬ dente pakistano Pervez Mushar- raf, che da Pechino, dove si trova in vìsita ufficiale, si dice «ragionevolmente sicuro» del fatto che il leader di Al Qaeda non sia riuscito a mettersi in salvo dall'assedio di Torà Bora e a lasciare l'Afghanistan. «Se co¬ munque fosse ancora vivo e dovesse riuscire ad entrare in Pakistan lo prenderemo e lo consegneremo agh americani, perché noi non abbiamo nulla a che fare con lui», assicura Mu- sharraf. Anche il comandante americano dell'operazione «Li¬ bertà Duratura», Tommy Franks, non esclude la morte di Osama bin Laden: «Da una setti¬ mana né io né alcuno di mia conoscenza lo ha visto, esistono dunque tre possibilità: o è stato ucciso dalle bombe che abbiamo lanciato su Torà Bora, o è altro¬ ve in Afghanistan o forse può aver raggiunto il Pakistan». Per scioghere il dubbio sulla morte del leader di Al Qaeda centinaia di marines, para e fanti di monta¬ gna stanno raggiungendo le altu¬ re di Torà Bora per ispezionare ogni grotta, con l'aiuto di partico¬ lari bombe aspira-aria per evita¬ re agguati e imboscate sotterra¬ nee. In Afghanistan è in arrivo anche una' doppia inchiesta: esercito americano e nuovo go¬ vemo ad interim di Kabul inda¬ gheranno separatamente per ap¬ purare che cosa è awevuto ve¬ nerdì a pochi chilometri da Khost, dove un convoglio di al¬ meno dodici veicoli con sessan¬ ta persone a bordo è stato attac¬ cato e distrutto dagh aerei Usa. Alcuni leader delle tribù orienta- li hanno rilanciato ieri l'accusa a Washington di aver sbaghato bersaglio, precisando che la co¬ lonna era stata segnalata come obiettivo all'aviazione Usa da un capo tribù locale rivale che, con il satellitare, ha tratto in inganno i comandi americani denunciando la presenza di espo¬ nenti di Al Qaeda e dei taleban a bordo dei Veicoli. Se fosse vero per il Pentagono si tratterebbe del più grave erro¬ re compiuto a danno di civili dall'inizio della guerra in Afgha¬ nistan. «La gente che è stata colpita stava andando a Kabul per l'insediamento del govemo, qui non vi sono né taleban né uomini di Al Qaeda», ha assicura¬ to alla tv della Reuters Asmani Kilai, capovhlaggio locale. I bom¬ bardamenti sarebbero durati ol¬ tre sette ore e avrebbero distrut¬ to anche una decina di case e una moschea. Il Pentagono da parte sua continua ad affermare che «l'informazione ricevuta» era tale da identificare come «nemico» il convogho colpito. «Se avessimo altre indicazioni simili colpiremmo ancora», dice il generale dei marines Peter Pace, facendo presente che dai veicoh erano partiti almeno due missili a spalla tipo Stinger con¬ tro gh aerei Usai Il neo premier ad interim Hamid Karzai ha scelto la linea della prudenza sull'incidente, af¬ fermando di credere più alle fonti americane che non al¬ l'agenzia di stampa «Aip» - la prima a dare la notizia e conside¬ rata legata ai taleban - ma an¬ nunciando la creazione di una commissione d'inchiesta per fa¬ re luce sull'avvenuto. [m. me] La soffiata La presenza di uomini di Al Qaeda nel convoglio colpito dagli americani sarebbe stata segnalata da un capo tribù rivale I testimoni I leader dell'area in cui è avvenuto il raid insistono: erano notabili diretti nella capitale per l'investitura di Karzai

Persone citate: Bin Laden, Hamid Karzai, Karzai, Osama Bin Laden, Pervez Mushar, Peter Pace, Tommy Franks