Il taleban Johnnie: viva la jihad «La rivolta di Mazar? Un errore»
Il taleban Johnnie: viva la jihad «La rivolta di Mazar? Un errore» L'AMERICANO CHE HA COMBATTUTO PER BIN LADEN RILANCIA LA SFIDA AL SUO PAESE IN UN'INTERVISTA CON LA CNN Il taleban Johnnie: viva la jihad «La rivolta di Mazar? Un errore» personaggio SHEBERGHAN FERITO nel corpo e tumefat¬ to in volto, il taleban ameri¬ cano John Walker Lindh inter¬ vistato dalla Cmi non si pente: «La jihad di Osama bin Laden è ima causa giusta, senza dub¬ bio»; ma quanto all'episodio della rivolta di Mazar-i-Sharif in cui è rimasto ucciso un agente della Cia, nega ogni sua responsabilità personale: «Si è trattato dello sbaglio di un pu¬ gno di persone», mentre lui avrebbe vissuto gli eventi da spettatore, bloccato in un sotter¬ raneo. E data la difficoltà di dimostrare il contrario, proba¬ bilmente il «taleban Johnnie» sfuggirà alla pena di morte che altrimenti potrebbe essergli comminata negli Usa e che ieri ha invocato contro di lui anche l'ex sindaco di New York, Rudol¬ ph Giuliani. La drammatica testimonian¬ za di Walker trasmessa l'altra notte dalla Cnn è stata registra¬ ta il 2 dicembre nello stesso carcere di Mazar, subito dopo la riconquista da parte dell'Allean¬ za del Nord, ma resa nota solo ieri. Il ventenne californiano parla mentre un medico ameri¬ cano gli cura una ferita di granata alla gamba. Della rivolta, in cui sono morti centinaia di prigionieri taleban, Walker dice che «è scoppiata a dispetto di quello che avevamo deciso fra noi, e contro i dettami dell'Islam. È un grave peccato infrangere un patto, specialmente in campo militare». Walker, che da musul¬ mano si è cambiato nome in Abdul Hamid, parla con un forte accento straniero, quasi non fosse statunitense di madre¬ lingua: «È da mesi che non parlo americano», si giustifica. Arrivato in Afghanistan è stato inquadrato «prima fra i milizia¬ ni taleban, poi fra gli Ansar», un corpo speciale di «arabi» finan¬ ziato e addestrato da Bin Laden. Il californiano spiega che lui e il suo reparto si sono arresi all'Alleanza del Nord «dopo una marcia lunga cento miglia nei dintorni di Kunduz»; il gruppo si trovava «in pessime condizio¬ ni psicologiche» per cui nell'im- battersi col nemico fu deciso da tutti di consegnare le armi. Ma ima volta arrivati a Mazar-i- Sharif, «mentre scendevo dal camion ch^ ci aveva portato lì sentii una granata esplodere. Qualcuno di noi l'aveva tenuta nascosta, non so come gli fosse venuto in mente». Eppure la battaglia non cominciò subito; i miliziani dell'Alleanza spinsero i prigionieri vennero spinti in un sotterraneo, per controllarli meglio, ma a questo punto, «mentre ci stavano perquisen¬ do uno per uno, qualcuno di noi, di nuovo non so perché, forse per la paura, fece lo stesso errore e lanciò un'altra granata. E così cominciò il combattimen¬ to». Secondo la sua testimonian¬ za, l'agente della Cia fu ucciso in questo momento; ma Walker non sa dire come, perché si trovava nel vasto scantinato («non potevo vedere niente, so¬ lo sentire i suoni e le voci della battagha»). Il sotterraneo si tra¬ sformò in un inferno, bombar¬ dato dagli aerei americani e dai gas infiammabili iniettati dai mujaheddin. Siccome tutto ciò non bastava, «lo scantinato fu allagato con acqua gelida, che annegò la maggior parte di noi. I superstiti rimasero per più di 20 ore al gelo». «Passato questo tempo, co¬ minciammo a discutere fra noi se era il caso di arrenderci. Il rischio era che ci torturassero e ci uccidessero. Ma siccome ci stavano già torturando e ucci¬ dendo, tanto valeva arrender¬ ci». Nell'intervista, Walker chie¬ de: «Sono prigioniero degli ame¬ ricani o di Dostum?» (è stato poi trasferito sulla nave Uss Pele¬ liu, in attesa di giudizio) e ringrazia il medico che gli iniet¬ ta U «succo di frutta» (morfina contro il dolore). Della sua jihad dice che «è stata esattamente come immaginavo che dovesse essere». [e. st.) «Qualcuno di noi ha fatto scoppiare delle granate Venti ore in un sotterraneo invaso da gas e acqua» cnn exc.lustv^! Bh^LIBAN AMERICAN T^LKS^ T v 1 20-YEAR-OLD WALKER WAS A ,• -^ Wi'4\i\ ■MEMBER OF ANSAR ' ' ' ™ ■ - ««^ .»^«..-,•.... / A \1 Il taleban americano John Walker Lindh come appare nel video della Cnn
Persone citate: Abdul Hamid, Bin Laden, Dostum, Giuliani, John Walker Lindh, Osama Bin Laden, Pele, Walker Was
Luoghi citati: Afghanistan, New York, Usa
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