Incendiato un hotel a Parigi Morte due ragazze italiane di Cesare Martinetti

Incendiato un hotel a Parigi Morte due ragazze italiane Incendiato un hotel a Parigi Morte due ragazze italiane Quattro le vittime, arrestato un uomo responsabile già di altri incendi.Siciliane, studiavano con un gruppo di amiche all'università di Arras. Stavano per tornare a casa per il Natale Cesare Martinetti corrispondente da PARIGI Hotel du Palais, una stella, 230 franchi la notte, vista su Notre Dame e sull'inferno. C'è voluto il piromane (che è stato arrestato), ma in pochi minuti quel vecchio palazzo incastra¬ to nel fitto sipario del lungo Senna de la Mégisserie è diven¬ tato una trappola di fumo e di fuoco: al piano rialzato è mor¬ to il portiere, al secondo un altro, all'ultimo, il sesto, due ragazze siciliane. Lucia Anna Messina e Ilaria Pavera. Lore¬ dana Quattrocchi è Andrea Santonocito sono vivi per mi¬ racolo: erano nella stanza ac¬ canto e sono scappati sul tet¬ to. Alle 4 del pomeriggio Lore¬ dana mangia un panino con prosciutto e formaggio seduta in un angolo del pronto soccor¬ so della Salpetriere di Parigi. Ha i jeans, una maglia colora¬ ta e la faccia scura. Le garze delle medicazioni sbucano dal¬ le maniche. Niente di grave. Aspetta Andrea che è ancora in infermeria per scappare da Parigi. Intorno ha le amiche, cinque ragazze siciliane come ler^-e che corno lei ostarmo facendo l'anno Erasmus al- WMSìiSi^&È^^ del' Iff FraHcia, 45 minuti drtreno da Paris. Le chiediamo come sta, ma Loredana non ha nes¬ suna intenzione di parlare e se ne va. Parlano, un po', le amiche. Andrea era arrivato venerdì' da Catania insieme a Lucia Anna. Loredana e Ilaria sono venute nella capitale da Arras dove in sette catanesi vivono nello stesso appartamento (l'ottavo, un ragazzo, abita da solo). Son li' da settembre e ci staranno l'intero anno, il quar¬ to, della facoltà di lingue e letteratura straniera. Sono tut¬ te del 1978. Andrea e Lorenda- na, con Ilaria e Lucia Anna oggi dovevano tornare ad Ar¬ ras dopo il weekend parigino. Venerdì' prossimo tutti a casa, in Sicilia, per le feste. Cos'è successo? Ce lo rac¬ conta la signora Marie-Claude Simonelli, che è parigina, vive a Londra ed ha sposato un itahano. Anche lei era in alber¬ go, al sesto piano, l'ultimo che a Parigi significa un sotto tetto con piccoli lucernari per finestre: "Le camere erano me¬ no care, solo 230 franchi, circa 30 euro, invece di 290 agli altri piani. Un albefghetto cal¬ do e confortevole". Caldissi¬ mo, purtroppo. Alle 3 di notte la signora Marie-Claude è stata svegha- ta dall'allarme, ha aperto la porta, ha sentito odore di "pe¬ trolio" e s'è trovata in faccia una parete di fumo: "Ho capito che l'unica speranza era quel¬ la finestra. Ma io sono piccola e non ci arrivavo. Allora ho spinto il tavolino sotto il lucer¬ nario, sono salita in piedi, ho aperto e mi sono aggrappata, ma, il tayohno^rè scivolato, sarei morta se nStC fosse arri¬ vato il tedesco,.."^ m ' II- tedesco è^il professor Olivier Ullrich, 35 anni, inse¬ gnante di biologia a Francofor¬ te : "Mi ha preso per il braccio, mi ha sollevata e mi ha fatto uscire sul tetto. Abbiamo cam¬ minato alla ricerca di una scala per scendere. Ero a piedi nudi, sentivo il ghiaccio sotto la pelle, a sinistra avevo il vuoto, dall'altra parte della Senna ho visto arrivare i pom¬ pieri e le luci blu che rimbalza¬ vano sui palazzi. Ho cammina- tó'ciàimninato, non so come. I . due^itàliani erano già davanti 'li noi"."" ' ? Andrea a Loredana hanno fatto la stessa strada. Loro erano nella stanza 18, nella 17 c'era Marie-Claude, nella 20 il tedesco. La stanza 19 è rima¬ sta com'era e là dentro sono morte Lucia Anna e Ilaria. I pompieri hanno trovato la por¬ ta della stanza chiusa, chiusa anche la finestra che avrebbe almeno portato l'aria sufficien¬ te a resistere. I corpi della due ragazze erano per terra. Le loro amiche ci hanno detto che non hanno sentito l'allarme e sono rimaste addormentate. Ma quasi sicuramente non è cosi': hanno sentito, si sono alzate e sono cadute soffocate e avvelenate dal fumo. Gli altri morti, a sera, non erano ancora identificati. Vi¬ sto da fuori, l'hotel du Palais, è un sipario sfondato dietro cui si intravvedono poveri in¬ terni fusi e carbonizzati. Sta¬ gna tutt'intomo un odore, di petrolio, di fumo e di morte. L'allarme è partito subito e i pompieri sono arrivati in po¬ chi minuti, ma non c'è niente da fare : queste case parigine cosi' strette di spazi, di legni e di moquettes che sembrao tor¬ ce in attesa di un cerino. Gli incendi sono frequentissimi. Questa volta il cerino ce l'ha messo qualcuno. L'origi¬ ne criminale è accertata, la polizia ha anche arrestato Bru¬ no P. (come piromane...) visto per case dk una pEEttUglìache passava li' davanti qualche minuto prima. Ubriaco e con¬ fuso. Ha trentasei^anhFeduè precedenti per piromania : nell'86 a Tolosa, nel '98 a Parigi. Ma questa volta ci sono 4 morti, un quinto dece¬ duto all'ospedale, sedici feriti e intossicati. HOTEL- /'v s OUPALÀiS^ Théatre: - J de Chatelét # T \l QUARTIERE DEL DISASTRO M0NTMARTRE PIGALLE/ 7\ CHÀMRSEIYSEES TUILERIÉS BEAUBOURGÈ ' ^ìÌSvH-K HALLES/ BELLEVILLE *V y^ a- «^^^ Z^ QUARTIERE* vv^^m^-^JvvMm* *mtemmm. I Vigili del fuoco tentano di spegnere l'incendio che sta divorando l'Hotel du Palais nel centro di Parigi