Le valanghe cadono a comando facendo scoppiare un palloncino

Le valanghe cadono a comando facendo scoppiare un palloncino SICUREZZA SULLE PISTE E NEI VILLAGGI ESPOSTI Le valanghe cadono a comando facendo scoppiare un palloncino UNATECNOLOGIA MESSA A PUNTO DA UN CENTRO DI RICERCA DI GRENOBLE SUPERA I «CANNONI»: E' SICURA, FLESSIBILE E NON DETURPA IL PAESAGGIO Giorgio Minetti N 10 anni sulle Alpi le valanghe hanno causato la morte di 1200 persone: so¬ no D maggior rischio natu¬ rale in Europa a lungo termine. I centri di ricerca nazionah ed esteri, tra cui primeggia il Cema- gref di Grenoble (Istituto di ricer¬ ca in ingegneria agricola e am¬ bientale), hanno sviluppato pro¬ grammi di ricerca mirati a cono¬ scere megho le cause e i compor¬ tamenti da adottare per preveni¬ re i danni delle valanghe. Gh specialisti del Centro fran¬ cese hanno dimostrato che per innescare ima valanga è più facile spezzare lo strato di neve superiore anziché quello inferio¬ re. Ciò si otterrà piazzando una carica esplosiva sulla superficie della neve anziché in profondità come avveniva nel passato, men¬ tre l'onda d'urto potrà propagar¬ si intomo a 360 . Studi e test in tal senso erano stati condotti nel passato con un congegno più complesso ma che impiega lo stesso principio di utilizzazione dei gas che si chiama GAZ.EX. L'apparecchiatura consisto in un tubo rivolto verso la zona innevata da far distaccare convo¬ gliando su di essa l'onda d'urto sviluppata dalla miscela di due gas. Unendo propano e ossigeno e innescandoli con una scintilla si provoca un'esplosione di note¬ vole potenza che causa il distac¬ co della massa nevosa. Queste apparecchiature si sono diffuse a partire dal 1988 in molte' nazioni alpine (Francia, Svizze¬ ra, Austria, Germania, Italia, Cile, Argentina, Canada, Usa), raggiungendo nel 1995 il rag- juardevole numero di 279 instal¬ lazioni: in Italia possono essere viste, ad esempio, nella conca di Cervinia. Pur essendosi dimo¬ strato molto valido, questo siste¬ ma di distacco artificiale delle valanghe richiede però installa¬ zioni dispendiose. Oltre al canno¬ ne che viene fissato a terra, vi è anche un container per i serba¬ toi dei gas. Inoltre un sistema di tubazione collega il magazzino con la camera di scoppio del cannone per far giungere ossige¬ no e propano. L'innesco a scintil¬ la viene effettuato a distanza via radio e computer. Altro lato negativo è la staticità dell'im¬ pianto, potendo operare in un solo punto senza poter interveni¬ re in altre zone vicine. Per supe¬ rare questi limiti i ricercatori del Cemagref di Grenoble hanno studiato un dispositivo basato sull'uso di palloni che vengono fatti scoppiare sulla superficie innevata. Una soluzione effica¬ ce, economica e sicura. Il coman¬ do avviene a distanza dalle sta¬ zioni di controllo, come abbia¬ mo esaminato nel caso del Gaz. EX, senza che vi sia la necessità di intervenire sul luogo da parte di qualche addetto mentre il sistema può essere riutilizzato durante tutto l'arco di una stagio¬ ne e non è richiesta alcuna manutenzione tra un'esplosione e l'altra. Le stazioni sciistiche francesi di Chamonix, Seire-Che- valier, Bonneval su Are e Bes- sans l'anno scorso hanno già installato vari dispositivi men¬ tre è prevista per questa stagio¬ ne scustica l'installazione di 40-60 nuovi impianti in Francia, ma anche in Austria, Canada e Turchia. Il sistema consiste in un pallone in lattice di 2 metri di diametro da collocare a un'altez¬ za di 2-4 metri sopra la neve. L'impianto è costituito semplice¬ mente da un'asta installata sul fianco della montagna. Ogni pallone è gonfiato con una miscela d'aria e idrogeno; la miscela dei gas avviene nel pallo¬ ne al momento del suo utilizzo. Uno stock da 9 a 28 palloni, piegati nella loro cartuccia, per¬ mette di ricambiare automatica¬ mente i palloni durante un'inte¬ ra stagione senza mai interveni¬ re sul luogo. Il sistema è total¬ mente autonomo: una sola botti¬ glia di idrogeno permette di riempire tutti i palloni. L'aria è aspirata dall'atmosfera grazie a un sistema Venturi. Non è quin¬ di necessario installare tubi per portare i gas all'impianto, che è facilmente smontabile durante l'estate: un ulteriore vantaggio nei parchi, dove gh impianti debbono essere il più possibile invisibih. IN DIECI ANNI SULLE ALPI LE VITTIME SONO STATE 1200. UN NUOVO MEZZO PER PREVENIRE I DANNI DA DISTACCO DI MASSE NEVOSE Il palloncino ideato da un istituto di ricerca francese. E' gonfiato con una miscela di gas a base di aria e idrogeno. L'onda d'urto derivante dalla sua esplosione causa il distacco della valanga. E'una tecnologia molto pratica e flessibile rispetto ai «vecchi» sistemi con cannoni al propano

Persone citate: Are, Giorgio Minetti, Venturi