Gli islamici pakistani nella lista nera di Bush di Maurizio Molinari

Gli islamici pakistani nella lista nera di Bush Gli islamici pakistani nella lista nera di Bush Congelati i fondi del gruppo che organizzò il raid contro il Parlamento indiano S *S «aa/ Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK La guerra dell'America al terro¬ rismo si sposta in Pakistan ma, per ora, solo sul terreno finanziario. Il presidente Geor¬ ge Bush ha annunciato alla Casa Bianca che il gruppo «Lashkar E-Tayyiba» verrà in¬ serito nella «lista nera» del ministero del Tesoro come già avvenuto con Al Qaeda e con i palestinesi di Hamas. Congela¬ mento di fondi e sanzioni per quelle banche che li ospitano sono stati decisi dall'Ammini¬ strazione Bush all'indomani dell'assalto suicida contro il Parlamento indiano da parte di un gruppo di guerriglieri kamikaze. «Il loro obiettivo era uccidere e sequestrare quanti più parlamentari possi¬ bili» ha ricordato Bush, sottoli¬ neando che r«obiettivo di que¬ sti terroristi è nuocere ai rap¬ porti fra India e Pakistan ed indebolire il presidente paki¬ stano Pervez Musharraf». As¬ sieme ai guerriglieri del Kash¬ mir Bush - affiancato dal Se¬ gretario di Stato, Colin Powell e da quello al Tesoro, Paul O'Neill - ha messo all'indice anche l'associazione di benefi- cienza pakistana «Umnah Ta- meer E-nau» che, sotto le vesti di donazioni caritatevoli negli ultimi anni ha consentito ad alcuni scienziati di esportare in Afghanistan «informazioni per dotare i terroristi di armi chimiche e nucleari». Il passo compiuto da Washington nei confronti di queste due orga¬ nizzazioni sottolinea la dimen¬ sione globale della guerra al terrorismo dell'Amministra¬ zione Bush, già affiorata con la precedente decisione contro Hamas, ma soprattutto sposta l'attenzione sul Pakistan. La Casa Bianca guarda oltre Al Qaeda ed i taleban perché, a cento giorni dall'inizio di «Li¬ bertà Duratura», le operazioni militari dentro l'Afghanistan diminuiscono. Il compito che rimane per marines e truppe speciali è quello di setacciare ogni angolo di territorio a caccia di prove e terroristi in fuga: seicento soldati durante il fine settimana ispezioneran¬ no Torà Bora «grotta per grot¬ ta». Con il passare dei giorni la mancata cattura del leader di Al Qaeda, Osama bin Laden, e del mullah dei taleban, Mohammed Omar, spinge i comandi militari a studiare nuovi piani di azione. L'inten¬ sificazione della collaborazio¬ ne fra Cia e servizi pakistani (Isi) ed il trasferimento in Pakistan di un numero impre¬ cisato di truppe speciali lascia intendere che il Pentagono sta allargando ad oltre frontiera il raggio di intervento delle trup¬ pe destinate all'Afghanistan. La richiesta del governo di Islamabad di non annunciare pubblicamente la nuova situa¬ zione militare obbliga il Segre¬ tario alla Difesa, Donald Rum- sfeld, a mantenere un basso profilo. In Afghanistan da domani saranno presenti i primi uomi¬ ni del contingente intemazio¬ nale per «il mantenimento del¬ la sicurezza». Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato ieri all'unanimi¬ tà la risoluzione: saranno 1500 britannici a guidare una forza complessiva di 3000-5000 uomini composta anche australiani, neozelande¬ si, canadesi, giordani, malesi ed altri Paesi europei (Italia compresa). Il primo gruppo di britannici sarà di duecento uomini e prenderà posizione a Kabul, la capitale. L'arrivo coincide con l'insediamento del governo afghano ad inte¬ rim guidato da Hamid Karzai e le tensioni con l'Onu non man¬ cano. Abdallah Abdallah, mini¬ stro degli Esteri dell'Alleanza del Nord, aveva chiesto per iscritto al Consiglio di Sicurez¬ za di evitare nella risoluzione ogni accenno all'uso della for¬ za ma alla fine ha dovuto marcia indietro: nel testo si fa esplicito riferimento al Capito¬ lo VII della Carta delle Nazio¬ ni Unite, in forza del quale i soldati britannici potranno usare le armi per difendersi. «Guideremo il contingente per tre mesi e vogliamo collabora¬ re con il governo ad interim» assicura da Londra il ministro della Difesa, Geoffrey Hoon, per scongiurare rischi di attri¬ ti sul terreno. Nella base Usa di Kandahar otto ufficiali dell'Fbi hanno incominciato ad interrogare i prigionieri catturati. Ognuno di loro potrebbe essere proces¬ sato da un tribunale militare: rischiano un massimo di 15 anni ma, in casi particolari, Bush potrebbe ordinare la pe¬ na capitale. L'attenzione del pubblico americano è tutta per John Walker, il talebano- americano detenuto a bordo della «Uss Peleliu». Il portavo¬ ce della Casa Bianca, Ari Flei- scher, ha fatto sapere che trattandosi di un «prigioniero di guerra» l'Amministrazione non ha alcuna intenzione di consentirgli il diritto ad un avvocato ma dagli ambienti del ministero della Giustizia è trapelata la notizia che il capo d'accusa potrebbe essere modi¬ ficato: non più «tradimento» ma «collaborazione» con i ter¬ roristi. Un gruppo di Royal Marines britannici all'aeroporto di Bagram, presso Kabul. Sono il primo nucleo della forza di pace