Ciampi: superare gli egoismi nazionali

Ciampi: superare gli egoismi nazionali .— .—.—,— .—, . , ~- ,—~ ,—: ~—— '—^ l. ' l ^ —— , : ~— ' —™—.———~—. . ' ' - - ^ ~—-—" ———-—, : 7— IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: «E' ESSENZIALE CHE IL CONSIGLIO DI LAEKEN SIA UN SUCCESSO E DIA UN MANDATO AMPIO ALLA CONVENZIONE» Ciampi: superare gli egoismi nazionali Berlusconi: il nostro paese seguirà la sua vocazione europea verso il summit Claudio Tito ROMA SUPERARE gli «egoismi setto¬ riali e nazionali» rafforzan¬ do la «collaborazione intergo¬ vernativa». A meno di una setti¬ mana dal delicato vertice euro¬ peo di Laeken e soprattutto nel bel mezzo dello scontro sul mandato di cattura europeo, le parole del Presidente della Re¬ pubblica sembrano assumere un significato ben preciso. Ciam¬ pi ha inviato ieri un messaggio scritto al convegno organizzato a Milano dal Parlamento euro¬ peo sull'allargamento dell'Unio¬ ne e in quel testo molti hanno letto un riferimento a quanto è successo negli ultimi giomi a Bruxelles. Un riferimento colto anche nel saluto trasmesso allo stesso convegno dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. «L'Italia, potete stare certi - ha assicurato il premier riferendo¬ si in primo luogo alle tappe che attendono l'Ue -, farà ancora la sua parte, seguendo la sua natu¬ rale vocazione europea». Entrambi, naturalmente, non hanno fatto alcuno cenno esplicito alla cronaca più recen¬ te. E comunque se nel messag¬ gio di Ciampi c'è un'esortazione ad abbandonare gli «egoismi», spicca anche la certezza che nessuno può mettere in discus¬ sione lo spirito europeista del¬ l'Italia la quale «rimarrà in prima linea nell'affermazione di una visione avanzata dell'Eu¬ ropa». E questo perchè riflette «un sentimento radicato nel¬ l'opinione pubblica» e soprattut¬ to perchè il nostro Paese vive l'appartenenza agli Stati fonda¬ tori della Comunità «con orgo¬ gliosa coscienza delle proprie responsabilità». «Ogni governo italiano - ha sottolineato - le ha pienamente assolte sin dalla istituzione della Ceca, in una linea di continuità, di consenso, di profonda condivisione del¬ l'ideale comunitario». Il tema del convegno, però, era l'allarga¬ mento dell'Ue e su questo il presidente della Repubblica ha puntato la sua attenzione. Dopo aver ricordato tutti i principali passaggi che hanno condotto al traguardo della moneta unica, Ciampi ha avvertito che si apre ora una «nuova fase»: quella, appunto, dell'allargamento e della costruzione istituzioni eu¬ ropee «rafforzate e funzionan¬ ti». Il suo auspicio è quindi che il Consiglio europeo di Laeken sia un «successo», assegni un «mandato ampio» alla Conven¬ zione per le riforme e confermi l'obiettivo di dar vita ad un «grande spazio europeo» che sappia parlare «con una sola voce». Un obiettivo condiviso da Berlusconi che considera l'in- grasso nell'Ue degli ex paesi dell'Est sovietico la sfida «più grande e esaltante», ancora «più necessaria» dopo gli avvenimen¬ ti dell'11 settembre. Anzi pro¬ prio gli attentati di New York hanno sortito l'effetto di far cadere definitivamente l'asset¬ to dei «blocchi militari contrap¬ posti». Insomma sull'obiettivo dell'allargamento non ci posso¬ no essere divergenze anche per¬ chè è stato «reso naturale dalla fine dei regimi comunisti la cui visione politica ed economica della società era incompatibile con i principi su cui si è andata costruendo l'Ue». A Laeken, è stato l'invito del commissario europeo per la con- correnza, Mario Monti, bisogne¬ rebbe anche compiere qualche passo avanti verso un'Unione più agile nelle sue decisioni accentuando «il metodo di pren¬ dere decisioni sempre più a maggioranza qualificata e sem¬ pre meno all'unanimità». Come a dire che la Comunità non può fermarsi per il veto di un solo partner. Una linea che convince l'Arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, il quale ha fatto anche notare come la Chiesa abbia sempre guardato «con in¬ teresse» all'allargamento ad Est, ma non esalta Giulio Andre- otti. Per il senatore a vita, il sistema delle maggioranze qua¬ lificate potrebbe «far pensare magari a qualcuno che si possa creare una maggioranza che comanda come in certe società per azioni». Al di là delle regole di funzionamento delle istituzio¬ ni comunitarie, ancora Monti ha infine voluto rimarcare che sulla strada segnata non si tor¬ na indietro: l'Europa rappresen¬ ta ormai un «modello che sta dando buona prova» e perfino l'allargamento a Est non si sta presentando come «un processo pieno di sacrifici». Quirinale e governo d'accordo per allargare l'Unionea Est, «sfida ancora più necessaria dopo l'11 settembre» Qui accanto il presidente del Consìglio Silvio Berlusconi Al centro il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia, Laeken, Milano, New York, Roma