Kabul denunda una strage di 65 capi tribù di Maurizio Molinari

Kabul denunda una strage di 65 capi tribù Kabul denunda una strage di 65 capi tribù «in viaggb per l'inaugurazonedel gowno». Gli Usa: erano uomini di Al Qaeda Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Il governo afghano ad interim di Hamid Karzai si insedia oggia Kabul protetto dai primi contingenti della forza intema¬ zionale mentre a Torà Bora continua la caccia ad Al Qaeda: aerei Usa hanno colpito un convoglio distruggendo dodici veicoli. «Informazioni di intelligen¬ ce ci avevano segnalato a bordo delle auto taleban e membri di Al Oaeda», ha spiegato al Penta¬ gono il generale dei marines Peter Pace, aggiungendo: «Tut¬ ti i veicoli sono stati distrutti, chi era a bordo è morto e il campo di provenienza del con¬ voglio è stato bombardato». A effettuare l'attacco nella locali¬ tà di Sato Kandau, pochi chilo¬ metri a Sud di Torà Bora, sono stati gli AC-130 H - soprannomi¬ nati «artiglieri del cielo» - e i jet della «Us Navy». Ma l'agenzia afghana indipendente «Aip» af¬ ferma che gli uccisi sono 65 anziani, leader delle tribù orientali e dei mujaheddin, che erano in viaggio verso Kabul per partecipare oggi alla ceri¬ monia di insediamento di Kar¬ zai. A destare il sospetto degli americani sarebbe stata la deci¬ sione della colonna di veicoli di aggirare un posto di blocco. L'attacco aereo conferma che il Pentagono tiene gli occhi puntati su Torà Bora. «Non avere la prova che Osama bin Laden è lì - dice il Segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld - non significa avere la prova che non c'è». Il comandante mujaheddin Haji Hazrat Ali si dice convinto che Bin Laden sia ancora sui monti. Il Pentagono è della stessa idea, e per appu¬ rarlo oltre cinquecento mari¬ nes iniziano da oggi a setaccia¬ re ogni grotta, ogni tunnel, ogni bunker. Presto il loro numero potrebbe aumentare. «Usere¬ mo quanti uomini sarà necessa¬ rio», assicura Rumsfeld. Para della lOIesima Divisione avio¬ trasportata e fanti della Deci¬ ma Divisione di montagna sono in arrivo da Pakistan e Uzbeki¬ stan. Anche contingenti di altri paesi parteciperanno all'esplo¬ razione dei bunker. Dal Neva- da è in arrivo una nuova bom¬ ba termobarica, appositamente studiata dal Pentagono per aspi¬ rare tutta l'aria dai bunker e dalla caverne, al fine di evitare rischi di imboscate. «Sono pa¬ ziente - dice il presidente Geor- gè Bush di fronte all'albero di Natale alla Casa Bianca - pren¬ deremo il signor Bin Laden e i suoi collaboratori, in questo momento stiamo andando a caccia». Dagli ambienti militari filtrano indiscrezioni: nelle grotte di Torà Bora sarebbero stati trovati documenti sulle armi di distruzione di massa di Al Qaeda e ingenti quantità di munizioni cinesi consegnate do¬ po l'I 1 settembre. L'insediamento di Karzai a Kabul segna l'inizio del seme¬ stre in cui l'Afghanistan verrà guidato dal governo ad interim. La transizione non è priva di rischi: l'esecutivo è il frutto di un delicato equilibrio fra un nugolo di fazioni armate e tri¬ bù, e lo stesso Karzai è obbliga¬ to a convivere nel palazzo presi¬ denziale con il leader dell'Alle¬ anza del Nord, Burhanuddin Rabbani, mentre i mujaheddin sono diffidenti nei confronti della Forza intemazionale. 160 marines britannici già a Kabul (dotati solo di armi leggere) avranno oggi il compito di af¬ fiancare i mujaheddin nel ga¬ rantire la sicurezza della ceri¬ monia di insediamento. Nei prossimi giomi arriverà il resto del contingente britannico. Il Pentagono ribadisce che i suoi duemila soldati in Afghanistan - destinati ad aumentare - reste¬ ranno impegnati solo sul fronte della guerra. Nella regione è arrivato il capo degli Stati Maggiori con¬ giunti, generale Richard Myers, e si trova ora nel Mare Arabico a bordo di una portae¬ rei. «La Somalia è un paese dove Al Qaeda ha messo radi¬ ci», ha detto Myers, evitando però di dare conferme su prossi¬ me iniziative militari: «I nuovi fronti di guerra potrebbero ve¬ dere impegnati più l'intelligen¬ ce e i diplomatici che i milita¬ ri». Negli Stati Uniti l'arrivo del¬ le feste di fine anno coincide con un ritorno alla normalità - aereoporti pieni e riapertura dei monumenti di New York, come l'isola della Statua della Libertà - segnato dal perdurare di rigide misure di sicurezza. «Il paese oggi è più sicuro di quanto non fosse l'II settem¬ bre scorso - dice il presidente Bush - ma il rischio di nuovi attacchi terroristici non può essere escluso». Del rischio at¬ tentati hanno discusso a Lon¬ dra il premier britannico, Tony Blair, e il presidente russo, Vladimir Putin, decidendo la creazione di un gruppo di lavo¬ ro congiunto contro il terrori¬ smo. Joe Higgins, pompiere di New York in visita alla base di Bagram in Afghanistan, mostra ai soldati americani la foto del fratello Tim morto durante l'attacco dell'11 settembre