Nuovo Psi, chiusi i congressi ora la parola passa ai giudici

Nuovo Psi, chiusi i congressi ora la parola passa ai giudici SARA IL TRIBUNALE AD ATTRIBUIRE NOME E SIMBOLO Nuovo Psi, chiusi i congressi ora la parola passa ai giudici ROMA Fine del primo atto, per le due anime del Nuovo Psi. E inizio ufficiale di una conflittualità politica che promette di essere «lunga e dolorosa». Ieri si è concluso all'hotel Summit il congresso dell'«anima socialista» che fa capo a Bobo Craxi e a Claudio Martelli. Il primo è stato eletto segre¬ tario e il secondo presidente. All'una¬ nimità. I vertici del partito saranno completati con l'elezione, da parte della direzione, del vicesegretario e del segretario amministrativo. Sempre ieri, all'hotel Ergife, si è concluso, sulle note dell'Intemaziona¬ le, anche il congresso dell'«aiiima» che fa capo a Gianni De Michelis. Com'era ampiamente previsto, l'ex ministro degli Esteri è stato conferma¬ to nella sua carica di segretario. Entrambi i congressi si sono svolti con lo sguardo fisso a quanto stava avvenendo in casa dei «fratelli separa¬ ti». «Claudio Martelli ha ormai preso una strada politica diversa» ha detto De Michelis in chiusura dei lavori. Ha poi ribadito la legittimità procedurale del suo congresso insistendo sul fatto che «nome e simbolo sono del partito, e il partito è questo». A giudizio di De Michelis, «l'intento di Martelli non era quello di appropriarsi del simbolo, ma di cancellare ancora una volta il simbolo socialista, andando a finire con Prodi». «Una cosa voglio dire soprattutto a Bobo - ha quindi prose¬ guito fra gli applausi - le nostre porte sonò aperte. Noi lo rivogliamo tra di noi, anche se questo può costare fatica a qualcuno di noi. Bobo deve stare con noi non per il cognome, ma per lui stesso e con lui - ha aggiunto De Michelis - devono tornare tanti altri compagni tranne chi, come legit¬ timamente ha deciso Martelli, ha preso strade pohtiche diverse». Infi¬ ne, De Michelis ha sinteticamente ribadito la linea programmatica del partito che dovrebbe conciliare tre esigenze: la scelta di campo e la lealtà all'alleanza con Berlusconi; l'autono¬ mia del partito; la rivendicazione del partito di essere ima forza di sinistra. Questo si traduce, ha spiegato, nella lealtà alla Casa delle libertà per tutta la legislatura, richiedendo però «pari dignità» a partire dalle candidature alle amministrative di primavera. Sull'altro versante del Nuovo Psi il programma politico è stato sintetica¬ mente illustrato da Claudio Martelli. «Quello che immagino - ha spiegato - è un partito capace di dialogare con tutte le componenti democratiche del centrosinistra, laici, radicali e repub¬ blicani, partendo dallo Sdi, per ripren¬ dere un percorso interrotto dall'infeli¬ ce intermezzo di Berlusconi. L'obietti¬ vo è il partito democratico, un partito coalizione lontano dall'area di sinistra antagonista». Stefania Craxi ha brevemente pre¬ senziato sia al congresso di De Miche¬ lis (dove è stata accolta da applausi), sia a quello di Martelli e di Bobo (dove è stata accolta dal silenzio e da qual¬ che isolato fischio) auspicando, tra l'altro, r«unità tra i socialisti». Le ha risposto, senza citarla diret¬ tamente, Claudio Martelli: «Vedo alcu¬ ne vestali dell'unità socialista. A loro dico che si comincia a volere l'unità evitando di Utigare in casa, tra fratel¬ li». A congressi finiti, ora la parola spetta ai tribunah. Saranno infatti i giudici a stabilire chi ha diritto a fregiarsi del nome e del simbolo del Nuovo Psi. [r.i.l

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