Un fratello di riserva salva il figlio malato

Un fratello di riserva salva il figlio malato Un fratello di riserva salva il figlio malato Londra: l'Authority sulla fertilizzazione ha concesso a una coppia il test genetico sull'embrione, il loro primo figlio è talassemico L'unica speranza è il midollo del secondogenito «selezionato» Paolo Passarmi corrispondente da LONDRA I movimenti per la difesa della vita sono scesi sul piede di guerra per ima decisione del¬ l'Authority sulla fertilizzazione umana e l'embriologia, che, se¬ condo loro, dà il disco verde al dilagare di «designer babies», cioè di embrioni selezionati in base alle loro speciali caratteri¬ stiche. In realtà la decisione della Human Fertilisation and Embriology Authority è stata quella di consentire il ricorso a un test genetico già usato nelle procedure di inseminazione arti¬ ficiale anche alle coppie che hanno bisogno di un fratellino con detemunate caratteristiche per salvare un figlio malato. Naturalmente sarà consentito soltanto l'uso di cellule preleva¬ te dal cordone ombelicale, in modo che il neonato non sarà in alcun modo menomato. C'è un caso, tra gli altri, che esemplifica il problema. E' quel¬ lo dei coniugi R^j e Shahana Hashmi, di Leeds, il cui figlio, Zain, è gravemente malato di talassemia beta. Si tratta di una malattia i del sangue, che per Zain diventerà presto fatale sen¬ za un appropriato trapianto di midollo osseo. Ma i famigliari non sono compatibili, ne si tro¬ va un campione compatibile nei registri intemazionah. L'unica speranza per Zain sembra esse- re quindi quella di ricevere le cellule giuste da un fratellino con caratteristiche selezionate, ed è quello che i coniugi Hashmi hanno chiesto venga loro per¬ messo di fare. La tecnica disponibile è quel¬ la della PGD (Preimplantation Genetic Diagnosis), che consen¬ te di individuare negli embrioni la presenza di un gene che può generare alcune malattie gravi. Tra queste c'è la talassemia, anche se non ce se sono altre, come, per esempio, la leucemia, per la quale il test PDG non funziona. Questa tecnica viene attualmente utilizzata per la selezione di embrioni sani per l'inseminazione artificiale. La decisione dell'Authority ne estende il possibile uso anche a coppie come gh Hashmi, per scegliere un embrione che si combini con Zain. Tra le sostanziali restrizioni introdotte dell'Authority, una impedisce, come si diceva, qua¬ lunque intervento sul nascituro. Le cellule necessarie verranno prelevate dal cordone ombelica¬ le e il fratellino sarebbe, quindi, un donatore interamente passi¬ vo. I ricordati limiti del test ne escludono, inoltre, l'impiego per alcune malattie, come, appunto, la leucemia. Perdipiù l'Authori¬ ty, rivendicando a sé il compito esclusivo di concedere i permes¬ si caso per caso, ha fissato anche alcune linee guida. In primo luogo, deve essere dimostrato che tutte le cure e i trattamenti disponibili per la malattia del bambino sono sta¬ te tentate invano. Secondo, il bambino deve essere in effetti¬ vo pericolo di vita. Terzo, solo un bambino malato, e non un genitore malato, può trarre be¬ neficio dalla procedura. Quar¬ to, non deve essere apportata alcuna modificazione genetica al nascituro per renderlo com¬ patibile. Quinto, le coppie che chiedono accesso alla procedu¬ ra devono essere guidate e seguite. Considerate queste restrizio¬ ni, sembra effettivamente esa¬ gerato parlare di «designer ba¬ bies», perché la selezione non verrebbe certamente effettua¬ ta per ragioni frivole o moral¬ mente inaccettabili. «Abbiamo considerato molto attentamen¬ te le implicazioni etiche, medi¬ che e tecniche di questo tratta¬ mento. E lo consentiremo solo in circostanze molto rare e sotto stretti controlli», ha di¬ chiarato Ruth Deech, presiden¬ te dell'Authority. Ma, anche se le garanzie sono alte e le motivazioni moral¬ mente elevate, la decisione del¬ l'Authority resta aperta a un'obiezione etica seria. Il pro¬ fessor Robert Winston, del- l'Hammersmith Hospital di Lon¬ dra, la riassume così: «Resta il fatto che un bambino viene fatto venire al mondo come materia prima da usare». Anche se non subirà alcun danno e, anzi, dovrà la vita a questo, sarà stato concepito come un mezzo. - In Gran Bretagna una coppia ha chiesto di poter selezionare il secondogenito

Persone citate: Hashmi, Robert Winston, Ruth Deech, Shahana Hashmi

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra