Mosca nel «Consiglio dei 20» della Nato

Mosca nel «Consiglio dei 20» della Nato POTRÀ' PROPORRE AZIONI MILITARI E PORRE IL VETO AD ALCUNE DECISIONI Mosca nel «Consiglio dei 20» della Nato Con diritto di voto in temi di sicurezza e interventi umanitari Maria Maggiore BRUXELLES Gh antichi nemici diventano sempre più amici fino a definirsi «alleati» neUe materie di comu¬ ne interesse. La Russia, nemico storico dell'Alleanza Atlantica nata all'indomani della Seconda Guerra mondiale per fronteggia¬ re il blocco comunista, potrà ormai svolgere azioni congiunte con la Nato in tema di sicurezza e mantenimento della pace. Non più un partner estemo invitato di tanto in tanto per non esclu¬ derlo dal gruppo già allargato a tre Paesi excomunisti, ma un nuovo «alleato» nella lotta con¬ tro il terrorismo e negh interven¬ ti umanitari d'emergenza. Nel quartier generale della Nato ieri si respirava l'aria dei grandi avvenimenti. Igor Iva¬ nov, ministro russo degh Esteri ha presieduto, segno anche que¬ sto del cambiamento dei tempi, la prima parte della riunione Nato-Russia, da cui è nato il «Consiglio dei 20», un nuovo organismo in cui la Russia avrà esattamente gh stessi poteri dei Paesi Nato: potrà proporre azio¬ ni mihtari, votare e opporre un veto neUe decisioni da prendere all'unanimità. Non si tratta anco¬ ra di un'adesione della Russia alla Nato, i membri dell'Allean¬ za potranno infatti continuare a intraprendere azioni indipenden¬ ti, né è stato chiesto a Mosca di aderire all'aiticolo 5, fi pilastro deh'Alleanza che prevede il mu¬ tuo intervento in caso di aggres¬ sione estema a un Paese mem¬ bro. Ma il passo compiuto ieri a BruxeUes dai ministri degh Este¬ ri ha comunque una portata storica, come ha sottolineato fi segretario generale della Nato, Lord Robertson. «Non si tratta di matematica - ha spiegato Ro¬ bertson ai giornalisti - ma di chimica. Nelle relazioni Nato- Russia è ormai cambiata la chi¬ mica». Nella dichiarazione finale fir¬ mata da venti Paesi si sancisce «l'impegno a costruire una nuo¬ va relazione tra ì membri della Nato e la Russia» e a lavorare insieme «nei settori di interesse comune per far fronte alle minac¬ ce e ai rischi nuovi per la nostra sicurezza». Stabilito l'obiettivo, bisogna ora mettersi d'accordo sulle modalità concrete per intra¬ prendere azioni comuni e sulle materie da far rientrare nell'ac¬ cordo. Incomincerà adesso una fase di intensi incontri tra i Venti per riempire l'agenda pri¬ ma della prossima riunione dei ministri degh Esteri, in program¬ ma in Islanda in maggio. La nuova cooperazione sarà poi ufficializzata in un vertice di Capi di Stato e govemo previsto in Itaha nell'autunno del 2002, come ha ricordato fi ministro degh Esteri Renato Ruggiero, manifestando la sua «grande sod¬ disfazione» per l'esito positivo dell'accordo con la Russia. L'Ita¬ ha ha avuto un molo determi¬ nante in questo negoziato, rice¬ vendo alla fine i ringraziamenti del segretario di Stato america¬ no Colin Powell «per il contribu¬ to costruttivo» neU'eliminare le ultime perplessità sia dei nuovi membri Nato ex comunisti - Polonia, Repubblica Ceca e Un¬ gheria - preoccupati di un gra¬ duale ingresso russo nell'Allean¬ za, sia di alcuni scettici come il segretario alla Difesa americano Ronald Rumsfeld. La nuova cooperazione sanci¬ ta ieri a BruxeUes dovrebbe ora estendere fi dialogo con la Rus¬ sia sul prossimo allargamento della Nato ai nove Paesi candida¬ ti dell'ex blocco comunista che attendono il vertice di Praga della primavera del 2002 per l'edesione all'Alleanza, per cui Mosca ha finora mostrato fi suo fermo disaccordo. Ma il ministro russo Ivanov ha voluto precisa¬ re che di allargamento ieri non si è discusso. Una cosa alla volta. La nuova cooperazione sarà ufficializzata da un vertice in autunno Ruggiero: «Grande soddisfazione» li ministro russo degli Esteri, Igor Ivanov, che ieri ha presieduto la prima seduta del Consiglio allargato a venti Paesi

Persone citate: Colin Powell, Igor Iva, Igor Ivanov, Ivanov, Lord Robertson, Renato Ruggiero, Ronald Rumsfeld