Borrelli: Ciampi ci difenda dalle menzogne
Borrelli: Ciampi ci difenda dalle menzogne Borrelli: Ciampi ci difenda dalle menzogne «È una falsità l'incontro svizzero dei magistrati contro Berlusconi» MILANO «Una abbietta e totale menzo¬ gna»: così il procuratore genera¬ le Francesco Saverio Borrelli defi¬ nisce le affermazioni contenute in un articolo a firma di T,ino Jannuzzi, parlamentare di Forza Italia, pubblicato dal settimana¬ le «Panorama» e riportato ieri in prima pagine da «Il Giornale». Una menzogna talmente grave, perii procuratore, da dover solle¬ citare l'intervento sia del Csm sia del Capo dello Stato in persona, «a tutela del prestigio della magi¬ stratura». Nell'articolo che ha scatenato la reazione di Borrelli, Jannuzzi sostiene che «la scorsa settima¬ na» si sarebbero incontrati «in un albergo di Lugano» il pm milanese Ilda Boccassini, il magi¬ strato spagnolo Carlos Castresa- na, il procuratore del Tribunale dell'Aja per i crimini di guerra Carla Del Ponte, l'ex magistrata e presidente dell'Anni Elena Pa- ciotti, ora eurodeputata Ds. Sco¬ po della riunione, sempre a dire di Jannuzzi, «trovare il modo di arrestare Berlusconi». Piovono smentite. Da Bruxel¬ les dove Paciotti dice: «E' total¬ mente falso». Da Madrid, dove Castresana, oltre a smentire di essere «il capo della procura anti- corruzione», minaccia querele e dice; «Non ho mai partecipato a questa presunta riunione; non so chi sia il signor Jannuzzi e quale scopo persegua con questa sua falsa pubblicazione. Ugualmente falso il giudizio sulle intenzioni che mi attribuisce». Dall'Aja, do¬ ve Del Ponte denuncia la «disone¬ stà» di quanto contenuto nell'ar¬ ticolo e spiega: «Il mio mandato consiste nel perseguire gravi vio¬ lazioni del diritto umanitario nel¬ l'ex Jugoslavia e in Ruanda»; per questo, proprio la scorsa settima¬ na, «ero ad Arusha, in Tanzania, sede del tribunale». Anche da Milano smentite, ma anche qualcosa di più. Borrel¬ li riceve i giornalisti nel suo ufficio, accanto a lui c'è Ilda Boccassini. I volti sono tesi, le parole scandite una ad una. «Una menzogna talmente colossale - dice il procuratore - che non può non essere conosciuta come tale anche da chi l'ha pubblicata. sebbene al momento rimanga relativamente oscuro il fine di tale pubblicazione, al di là del generico obiettivo di gettare ma¬ nate di fango sulla magistratura in genere e su Ilda Boccassini in particolare». E' talmente grave il discredito che questo articolo rischia di gettare sui suoi colleghi che Bor¬ relli ha deciso (ed è la prima volta) di rivolgersi direttamente al presidente Ciampi: «Mi riser¬ vo di assumere iniziative di carat¬ tere istituzionale, rivolgendomi al Csm e al Capo dello Stato per chiedere una netta presa di posi¬ zione a tutela dell'onorabilità della collega e del prestigio del¬ l'intera magistratura e di quella milanese in particolare, che gli articoli presentano come cospira- trice in una sorta di intrigo inter¬ nazionale contro il presidente del consiglio». Non è da meno il procuratore capo (diretto superiore di Boccas¬ sini), Gerardo D'Ambrosio: «E' una notizia falsa, oltre che una diffamazione bella e grossa, una manovra indegna. Il Giornale è organo ufficiale, oltre che di pro¬ prietà, della famiglia Berlusconi. E quello pubblicato è un ennesi¬ mo tentativo di delegittimnazio- ne contro i magistrati che si stanno occupando delle accuse a Silvio Berlusconi». Secondo D'Ambrosio «si impone una que¬ rela. Ed eventualmente ci do¬ vrebbe essere ima sentenza esem¬ plare di condanna cui dovrebbe seguire l'intervento del Presiden¬ te della Repubbhca affinché sia risolto il conflitto di interesse». Stesso concetto ribadito in se¬ rata anche da Borrelli: «Dietro a questi attacchi, che provengono da due testate edite da ambienti vicini alla famigha Berlusconi, ritengo ci sia il fatto che Ilda Boccassini rappresenta la pubbh- ca accusa in processi in cui sono imputati Cesare Previti e Silvio Berlusconi. Altrimenti, e sarebbe ancora più grave, dovrei pensare che viene attaccata per le sue indagini contro la mafia». Attac¬ chi che hanno comunque «un grave risultato: attizzare una campagna di odio da cui possono nascere rischi gravissimi per l'in¬ columità personale di Ilda Boc¬ cassini». [s. mar.] Il procuratore generale Francesco Saverio Borrelli
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