Ci vorrebbe Rino con saponette e buono doccia di Maria Laura Rodotà
Ci vorrebbe Rino con saponette e buono doccia IL GRANDE FREDDO Ci vorrebbe Rino con saponette e buono doccia Maria Laura Rodotà CHI di noi era ragazzino/a nei tardi anni Settanta e viveva alla periferia di Roma considerava i «fasci» un fatto della vita. La maggioranza neanche menava. Più che altro sostava sui motorini davanti ad appositi baretti che, se si aveva l'aria di sinistra, bisognava evitare. Ma neanche tanto. In ogni comitiva c'era uno più grande, generalmen¬ te di nome Rino, che calmava gli animi. Quando altri ti circondavano minacciosi, Rino interveniva con «eddai, lassala perde, nullovedi che è piccola, la zozza?». Gli zozzi, o pelosi, erano i compagni. Oggi è tutto diverso. Gli ex ragazzini della fu sinistra sono poco visibili. Gli ex fasci sono sdoganatissimi e governano. Un Rino antropologicamente perfetto, Maurizio Gasparri, è ministro delle Comunicazioni. Però forse un po' le cose ri-cambiano. Grazie a Rino. Cioè. Intervistato da «Sette» sui tratti distintivi di maggioranza e opposizione, Gasparri dichiara: «Quelli di sinistra si riconoscono perché spesso fanno la doccia solo una volta a settimana». Ancora? Aldilà del fatto che uno/una si offende, con tutto quel che spende in saponi liquidi a ph neutro, il Rino-pensiero fa allegria. Evoca a sorpresa una sinistra temibile, se non altro sul piano olfattivo. In giornate di polemiche sulla magistratura, di aria da autarchia giudiziaria italica, di dubbi sulle maxiopere del ministro-cult Pietro Lunardi e sulle riforme scolastiche di Letizia Moratti (ma sarà lei o la sua imitatrice istigata dagli zozzi della Gialappa's a voler abolire il tempo pieno?), ecc. ecc., fa venire idee: con la semplice abolizione di sei docce alla settimana, si può diventare più antagonisti del giudice spagnolo Garzòn persecutore di Berlusconi. Chissà se convincendo Rutelli e Fassino a puzzare diventerebbero più efficaci (mah). No, la nuova opposizione fetida cresce tra altre figure sociali. Tra gli studenti che occupano: nelle nostre scuole non ci sono quasi mai docce. E poi, Gasparri-Rino l'ha capito per primo, tra i vituperati intellettuali di sinistra. Il 14-15-16 dicembre la scuola di scrittura Holden di Torino, diretta dallo zozzissimo (e dire che pareva così lindo) Alessandro Baricco terrà una tre giorni su "L'olfatto protagonista": mattine «per immergersi», pomeriggi «per raccontare armati del filtro sensibilissimo del vostro olfatto». Praticamente una rivoluzionaria, giacobina Pallacorda odorifera. Torino riemerge come laboratorio politico; e per una volta, temendo la maggioranza troppa puzza in sala, si escludono tentativi bipartisan.
Persone citate: Alessandro Baricco, Berlusconi, Fassino, Gasparri, Gasparri-rino, Letizia Moratti, Maurizio Gasparri, Pietro Lunardi, Rutelli
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