Consiglio Onu, l'Italia ci riprova di Paolo Mastrolilli

Consiglio Onu, l'Italia ci riprova Consiglio Onu, l'Italia ci riprova Presentata ufficialmente la candidatura per il 2007-2008 Paolo Mastrolilli NEW YORK Adesso è ufficiale: l'Italia cer¬ cherà di tornare nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite durante il biennio 2007-2008. La notizia è stata confermata dal ministero de¬ gli Esteri, che ha presentato la candidatura al seggio tem¬ poraneo. Le elezioni si terran¬ no nel 2006, e i rivali di Roma nella corsa ai due posti dispo¬ nibili saranno il Belgio e l'Au¬ stralia. Fonti diplomatiche conside¬ rano Canberra come l'avversa¬ rio più forte, e danno per sicura la sua elezione. L'Au¬ stralia, infatti, manca dal Con¬ siglio da molti anni, e ha subito una pesante sconfitta quando il suo ambasciatore alle Nazioni Unite era Ri¬ chard Butler, diventato suc¬ cessivamente capo degli ispet¬ tori Onu sul disarmo in Iraq. Butler non aveva suscitato molte simpatie tra i colleghi. e questo ha inciso sul manca¬ to successo. Ora però Canberra esige la rivincita, e ha diverse carte per ottenerla. L'Australia, in¬ fatti, ha una forte influenza sugli stati del Pacifico, che negli ultimi anni sono aumen¬ tati di numero, perché molti piccoli arcipelaghi hanno otte¬ nuto lo status di paesi mem¬ bri. Inoltre ha guadagnato parecchi meriti nella regione, conducendo l'intervento di pa¬ ce a Timor Est. Gli Usa la sostengono, così come il Com¬ monwealth delle ex colonie britanniche. L'Italia quindi dovrebbe vedersela col Bel¬ gio, per il secondo posto a disposizione del Gruppo occi¬ dentale. Bruxelles forse è meno for¬ te di Canberra, ma la sfida promotte comunque scintille, visti anche gli attriti recenti tra i due paesi. Infatti il ministro degli Esteri belga, Louis Michel, aveva criticato il presidente del Consiglio Berlusconi, dopo le dichiara¬ zioni sulla presunta superiori¬ tà della civiltà occidentale rispetto a quella islamica. Poi Roma e Bruxelles sono toma- te a scontrarsi per la vicenda del mandato di cattura euro¬ peo, e per altre questioni economiche emerse nel recen¬ te vertice di Laeken. L'elezione è fra cinque an¬ ni, ma la campagna elettorale comincia da subito, in questo clima di tensione. Le alternati¬ ve, del resto, non erano più allettanti. L'anno prossimo, infatti, le candidate del Grup¬ po occidentale sono Germania e Spagna, considerate imbatti¬ bili, mentre nel 2004 scende¬ ranno in campo Grecia e Dani¬ marca. Scontrarsi con un al¬ tro paese mediterraneo non era conveniente, perché in genere si cerca di distribuire i seggi tra le varie aree geografi¬ che. Copenaghen, forse, era più abbordabile di Bruxelles e Canberra, ma anche qui si pone un problema europeo. Infatti la Danimarca, così co¬ me la Grecia, assumerà la presidenza di turno dell'Unio¬ ne durante la campagna elet¬ torale, e questo avrebbe com¬ plicato la sfida italiana per il seggio nel Consiglio. Roma manca dal massimo organismo delle Nazioni Uni¬ te dal 1996, e nel 2000 era stata sconfitta da Irlanda a Norvegia. Per anni si è battu¬ ta con Germania e Giappone, allo scopo di evitare una rifor¬ ma permanente del Consiglio che la escludesse, e ora vor¬ rebbe la creazione di un seg¬ gio europeo. I rivali nella corsa ai due posti temporanei disponibili saranno l'Australia e il Belgio Quasi impossibile battere Canberra. Il nostro rivale diretto sarà Bruxelles: la sfida promette scintille

Persone citate: Berlusconi, Butler, Louis Michel