Nel 2002 l'Italia sarà un grande cantiere

Nel 2002 l'Italia sarà un grande cantiere APPROVATO IL PÈGRETO SULLE MAXI OPERE DEL MINISTRO LUNARDI. STOP ALLE PETROLIERE IN LAGUNA Nel 2002 l'Italia sarà un grande cantiere Gian CaHo Fossi . La legge-obiettivo sulle infrastrutr ture e stata varata ieri definitiva-, mente dal Senato dopo mesi di scontri a colpi di emendamenti (2300 del centro-sinistra in prima hattuta a palazzo Madama) e di polemiche roventi tra maggioran¬ za e opposizione, ma anche all'in¬ terno della stessa maggioranza. Accusata dal centro-sinistra di es¬ sere «uno strumento pericoloso che profila una commistione totale tra affari e politica» e, in particola¬ re, da Verdi e ambientalisti di rappresentare «il ritomo in pompa magna della Prima repubblica con colate di cemento e deturpazioni dell'ambiente», il provvedimento è stato contestato di recente anche dall'attuale ministro dell'Ambien¬ te, Matteoli (An). Ma il ministro per le Infiastruttu- re, Pietro Lunardi, è andato avanti per la sua strada e ieri la legge é arrivata in porto, sempre in un'atmo¬ sfera surriscaldata. Entro il 19 il Gip e individuerà un primo elenco di ^unSMé^ha andiedafev " \!d(Wrebbe storia della polemica coi VtìftjK ;pótrehbe pfestq'èàsercì uno stó^iali'nj^èàso: delle petroliere nella lagima di Vene¬ zia. «Oggi c'è un grande trafficonella laguna - ha spiegato il ministro - un incidente provocherebbe un disa¬ stro ecologico. Abbiamo quindi pro¬ posto la realizzazione di un'isola artificiale, a 10 chilometri dalla co¬ sta, che servirebbe da attracco per le petroliere: una galleria sotterranea, coi condotti per le pipeline, unirebbe l'isola alla costa, in modo da non fare entrare le petroliere in laguna». H costo? 700 miliardi. La legge approvata ieri è uno strumento indispensabile - sostiene Lunardi - per garantire efficacia della nonna, certezza dei tempi di ; innoyj ftgect ftpsndng», «ffi dèstmàtòaijetrapiento \ aggiunge iliBÌm| ' stop -yuc paese che accètti di viverel .ptó.mfra8triitture 'vecchie, di'50anni'e.un gap di 20-30 anni risfie^ò^e altrenazioni. Pìnora normative' . e processi decisionali per la reaHzza-A sdohe di opere strutturali splid statisoggetti a incertezze paràlizzantì;ritardi costosi e indebiti, arbitrarielievitazioni dei costi, mancato ri¬ spetto di obiettivi che troppi ricono¬ scono fondamentali solo a parole.»,'Ora, invece, «abbiamo lo strumentò per trasformare progetti e program¬ mi in strategie e azioni concrete: 80 opere pubbliche nell'arco di 10 anni con investimenti per 236 mila mi-liardi e 400 mila posti in più, che possono supei^''uri. milione'di posti dòn l'indotto». 'Sono tre i capisaldi della legge. GRANDI OPERE. Il govemo dovrà individuare (questo, appunto, è il compito del Cipe) «le infirastrutture pubbliche e private e gli insediamen¬ ti produttivi strategici e di preminen¬ te interesse nazionale da eseguire per la modernizzazione e lo sviluppo del paese», sentite le Regioni die potranno fare proprie proposte. La iista sarà inseritanelDpef (Documen¬ to di programmazione economica e finanziaria) con l'indicazione degli stanziamenti. Tra le opere priorita¬ rie il passante di Mestre, la Salerno- Reggio Calabria, la Variante di vali¬ co, il completamento dei Corridoi tirrenico e adriatico, e per quanto riguarda il trasporto ferroviario la Torino-Lione, la Messina-Palermo e la Messina-Catania. Viene estesa al 2003 la fase transitoria, già prevista al 2002, nella quale ilgovemopotrà emanare decreti delegati su specifici progetti. IMMOBILI. Nel capitolo «padroni in casa propria» vengono di fatto libera¬ lizzate le ristrutturazioni inteme de¬ gli edifici: non serviranno più conces¬ sioni, basterà la presentazione della Dia, la Dichiarazione di inizio di attivi¬ tà. Esclusi dalla liberalizzazione le facciate esteme degli edifici e gli ampliamenti della cubatura. SMALTIMENTO RIFIUTL Soppres¬ se alcune disposizioni «troppo' sem¬ plificatrici» in una materia così deli¬ cata, si conferma invece che le terre e rocce da scavo anche di gallerie non costituiscono rifiuti soggetti alle regole specifiche «anche quando con¬ taminate da sostanze inquinanti». Il ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi E' stato approvato definitivamente il decreto sulle Grandi Opere

Persone citate: Lunardi, Matteoli, Pietro Lunardi, Verdi

Luoghi citati: Catania, Italia, Palermo, Reggio Calabria, Salerno