«I taleban possono resistere»

«I taleban possono resistere» IL MINISTRO DEGLI ESTERI DELL'ALLEANZA DEL NORD: MA IL LORO MOVIMENTO E' FINITO «I taleban possono resistere» Abdullah: la guerra può continuare in montagna Intervista dall'inviato a KABUL IL dottor Abdallah Abdal- lah era ministro degli Esteri con Rabbani, sarà ministro degli Esteri con Karzai. La riconferma lo lancia tra le figure politi¬ che di spicco nell'Afghani¬ stan che tenta la pace. Giovane, brillante, colto, un ottimo inglese, eccellen¬ te rapporto con i media, telegenico, può diventare la faccia nuova di questo paese. Che succede a Kandahar? «Hamid Karzai dice di control¬ lare bene la situazione». Lui lo dice? «Sì, lo dice lui». Ma Naqib Ullah ha fatto un accordo con Omar? «Naqib Ullah si sbagliò nel '94, quando cedette la cit¬ tà di Kandahar ai taleban. E' un uomo che commette qualche errore». Vuol dire che chi sbaglia una volta può sbagliare due? «Diciamo così». E allora Omar? «Non ho idea di dove lui sia». Ma è scappato? «Sì, è scappato. Non è a Kan¬ dahar». E' scappato all'estero? «Credo molto difficile che sia all'estero». E Osama? «Non credo improbabile l'ipo¬ tesi che possa essere all'este¬ ro». Ma allora, la guerra è finita o no? «La guerra è finita. Conti¬ nua l'operazione contro il terrorismo». Però a Kandahar si com¬ batte ancora. «Ci sono delle resistenze di alcuni terroristi. Finirà pre¬ sto». Ma i taleban pare che non abbiano consegnato le armi. «Sì, molti taleban sono scap¬ pati con le loro armi». Solo armi leggere, solo armi personali? «Sì, hanno abbandonato le armi pesanti». S'era detto che molte ar¬ mi pesanti le avessero già portate in montagna, per evitarne la distruzio¬ ne sotto i bombardamen¬ ti. «E' possibile». Questo vuol dire che la guerra può continuare ancora? «Onesto vuol dire che i tale¬ ban che sono scappati posso¬ no resistere per qualche tem¬ po nei loro rifugi nella monta- -ra». Allora non sono finiti. «Possono resistere, ma sono finiti. Il movimento dei tale¬ ban è stato spazzato via». Ma com'è stato possibile, un simile collasso? «Vivevano chiusi in un loro mondo mistico, astratto, che ignorava i sentimenti della gente. Non avevano alcun rapporto con la real¬ tà, se ne stavano rinserrati dentro se stessi». E allora? «Avrebbero dovuto capire che 1' 11 settembre cambia¬ va la loro storia, che la loro visione profetica veni¬ va messa sotto accusa. Che la guerra che stava per essere lanciata li avrebbe attaccati duramente, mes¬ si con le spalle al muro». Ma che avrebbero dovuto fare? «Invece di crogiolarsi nei loro slogan e nel mito della loro invincibilità, avrebbe¬ ro dovuto abbandonare su¬ bito le posizioni che non potevano tenere - come Kunduz e Mazar - e concen¬ trarsi nelle loro posizioni forti al Sud». Hanno peccato di strate¬ gia? «Hanno peccato di orgoglio, e hanno pagato». Ma sono finiti? «Massud diceva che i tale¬ ban sono combattenti for¬ midabili, forse i migliori, ma che difettano di orga¬ nizzazione. E che, proprio per questo, al primo crack si sarebbero dissolti come la neve al sole». La neve sta arrivando, qui a Kabul. «No, a Kabul c'è il scie». [m. e] «Vivevano rinchiusi in un loro mondo mistico, astratto senza rapporti con la realtà, ignorando i sentimenti della gente» «Il Mullah? E' scappato Non so dove sia ma non credo che si trovi all'estero Lo sceicco? E' probabile che sia fuori dal paese» Il ministro degli Esteri dell'Alleanza del Nord Abdullah Abdullah

Persone citate: Abdallah Abdal, Abdullah Abdullah, Hamid Karzai, Karzai, Massud, Naqib Ullah, Rabbani

Luoghi citati: Kabul, Kandahar