E' scontro sull'Argentario «No alle colate di cemento»

E' scontro sull'Argentario «No alle colate di cemento» E' scontro sull'Argentario «No alle colate di cemento» Sgarbi: «Uno scempio i 735 mila metri cubi di nuovi edifici previsti dal piano del Comune» Meeting con le organizzazioni ambientaliste ROMA «All'Allentano non si edificherà né si costruirà alcun metro cubo». L'ha detto ieri Vittorio Sgarbi, sottosegre¬ tario ai Beni Culturali, ribadendo il «no» al Piano strutturale messo a punto dalla giunta di centrosinistra del Comune di Monte Allentarlo. Il sottosegretario, in un incontro con le associazioni ambientaliste, ha ribadito che farà ricorso a tutto 0 suo potere per impedire, lo «scempio» di uno dei luoghi più belli d'Italia: «Non daremo tregua per fermare la cemen¬ tificazione - ha proseguito Sgarbi - e bloccheremo progetto dopo progetto dei 735 mila metri cubi di edifici che vengono previsti. Il ministero dei Beni Culturali non può bloccare l'in¬ tero Piano con autorità assoluta, ma possiamo disturbarlo molto». Il progetto dell'amministrazione prevede la riduzione delle aree pro¬ tette con vincolo di inedificabilità dai 2150 ettari attuali a soli 320 ettari e la realizzazione di 735 mila metri cubi di edifici, di cui 41 mila metri cubi nei territori a dominante naturalistica, distribuiti tra residen¬ ze (200 mila metri cubi), alberghi (120 mila), insediamenti industnah (290 mila) e servizi (125 mila). Gli insediamenti interessano le zone di Cala Galera, Terrarossa, Porto Erco¬ le e Porto Santo Stefano del promon¬ torio sul Tirreno. Sgarbi ha poi invitato il presiden¬ te della Regione Toscana a riesamina¬ re il problema. E proprio dal numero uno dell'ente toscano è giunta la richiesta di un vertice tecnico. Forse già oggi dovrebbe svolgersi un «tavo¬ lo» per affrontare la questione. Da tempo le associazioni ambien¬ taliste - Wwf, Italia Nostra, Fai e Marevivo - hanno sollecitato il mini¬ stero, elaborando una dettagliata do¬ cumentazione del Piano e durante l'incontro di ieri, a cui era presente anche la senatrice Susanna Agnelli (nel '74 eletta sindaco di Monte Ar¬ gentario), hanno presentato una se¬ rie di proposte per la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e am¬ bientale del Comune. Si prevede, ad esempio, il mantenimento delle aree di inedificabilità attualmente presen¬ ti (mentre il Piano le riduce da 2150 ettari a soli 320), la limitazione del¬ l'ampliamento delle aree urbane a un 200Zo (invece del loro raddoppio) e il ridimensionamento delle volume¬ trie aggiuntive di edificazione, con una riduzione da 735 mila metri cubi a 261 mila. Fulco Pratesi, presidente Wwf, ha auspicato che il Monte Argentario possa essere presto trasformato in parco naturale, come già è avvenuto per Portofino, l'UccelUna e il Garga¬ no. Il vicepresidente di Italia Nostra, Nicola Caracciolo, ha messo in guar¬ dia contro il ((nuovo sacco d'Italia: l'aspettativa economica è enorme e il Comune non ha la forza di contrasta¬ re le pressioni locali». Legambiente ha però preso le distanze dalle dichia¬ razioni di Sgarbi: (di suo protagoni¬ smo - questo il commento di Ermete Realacci, presidente di Legambiente - è irrazionale e incomprensibile». Il ((padre» del piano all'Argenta¬ rio, l'architetto Alberto Clementi, precisa che il progetto è uno dei primi in Italia a prevedere uno «svi¬ luppo sostenibile: se non c'è acqua non si costruisce neppure un metro cubo in più. In più prevediamo di spostare l'ingresso delle auto con parcheggi e l'utilizzo del tracciato dell'ex ferrovia per un autobus elet¬ trico. Voghamo bloccare l'amplia¬ mento delle seconde case, privile¬ giando strutture alberghiere in gra¬ do di ospitare iniziative pr tutto l'anno e non solo due mesi d'estate, come congressi, centri fitness, labora¬ tori di apprendimento lingue». [r.cri.l Un nuovo piano di cementificazione minaccia l'Argentario Albinla i IL PIANO DEL COMUNE Porto S.Stefano S.ta Liberata Porto Ercole ^CNRgETELLO ; «(««««««««te» tfer Ansedonia ^ Aree Interessate Cala Galera, Terrarossa, Porto Ercole e Porto Santo Stefano ^riduzione delle aree protette con vincolo di inedificabilità dai 2.150 ettari attuali a 320 ettari ^realizzazione di 735 mila metri cubi di edifici di cui 41 mila metri cubi nei territori naturalistici ^ le strutture residenze (200 mila metri cubi) alberghi (120 mila metri cubi) insediamenti industriali (290 mila metri cubi) servizi (125 mila metri cubi)

Persone citate: Alberto Clementi, Ermete Realacci, Fulco Pratesi, Nicola Caracciolo, Sgarbi, Susanna Agnelli, Vittorio Sgarbi