Oh bej mercatin tra arcolai e maharaja di Mirella Appiotti

Oh bej mercatin tra arcolai e maharaja Oh bej mercatin tra arcolai e maharaja Mirella Appiotti CON fatica, ma ne varrà la pena, troverete in libreria o potrete ordinare via Inter¬ net (ellin@libero.it) un Viaggio in terra di poesia, parten¬ za leggera «senza bagagli, come quelli che viaggiano a piedi... a passi piccoli e lenti; non si possono usare mezzi veloci e rumorosi en¬ trando in terra di poesia». Il delizio¬ so «antimanuale veloce veloce per imparare a leggere, scrivere e com¬ mentare poesie» che l'insegnante- romanziera Maria Castronovo, una sorta di Mary Poppins della' scrittura, colta e raffinata (memo¬ rabile la sua rivisitazione-parodia del «Giovane Holden»), ha dedicato ai suoi allievi-amici adolescenti, ma anche adulti, è stipato, in que¬ sta attesa natalizia, soprattutto nel portabagagli della motocicletta del suo editore, il giovane e strenuo (strenna, appunto) Franco Del Mo¬ ro, Murazzano, Alta Langa, e appro¬ da ai mercatini, di zona o non. Luoghi dove persino con i libri si fanno affari d'oro perché è lì che le scelte sono più libere, il tempo non è una clessidra troppo veloce e «lo stare insieme», chiacchiere, pette¬ golezzi, un buon bicchiere a scal¬ darsi mentre si sfogha una «made- leine» del passato o anche del futuro, è il bisogno di sempre e soprattutto di oggi. Un bisogno che ha prodotto, nella vigilia più assetata di tenerez¬ ze non patinate, piccoli o meno piccoli volumi per orientarci nella ragnatela (o pizzo se volete) di fiere, sagre ecc. che popolano il bel Paese, forse l'unico vero, a dispetto di tutte le globalizzazioni. Ed ecco una Guida ai mercatini d'Italia mese per mese di Marina Seveso, numerosissimi anche in dicembre, e non solo i più celebri, il Balón, gli «Oh bej! Ohbej!», Porta Portese. Medesimo argomento, altra gui¬ da: Il grande libro del collezioni¬ smo di Roberta Maresci. Dove l'au¬ trice partendo da Don Giovanni per arrivare alla «Kindermania», oltre a ripercorrere fehcemente qualche tappa e ricordare qualche nome negh ultimi 100 anni di quest'arte, o malattia?, «racconta» oltre un centinaio di questi «ogget¬ ti», ormai desueti almeno nel nome, partendo da «abbeceda¬ rio» per finire con «zerbi¬ no». Un po' come fa Laura De Luca con gli Oggetti smarriti, che accanto a arcolai e bracieri, camicette plissettate e carta da zucchero, gettoni del telefono e lettere di carta, mette anche il silenzio, le ombre, gli arcobaleni, il profumo di bucato e «tutti quei baci non dati». Fra modernariato (o antiquaria¬ to) e memorie, stare insieme, vuol dire, naturalmente, anche sfogha- re, verbo forse lecito soltanto a Natale, soffermandosi qua e là il Dizionario Skira delle arti decorati¬ ve moderne 1851-1942 di Valerio Terraroli: dalla prima esposizione universale di Londra al «definitivo orientamento del mercato e della produzione verso l'industriai desi¬ gn nel secondo dopoguerra». Altro capitolo affascinante e «co¬ rale» quello del gioco e dei giochi come Jeux et jouets retrouvés di Christine Armengaud (Editions du chéne), una golosità divisa in capi¬ toletti illustrati, giocattoli della na¬ tura, sonori, d'argilla, anche «com- mestibili» (ma qualcuno ci si prove¬ rà?) così come, per lo stesso edito¬ re, Lespoupées di Samy Odin. dalle bambole del'TOO alle Barbie, alle pieuses, vere divinità non solo per le bambine ma come si sa per feticisd di ogni genere. Da Alleman¬ di, invece, e a favore del Fai, altro piccolo capolavoro per un altro modo di stare insieme, riproposto anche quest'anno: è il grande al¬ bum del Castello dei Balocchi, frut¬ to della fantastica mostra di Masi¬ no con bambole e giocattoli dalle collezioni private e dai musei. Ed essere insieme vuol dire an¬ che coppia o famiglia: forte allusio¬ ne alla rappresentazione del potere degh uomini esercitato attraverso gli oggetti del lusso femminile sono naturalmente i gioielli: una caval¬ cata dottissima l'ha compiuta An¬ ne van Cutsen con gli Orecchini etnici- Africa-Asia-America (Skira) dopo aver perlustrato l'universo degh anelli. Quanto ai tesori di famiglia, singolari a dir poco que¬ ste famiglie, il libro che ne celebra alcuni dei più stupefacenti è il Maharajas' Jewels di Katherine Prior e John Adamson, non solo splendore di gemme, ricchezza ac¬ cecante, eleganza suprema, dai col¬ lier alle corone dei principi (ma¬ schi, s'intende), ai ferma turbanti, ai mobili d'oro e diamanti, ai diva¬ ni di cristallo cesellato. Tutto belhs- simo e tutto terribile, anche senza voler fare i morahsti. Più facile, per la coscienza «natalizia», infilarsi tra le bancareUe di qualche brocan- teur che magari ti offre, per poche lire, 0 pitale della nonna con un fiore dipinto sul fondo. M. Castronovo Viaggio in terra di poesia Ellin Selae, pp. 180, L. 24.000 Marina Seveso Guida ai mercatini del mese Piemme. pp. 494, L. 45.000 R. Maresci II grande libro... Newton S Compton, pp. 222. L. 19.900 Laura De Luca Oggetti smarriti Simone///, pp. 750, L. 30.000 V. Terraroli Dizionario delle arti decorative Skira, pp. 224, L. 95.000 K. Prior e J. Adamson Maharajas' Jewels Assouline. pp. 205, L 147.000

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