Boschetti, il manager che vince ascoltando i desideri del cliente di Michele Fenu

Boschetti, il manager che vince ascoltando i desideri del cliente IL NUOVO AMMINISTRATORE DI FIAT AUTO HA ALL'ATTIVO IL SUCCESSO DEI VEICOLIINDUSTRIALI DEL GRUPPO Boschetti, il manager che vince ascoltando i desideri del cliente ritratto Michele Fenu PER Giancarlo Boschetti si apre una nuova sfida. La prima, con l'Iveco, l'ha vinta da tempo, riuscendo a trasformare un'azienda che agli inizi degli Anni Novanta era in gravi diffi¬ coltà per la drammatica crisi che aveva colpito il settore dei veicoli industriah in un gruppo agile e solido insieme, secondo in Europa dopo la Mercedes e forte di 32 mila dipendenti. Nel Duemila l'azienda, presente in oltre ICQ Paesi con specifici elementi di forza nelle aree ad alto potenziale di sviluppo, co¬ me la Cina o l'India, ha venduto 164 mila automezzi con un fatturato di 8610 milioni di euro. Il manager, nato a Torino il 14 novembre 1939, laureato in economia e commercio nel 1962 presso l'università torine¬ se, ha vissuto tutta la sua carrie¬ ra nell'ambito del Gruppo Fiat. I primi passi nel 1964 in quella che allora si chiamava Fiat Veicoli Industriah nel settore dell'amministrazione e del con¬ trollo di gestione, poi all'Iveco, quindi una breve parentesi al¬ l'Ivi (Industria Vernici Italiane) e ancora all'Iveco, in vari ruoli (direttore commerciale e genera¬ le) sino a diventarne ammini¬ stratore delegato nel 1990. E' un uomo, dicono amici e collaboratori, che ama poco par¬ lare di sé e molto dell azienda, che odia gli apparati burocrati¬ ci con i relativi lacci quanto gli «yesmen» e che crede fortemen¬ te nell'importanza del lavoro di squadra per lo sviluppo del¬ l'azienda. «Ama ascoltare, accet¬ ta il confronto, poi decide, sem¬ pre in un'ottica a medio-lungo termine e badando alla concre¬ tezza» spiegano. E aggiungono: «E' una persona aperta, piena di interessi, con cui si può discute¬ re di tutto, dallo sport ai libri ai film». Boschetti, tre fighe, è imo sportivo: preferisce il calcio e il tennis in particolare, che prati¬ ca con passione, ritaghandosi qualche serata nei momenti di calma, ma non disdegna, da buon torinese che spesso usa la battuta in dialetto con gli amici, una partita a scopone. Ma que¬ sti sono gli aspetti più personali del neo amministratore delega¬ to di Fiat Auto. Come manager il nuovo «timoniere» ha matura¬ to nella sua vita professionale filosofie molto precise che si sposano bene con il momento che sta attraversando il gruppo itahano. Due i punti fondamentali: un totale rispetto per le esigenze e i desideri degli acquirenti, che nel campo dei veicoli industria- h sono, se possibile, ancor più pignoli e sensibili di quelli del¬ l'auto. La «soddisfazione del chente», fattore oggi indispensa¬ bile per le fortune di un costrut¬ tore, è per lui di primaria impor¬ tanza. Dalla qualità del mezzo ai servizi relativi. Chi vende camion ai «padroncini» come alle grandi flotte lo sa bene. Secondo: Boschetti è un ma¬ nager che ama il prodotto e l'innovazione, che ha sempre puntato sul rinnovo dei model¬ li, articolati per ragioni di mer¬ cato in moltephci versioni, svi¬ luppando distribuzione e servi¬ zi, aprendo all'Iveco nuove pro¬ spettive di mercato nel mondo. Secondo gli esperti del settore, la scelta vincente fu quella di rendere più agile l'azienda cre¬ ando delle «business unit» desti¬ nate alle tre principali gamme di prodotto in listino: veicoli leggeri, medi e pesanti. In più, la produzione di motori. Per Boschetti, ima struttura centralizzata non aveva più ra¬ gion d'essere in tempi in cui ci si deve muovere rapidamente. Una filosofia che gli ha dato ragione e che porterà con sé nel nuovo importante e delicato incarico alla guida di Fiat Auto. Giancarlo Boschetti

Persone citate: Boschetti, Giancarlo Boschetti

Luoghi citati: Cina, Europa, India, Torino