Litigano i vincitori della città di Omar di Paolo Mastrolilli

Litigano i vincitori della città di Omar Litigano i vincitori della città di Omar Sulla sorte del leader e di Bin Laden solo voci e leggende Paolo Mastrolilli NEW YORK Tra le varie teorie, c'è anche quel¬ la della plastica facciale. Se la sarebbe fatta Osama bin Laden, secondo la tv al-Jazira, prima di scappare all'estero. Questo dovreb¬ be bastare a spiegare la confusio¬ ne nella grande caccia al capo di al Qaeda e al mullah Omar, mentre Kandahar è passata dalla repres¬ sione dei taleban alla disputa tra le fazioni rivali pashtun che si contendono il controllo. Ieri il «Times» di Londra aveva scritto che Omar non era scappato ma stava sotto il controllo del mullah Naqibullah, cui aveva ce¬ duto la sua ultima roccaforte sen¬ za combattere. Il capo dello staff della Casa Bianca, Andrew Card, aveva confermato questa versio¬ ne, ma poi la Cnn ha detto che il capo spirituale dei taleban è fuggi¬ to nella notte tra venerdì e sabato, rifugiandosi in una località sicura sulle montagne dell'Afghanistan centrale. Hamid Karzai, il nuovo premier del governo provvisorio, ha riposto i decorsi di amnistia e ha promesso di portare tanto Omar quanto Osama, davanti alla giustizia: il primo, probabilmente, davanti a un tribunale afghano, il secondo davanti ai giudici ameri¬ cani. Il problema è che in questo momento Karzai non controlla neppure Kandahar, contesa tra le due fazioni pashtun di Naqibullah e dell'ex governatore Cui Agha. Ieri si è svolta una shura, il consi¬ glio islamico per risolvere le dispu¬ te, ma è fallita. E' chiaro che queste rivalità limitano il potere e la libertà di movimento del nuovo capo del govemo. Per Bin Laden, oltre all'ipotesi plastica, resta in piedi soprattutto la teoria che si trovi ancora nella zona di Torà Bora, o nelle vicine caverne di Milawa. Il comandante locale dell' Alleanza del Nord, Hazrat Ali, ha detto di aver captato ancora comu¬ nicazioni radio in arabo sullo «Sce¬ icco», mentre i suoi uomini vanno di bunker in bunker per cercarlo. Il generale Rashid Qureshi, por¬ tavoce dell'esercito pakistano, ha detto che anche secondo il suo govemo Osama non ha attraversa¬ to la frontiera, e Islamabad ha spostato nuove truppe lungo il confine per sigillarlo. Gli aerei americani continuano a bombardare la regione di Torà Bora, per stanare gli uomini di al Qaeda e favorire la caccia dei soldati dell'Alleanza del Nord. Ve¬ nerdì i soldati di Hazrat Ah aveva¬ no detto di aver conquistato le caveme della zona, ma ieri hanno ammesso di averle perdute, e quin¬ di Bin Laden può ancora nascon¬ dersi in quell'area, dove alcuni locali sostengono di averlo visto spostarsi a cavallo da un bunker all'altro. «Gli daremo la caccia in qualsiasi Paese cerchi di rifugiar¬ si», compresi «Pakistan, Yemen e Somalia», ha ammonito ieri il vice ministro della Difesa Paul Wol¬ fowitz. «La nostra strategia è quel¬ la di inseguirlo ovunque e far capire a ogni Paese che sarebbe un errore fatale dargli ospitalità». I raid hanno fatto vittime im¬ portanti, se è vera la notizia data dai familiari di al-Zawahiri, secon¬ do cui la stessa moglie del braccio destro di Bin Laden sarebbe mor¬ ta. La caccia ai capi di Al Qaeda ormai procede in tutto il Paese, come dimostra il cambio nella missione dei marines accampati da giomi a Sud di Kandahar, nella base di Camp Rhino. Questi solda¬ ti stanno bloccando tutte le vie d'uscita dalla città, e gli uomini di grado superiore a sergente hanno ricevuto e foto dei leader ricercati dell'organizzazione, per poterli ri¬ conoscere. I marines di Camp Rhino hanno ottenuto in custodia anche John Walker, il taleban americano sco¬ vato a Mazar-i-Sharif durante la rivolta dei giorni scorsi. I suoi genitori vogliono vederlo, ma se¬ condo il Dipartimento alle Giusti¬ zia rischia un'incriminazione per tradimento o omicidio, ora che si è scoperto il suo interrogatorio con Mike Spann, l'agente Cia ucciso dai ribelli. Una notizia positiva è venuta dall'Uzbekistan, dove il presidente Islam Karimov, dopo un incontro con il segretario di Stato america¬ no Powell, ha deciso di riaprire il ponte che collega il suo Paese all'Afghanistan, essenziale per au¬ mentare il flusso degli aiuti umani¬ tari. La guerra è invece finita per quattro soldati feriti dal fuoco amico vicino a Kandahar, nell'inci¬ dente che è costato la vita a tre uomini delle forze speciali. Ieri sono arrivati in Germania, dicen¬ do che i loro colleghi «devono essere ricordati per il successo che hanno ottenuto, e non per la loro morte». Il capitano Stewart Up- ton, da Camp Rhino, li ha rincuora¬ ti così: ((Abbiamo capito che gh uomini di Al Qaeda vogliono com¬ battere fino alla morte, e noi sia¬ mo contenti di aiutarli a incontra¬ re questo fato». Omdi Kteletaleera cunoconcittàPrecheconinvegueZab■Chfazidelltalestat■ApatgafgmuinfoM BuUnibomHar