Attaccata nello Yemen una base di Al Qaeda di Maurizio Molinari

Attaccata nello Yemen una base di Al Qaeda Attaccata nello Yemen una base di Al Qaeda L'operazione svolta dall'esercito di Sana'a con tank ed elicotteri su indicazioni di Washington. Obiettivo, 5 miliziani dell'organizzazione Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK In Afghanistan ieri è stata la prima giornata senza bombarda¬ menti, ma la guerra al terrori¬ smo continua senza tregua su più fronti; l'esercito dello Yemen attacca una tribù che ospita mili¬ ziani di Al Qaeda, truppe speciah americane danno la caccia a Osama bin Laden in Pakistan e al mullah Omar sui monti di Ba- ghran. L'attacco delle truppe yemeni¬ te è scattato ieri all'alba; elicotte¬ ri e carri armati hanno accerchia¬ to la tribù dì Jamal nella provin¬ cia dì Marìb, circa 160 chilome¬ tri a Est di Sanaa. I combattimen¬ ti sono stati intensi e sono durati quasi tutta la giornata. L'obietti¬ vo dei blitz erano almeno cinque miliziani di Al Qaeda - di cui uno giunto dall'Afghanistan - rifugia¬ tisi nell'accampamento della tri¬ bù Jamal, la stessa accusata di avere rapito numerosi turisti oc¬ cidentali negli ultimi anni. L'at¬ tacco dei militari è stato possibi¬ le grazie alle indicazioni fomite dall'intelligence Usa e si è conclu¬ so con un bilancio di 12 morti e 25 feriti fra i membri della tribù. Almeno un miliziano di Al Qaeda sarebbe rimasto ucciso. «Yemen, Sudan e Somalia sono tre dei Paesi in cui sappiamo che si trovano cellule attive di Al Qae¬ da», ha commentato al Pentago¬ no il vicesegretario alla Difesa, Paul Wolfowitz. L'attacco nello Yemen da parte di forze armate locali contro basi terroristiche è un metodo di azione che Washin¬ gton potrebbe presto ripetere altrove: il Kenya ha messo a disposizione alcune basi militari lungo ì'confini con la Somalia, e le Filippine hanno annunciato la riapertura agli Stati Uniti delle grandi basi militari di Subic Bay e Clark, chiuse nel 1991. «Qua¬ lunque Paese dovesse decidere di dare ospitalità a Osama bin Laden o ad Al Qaeda dimostrereb¬ be di essere fuori dì testa - ammonisce Paul Wolfowitz - il nostro obiettivo è rendere il mon¬ do intero inospitale per i terrori¬ sti». Sul fronte afghano, i soldati Usa hanno varcato la frontiera con il Pakistan d'accordo con le autorità di Islamabad per esten¬ dere nelle regioni di etnia pashtun oltre confine la caccia a Osama bin Laden e ai suoi fedelis¬ simi, riusciti a mettersi in salvo dalle alture di Torà Bora. Mentre quattromila soldati pakistani continuano a presidiare in forze la frontiera, le squadre speciah Usa si muovono liberamente sul terreno tentando di intercettare i terroristi in fuga, ma tenendobi a distanza dai centri abitati. Islamabad non ha ancora dato la conferma ufficiale della presen¬ za di soldati Usa, e il Pentagono si lùnita quindi per il momento a lodare r«intensa ed enorme colla¬ borazione bilaterale possibile grazie al presidente Pervez Mu- sharraf» e a prendere atto delle «sensibilità locali». «Lascio dire ai pakistani cosa sta avvenendo in Pakistan» afferma il Segreta¬ rio alla Difesa, Donald Rumsfeld. In Afghanistan i comandi Usa hanno interrotto i bombarda¬ menti per la prima voltadall'ini- zio di «Libertà Duratura» - lo scorso 7 ottobre - ma la guerra continua contro «sacche di resi¬ stenza di Al Qaeda e dei taleban». «Vi sono alcora molti uomini di Al Qaeda a Torà Bora», dice Wolfowitz. «Per stanarli proce¬ diamo grotta per grotta, bunker per bunker» spiega il generale dei marines Peter Pace. A disposi¬ zione del comando centrale dì Tampa c'è anche la portaelicotte¬ ri italiana «Garibaldi». Nell'Af¬ ghanistan centrale americani e mujaheddin si stanno avvicinan¬ do all'area montagnosa di Ba- ghran, dove ritengono si sia rifu¬ giato il mullah Omar. Il Pentago¬ no teme che dai monti dì Ba- ghran Omar possa tentare di sfruttare i legami con i narcotraf¬ ficanti per fuggire verso il Turk¬ menistan e quindi raggiungere la Cecenia. La battaglia di Torà Bora ha portato alla cattura di un notevo¬ le numero di combattenti di Al Qaeda. Il numero dì quelli in mano dei mujaheddin non è no¬ to, mentre il Pentagono ammette di detenerne cinque sulla nave «Uss Peleliu» - compreso il «tale¬ ban americano» John Walker - e quindici nel carcere costruito a tempo di record all'aereoporto di Kandahar. «Sì tratta dì personag¬ gi dì ima certa importanza», sottolinea Wolfowitz. Per inter¬ rogarli è arrivato in Afghanistan un team di investigatori deU'Fbi; dovranno appurare se sono in possesso di informazioni sugli attentati già avvenuti o su altri che potrebbero avvenire. «Que¬ sta è la nostra prima missione all'estero in tempo dì guerra - dice l'agente Fbi Thomas Know- les - da quando durante gli Anni Quaranta andammo in Sud Ame¬ rica per occuparci dei nazisti». Almeno quindici dei guerriglieri catturati parlano bene l'inglese: «Si tratta di bugiardi senza vergo¬ gna - dice Wolfowitz - cumulano menzogne su menzogne». Nella base di Kandahar i mari¬ nes di «Forza 58» hanno issato sul pennone, a poca distanza dal carcere, una bandiera che svento¬ lò dopo l'I 1 settembre sulle rovi¬ ne del World Trade Center; so¬ pra vi sono scritti i nomi dei 23 poliziotti di New York morti nel crollo delle Torri Gemelle e dei 17 marinai uccisi nell'attacco contro la nave «Uss Cole», avve¬ nuto lo scorso autunno nello Yemen. Non è la prima volta che le bandiere del World Trade Cen¬ ter vengono portate in Afghani¬ stan: il comandante della portae¬ rei «Uss Enterprise» issò sul pen¬ none quella dei pompieri di New York durante la prima notte di guerra. E' un tipo di azione che potrebbe ripetersi presto in Somalia e Filippine dove riapriranno due basi Usa Il numero 2 del Pentagono «Qualsiasi paese decidesse di ospitare Bin Laden sarebbe fuori di testa» L'Fbi interroga alcuni prigionieri: «Sono bugiardi matricolati, cumulano menzogne su menzogne» ARABIA SAUDITA IB Al-Husoun. ^ ^MAR Sana'a ^Hodeida Mukallà \ m Mawiyah ,«0?- V-7 GOLFO 1 #^GIBUTI DIADEN SOMALIA YEMEN Ghaydah I segretario Usa alla Difesa, Donald Rumsfeld, ieri a Bruxelles con gli alleati della Nato ha ammonito sui pericoli che rimangono