Via libera al «Mose» Dighe mobili per salvare Venezia
Via libera al «Mose» Dighe mobili per salvare Venezia Via libera al «Mose» Dighe mobili per salvare Venezia Costerà seimila miliardi il progetto che proteggerà la città dall'acqua alta I lavori termineranno fra 8 anni. Critiche dei Verdi: diventerà uno stagno ROMA Venezia avrà il suo Mose, ovve¬ ro le maxi dighe per fermare l'acqua alta su cui da anni si discute. Il Comitato intermini¬ steriale per la salvaguardia di Venezia, il cosiddetto «Gomita¬ tone», presieduto da Berlusco¬ ni, ha approvato ieri pomerig¬ gio il progetto il cui nome sta per Modulo Sperimentale Elet¬ tromeccanico. Il progetto si basa su un sistema di dighe mobili anco¬ rato sul fondo della laguna per regolare le maree: è stato messo a punto dal Consorzio Venezia Nuova, concessiona¬ rio unico dello Stato. Il costo stimato è di oltre 5 mila miliardi di lire, ovvero 2,6 miliardi di euro. «Venezia non può morire né di acqua alta né di petrolio - ha sottolineato il ministro dell'Ambiente, Alte¬ ro Matteoli - le dighe mobili potranno arrestare il degrado della vita nella città lagunare: naturalmente abbiamo ottenu¬ to tutte le garanzie ambienta¬ li nella progettazione e realiz¬ zazione delle opere». .((Mt r Il ministro delle Infrastrut¬ ture, Pietro Lunardi, ha spie¬ gato che sarà dato il via libera anche a tutte le opere destina¬ te ad aumentare la capacità dissipativa dei canali, alle bocche di porto lagunari, jp «Queste dighe - ha spiegato Lunardi - stanno sul fondo marino e, nei casi di alta marea, si alzano per chiudere la laguna soltanto per 3-4 ore, dunque non creano problemi al ricambio d'acqua. Inoltre, i casi di acqua alta sono limita¬ ti a 4-5 ali anno, quindi entre¬ rebbero in funzione poche volte». Quanto alla capacità dissipativa delle bocche di porto, ha poi osservato il ministro, «essa é diminuita negli ultimi anni e ciò é negativo, bisogna quindi cer¬ care di recuperarla con opere alle tre bocche. Sono previste a questo scopo scogliere sul fondo marino e delle dighe foranee, per un costo comples¬ sivo di circa mille miliardi». Partiranno inoltre «le opere per il rialzo delle pavimenta¬ zioni della città». La salvaguardia della lagu¬ na, insomma, non si esaurisce col progetto Mose. Matteoli ha annunciato che «si sta arrivando alla estromissione completa dei traffici petrolife¬ ri della laguna: il progetto sarà presentato alla prossima riunione del Gomitatone». «Una giornata storica per Ve¬ nezia», ha commentato Gian¬ carlo Galan, presidente della Regione Veneto, precisando che il Mose dovrebbe essere pronto in otto anni. Paolo Gosta, sindaco di Ve¬ nezia, si é detto «soddisfatto soprattutto perché si é capito che Venezia si salva non solo col Mose ma con un interven¬ to complesso: chiusura delle bocche e ripristino morfologi¬ co della laguna. Alcune di queste cose potranno essere fatte subito. Se tutti si atter¬ ranno alle decisioni si faranno passi avanti per la salvaguar¬ dia di Venezia». Ma né le assicurazioni né i nuovi progetti sono bastati a far cambiare idea agli ambien¬ talisti che fin dall'inizio han¬ no criticato il progetto, conte¬ standone l'efficacia e chieden¬ do interventi a minor impattò ambientale. Un decreto del'ex mini¬ stro dell'Ambiente, Ronchi, aveva sostanzialmente boc¬ ciato il progetto che aveva però successivamente otte¬ nuto un parziale avallo dal, govèrno Amato, Ieri il sena¬ tore Sauro Turroni/vicepre- ; Bidente della Commissione ambiente, ha commentato che «il presidente del Consi¬ glio, negando l'esistenza di tutti i problemi ambientali che il Mose provocherà, fa¬ cendo diventare la laguna di Venezia uno stagno, ha mo¬ strato ancora una volta qual è il suo obiettivo principale: sostenere l'affarismo. I Ver¬ di - ha proseguito Turroni - chiedono che i ministri del¬ l'Ambiente, delle Infrastrut¬ ture e dei Beni culturali vengano immediatamente in parlamento a riferire sulla decisione appena presa che, detto per inciso, viola gli stessi obiettivi della tutela vigente per la salvaguardia di Venezia». [f. ama.] I NUMERI DEL PROGETTO NUMERO DELLE PARATOIE: 79 COSTO; 6-7000 MILIARDI REALIZZAZIONE: 8 ANNI OCCUPATI: 10.000 PERSONE f t l I i 4 é f i COSTO DI MANUTENZIONE E GESTIONE 18 MILIARDI L'ANNO DIMENSIONI DELLE PARATOIE: 5 METRI DI SPESSORE 20 METRI DI LARGHEZZA 30 METRI DI LUNGHEZZA NEL FONDALE PIÙ' PROFONDO OCCUPATI A REGIME: 150 PERSONE si TEMPO MEDIO DI CHIUSURA: 4-5 ORE
Persone citate: Consi, Galan, Lunardi, Matteoli, Paolo Gosta, Pietro Lunardi, Ronchi, Sauro Turroni, Turroni
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