Giustizia, Ulivo in rivolta «Questo governo ci isola»
Giustizia, Ulivo in rivolta «Questo governo ci isola» Giustizia, Ulivo in rivolta «Questo governo ci isola» L'opposizione attacca sul mandato di cattura europeo. Fassino: «Grave errore dell'esecutivo» Castagnetti: «Dopo l'11 settembre gli alleati si sarebbero aspettati ben altra responsabilità» ROMA L'Ulivo non ha perso l'occa¬ sione. Dopo aver ripetuto per mesi - e ad ogni occasio¬ ne - che con il governo Berlusconi l'Italia si stava allontanando dall'Europa, la vicenda del mandato di cattura europeo ha consen¬ tito all'opposizione di ap¬ poggiarsi su una vicenda concreta per sparare contro il governo. Dice il segreta¬ rio dei ds Piero Fassino: «Siamo isolatissimi. E que¬ sto è un altro grave errore del governo Berlusconi». Rincara il segretario del Fpi Pierluigi Castagnetti: «L'Italia si sta assumendo una responsabilità gravissi¬ ma: dopo l'H settembre i nostri partner europei si sarebbero attesi ben altra responsabilità». E l'ex mini¬ stro dell'Interno Enzo Bian¬ co: «Provo un senso di ver¬ gogna e di sbigottimento». La maggioranza, a fronte di attacchi grandinati fino a tarda sera, è rimasta in silenzio, affidando al solo ministro di Giustizia Castel¬ li, in trasferta in Belgio, l'onere di una replica. L'uni¬ co ad esporsi in una polemi¬ ca frontale è stato il presi¬ dente dei deputati di Forza Italia Elio Vito: «E' impru¬ dente chi sostiene che il governo Berlusconi stia por¬ tando l'Italia fuori dall'Eu¬ ropa. A noi risulta il contra¬ rio. E' vero invece che gli italiani, attraverso ripetute elezioni, stanno buttando i comunisti fuori dall'Italia». E se Vito preferisce ri¬ chiamare l'antica categoria dei «comunisti», non entran¬ do nel merito della questio¬ ne, l'opposizione tenta di inchiodare il governo con argomentazioni diverse. Ie¬ ri il capo dell'opposizione Francesco Rutelli era negli Stati Uniti per una visita di tre giorni e ha preferito glissare su una questione di politica interna e dunque ad intervenire è Piero Fassi¬ no, che in un'intervista al Tgl ha sostenuto che «nel momento in cui si sta co¬ struendo sempre di più uno spazio europeo di giustizia per contrastare una crimi¬ nalità che si muove su scala internazionale, l'Ita¬ lia fa un grave errore, deci¬ dendo di boicottare uno strumento come il mandato europeo che accrescerebbe l'efficienza della lotta alla criminalità». Ma chi argomenta con più dati di fatto la propria polemica è l'ex ministro dell'Interno Enzo Bianco: «Fu proprio l'Italia in conse¬ guenza delle difficoltà di estradizione dalla Spagna di mafiosi, a spingere per ottenere, in sede di accordo bilaterale, piena efficacia' all'azione della giustizia». Racconta ancora Bianco: «Dal vertice italo-spagnolo di Napoli nacque un'inizia¬ tiva alla quale si associaro¬ no presto tedeschi, francesi e inglesi». La premessa in punto di fatto consente a Bianco di sparare a zero: «Vedere ora che l'Italia ri¬ balta radicalmente quel pro¬ tagonismo positivo, diven¬ tando quasi un peso per ragioni incomprensibili agli europei, mi fa vergogna¬ re». Nel fuoco polemico aperto dall'opposizione con¬ tro Berlusconi, c'è gran di¬ spiego di aggettivi forti, ma quasi nessuno arriva ad insinuare un interesse pri¬ vato del Presidente del Con¬ siglio nell'opporsi ad un mandato di cattura euro¬ peo. L'unico a farlo è il deputato della Margherita (di provenienza democrati¬ ca) Pierluigi Mantini: «No¬ nostante la valanga di criti¬ che piovute da tutta Euro¬ pa, Berlusconi continua a ragionare da imputato anzi¬ ché da premier e isola l'Ita- ' lia perché teme per sé e per i propri amici». Come dire, senza dirlo esplicitamente, ma facendolo capire: Berlu¬ sconi sarebbe preoccupato per un eventuale mandato spiccato dal giudice spagno¬ lo Garzón. Ma l'Ulivo prefe¬ risce insistere soprattutto sul tasto dell'isolamento in Europa. Dice il presidente dei senatori Ds Gavino An¬ gius: «Incurante delle rea¬ zioni dell'opinione contra¬ ria di 14 governi europei, non tutti iscritti ad un pericoloso gruppo di mano¬ vratori comunisti, il gover¬ no italiano ci porta fuori dall'Europa». [r. r.] Mantini, della Margherita: «Il premier continua a ragionare da imputato anziché da premier Teme per sé e per i propri amici» A sinistra il segretario deiDs Piero Fassino A destra Pierluigi Castagnetti, capogruppo della Margherita alla Camera
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