Gli italiani in Afghanistan dopo Natale di Francesco Grignetti

Gli italiani in Afghanistan dopo Natale Gli italiani in Afghanistan dopo Natale Via libera del governo di Kabul. Martino: non sarà una parata Francesco Grignetti ROMA Il governo provvisorio afghano ha accettato di ospitare un contingente intemazionale di almeno 4000 uomini purché sia «stazionario» e concentrato nel¬ la capitale. A Bruxelles, intan¬ to, a margine di una riunione della Nato, i ministri europei della Difesa hanno concordato che quanto prima un'avanguar¬ dia sbarcherà a Kabul. I primi a schierarsi, sabato prossimo, sa¬ ranno cento commando del cor¬ po dei marines britannici. Nel frattempo le Nazioni - Unite avranno votato il mandato. Gli altri seguiranno molto presto. Il ministro Antonio Martino ha confermato l'impegno italiano: in Afghanistan andranno alme¬ no 600 soldati. In un primo movi lento eia sembrato che i soldati italiani sarebbero parti¬ ti prima di Natale, poi il mini¬ stro ha precisato che se ne parlerà a gennaio. Contingenti .analoghi arriveranno anche da Francia, Germania e Spagna. Ai britannici, cui spetterà il co¬ mando, l'impegno maggiore. Al¬ la guida del contingente sarà il generale inglese John McColl; per gli italiani è stato scelto il comandante del battaglione al¬ pini paracadutisti «Monte Cer¬ vino». Si trova in questo mo¬ mento anche lui a Kabul. Alla Difesa i generali dello stato maggiore stanno pianifi¬ cando a tappe forzate il trasferi¬ mento del contingente tricolo¬ re in Asia centrale. Sono stati noleggiati un paio di mercantili civili che quanto prima prende¬ ranno a bordo gli automezzi dei reparti. Le navi dovrebbero prendere il mare nei giorni intorno Capodanno e dopo cir¬ ca due settimane di navigazio¬ ne arriveranno in un porto del Pakistan. Troveranno lì i solda¬ ti che nel frattempo saranno arrivati a bordo di aerei, anche questi affittati per l'occasione. Non è ancora ufficiale l'elen¬ co dei seicento destinati ad andare in Afghanistan. Secon¬ do indiscrezioni, però, dovreb¬ bero partire circa duecento al¬ pini paracadutisti del battaglio¬ ne «Monte Cervino» più un centinaio di para della «Folgo¬ re». Ci sarà di rinforzo uno squadrone di cavalleria del reg¬ gimento «Guide» su dieci auto¬ blindo Centauro e quattro eli¬ cotteri d'attacco Mangusta. Inoltre, come anticipato nei giorni scorsi, parteciperanno alla missione una quarantina di carabinieri paracadutisti del «Tuscania», un gruppetto di incursori del «Col Moschin», specialisti dello sminamento, della guerra chimico-batterio¬ logica, del genio e delle trasmis¬ sioni. E' quanto di meglio può mettere in campo l'Italia; an¬ che gli altri Paesi utilizzeranno i loro reparti d'elite. Ma le forze armate italiane con que¬ sta spedizione andranno a ra¬ schiare il barile. Tanto che ieri il comandante generale della Guardia di Finanza, Alberto Zignani, ha rivelato che nei giorni scorsi il ministro Marti¬ no ha chiesto alla Finanza se anche i loro uomini potevano partecipare alla missione. Ma Zignani s'è tirato indietro: «Ognuno - ha spiegato - ha il suo mestiere, noi siamo una polizia economica, non soldati. In passato la Guardia di Finan¬ za ha combattuto con i suoi battaglioni. Ma in questo mo¬ mento non mi pare il caso di distoghere un drappello di fi¬ nanzieri dal contrasto ai con¬ trabbandieri per istruirli ad andare in zone di guerra. E comunque ci vorrebbero mesi per addestrarli». Il nucleo forte del contingen¬ te italiano, dùnque, consideran¬ do anche che si va incontro al rigido inverno afghano, saran¬ no gli alpini. Sarà la prima uscita di un reparto di nuova costituzione, i «ranger» con la penna nera. Truppe speciali per un compito che si annuncia pericoloso. «Non sarà una para¬ ta, ma una missione ad alto rischio - ha tenuto a dire anche ieri da Bruxelles il ministro Martino - e me l'ha confermato il segretario statunitense alla Difesa Donald Rumsfeld. Gli americani ci hanno garantito che interverranno in aiuto se ci fossero problemi». La presenza dei marines americani nel sud dell'Afghani¬ stan, e la promessa del governo americano di inviarli come «for¬ za di estrazione», cioè di soccor¬ so, a supporto degli europei in caso di guai, permetterà l'av¬ vio immediato della missione di pace anche senza una base d'appoggio come s'è deciso per Kulyab, nel vicino Tagikistan. A Bruxelles sono stati sciolti anche i nodi sulla catena di comando. Martino non ha na¬ scosto che avrebbe preferito che il comando fosse stato affidato alla Nato e «d'altra patte l'alleanza sarebbe stata ben lieta di partecipare». Inve¬ ce il comando sarà inglese e ben coordinato con «Enduring Freedom». Il ministro inglese della Difesa, Geoff Hoon, ha anticipato che le regole d'ingag¬ gio saranno «robuste». Il contingente sarà composto da 600 uomini Il nucleo più consistente, 200 alpini paracadutisti del battaglione «Monte Cervino» Le navi dovrebbero salpare nei giorni intorno a Capodanno Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il capo designato dell'amministrazione interinale in Afghanistan, Hamid Karzai