Un anno asimmetrico

Un anno asimmetrico BUONGIORNO iGramellin Un anno asimmetrico ■n^^LLE prese col problema di K^^^-coniare tutti gli anni un Wf^ aggettivo nuovo per gli italia- ^ni, il sociologo Giuseppe De Rita del C ensis ha stabilito che nel 2001 siamo stati «asimmetrici)), come la guerra di Bush, e ha eletto a campione della categoria il premier Berlusconi. Asim¬ metrico, nella prosa di De Rita, è colui die «saltatigli schemi e le contrapposi¬ zioni frontali, reagisce momento per momento, spiazzando gli altri». Gli italiani - scaltrì, cinici e improvvisato¬ ri - sarebbero quindi particolarmente adatti ai tempi poco idealisti in cui viviamo, e più di tutti lo sarebbe il loro capo, che ha passato la vita a spiazzare costruttori, magnati tv, pre¬ sidenti di calcio, pohtici e magistrati Dov'è però la novità? Siamo alla solita esaltazione del contropiede e dell'Italia squadra-femmina che non ha una personalità, ma sì adatta a quella degli avversari per buggerarli, come teorizzava l'immenso Brera già 40 anni fa. Nessun popolo, in questo senso, è più «femmina» degli italiani, e nessun italiano lo è più di Berlusco¬ ni, con la sua capacità di vedere dietro una porta che si chiude lo spiraglio che si apre. E con quel talento, più amorale che immorale, di saper spre¬ mere il suo interesse privato da ogni vicenda, sia essa la morte della Prima Repubblica o l'accordo sul mandato dì cattura europeo. Gli italiani per que¬ sto lo hanno votato: non perché smet¬ tesse di farsi gli affan propri, ma perché facendoli, finisse col fare, asim- metrìcamente, anche i loro.

Persone citate: Asim, Berlusconi, Brera, Bush, De Rita, Giuseppe De Rita

Luoghi citati: Italia