Borrellì: sto dalla parte dell'Anm di Paolo Colonnello

Borrellì: sto dalla parte dell'Anm Borrellì: sto dalla parte dell'Anm Autotassazione per acquistare spazi sui media Paolo Colonnello MILANO n rischio è quello di una sanzione disciplinare generalizzata. Ma i magistrati milanesi sono disposti a correrlo pur di far valere le loro ragioniesoprattutto per pubbliciz¬ zarle. Così ieri il segretario dimis¬ sionario milanese dell'Associazio¬ ne Nazionale Magistrati, gip Ma¬ ria Luisa Savoia, ha lanciato un'iniziativa inedita per le toghe: una colletta per autofinanziare l'acquisto di pagine pubbUcitarie sui giornali. «Abbiamo deciso di autotassarci - ha spiegato - per comprare spazi sui giornali in modo da comunicare delle infor¬ mazioni ai cittadini, perché sono loro gli utenti del sistema giusti¬ zia. Pensiamo sia arrivata l'ora di riflettere per tutti, non solo politi¬ ci e magistrati». . I quali per ora sembrano tutti compatti e solidali con i vertici della loro associazione sindacale, dimessasi clamorosamente in se¬ gno di protesta per gli attacchi del governo alla magistratura di que¬ sti giorni: un fatto che non succe¬ deva dal lontano 1924, all'inizio del regime fascista. Ieri anche il procuratore generale Francesco Saverio Borrelli ha fatto sentire la sua voce: «Approvo con tutto il cuore e con tutta la mente il gesto fatto dall'associazione nazionale magistrati. Trovo che in questo momento si sia trattato di un passo necessario anche se adesso bisogna vedere quali saranno le linee successive». «Di fronte a un proclama come quello che è stato annunciato - ha proseguito Borrel¬ li - è tutta la categoria della Magi¬ stratura che deve far sentire la sua voce e non i singoli per evitare manovre interpretative che con¬ sentono, poi, di parlare di singoli magistrati politicizzati. Con que¬ sti provvedimenti è la magistratu¬ ra nel suo complesso che viene messa in crisi». Sulle iniziative annunciate ieri dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è il discorso pronuncia¬ to in Senato due giorni fa dal ministro Castelli, è poi intervenu¬ to nuovamente anche il procurato¬ re Gerardo D'Ambrosio: «Mi augu¬ ro che parlando di riformare la giustizia in sei mesi, abbiano scherzato. Problemi così impor- tanti non possono essere trattati ed esauriti in sei mesi nemmeno in una commissione a meno che ab¬ biano già preparato dei testi di legge. In ogni caso ci sarebbe un margine di discussione troppo li-, mitato». D'Ambrosio ribadisce co¬ munque di aver fiducia «nella forza del Parlamento che ha dimo¬ strato di saper fare marcia indie¬ tro a proposito, ad esempio, della separazione delle camere con la distinzione delle funzioni. Questa distinzione servirebbe a placare il clima di conflittualità e darebbe maggior professionalità al magi¬ strato. Mi auguro che questo ri¬ manga e che la discussione non venga strozzata». E a proposito della mozione approvata in Sena¬ to l'altra sera, D'Ambrosio aggiun¬ ge: «In quella mozione ho Ietto cose incredibili e intimidatorie». Come ad esempio il nuovo organo di disciplina previsto per i magi¬ strati: «un tribunale speciale per i cattivi». Infine una battuta per l'ex sottosegretario Carlo Taormi¬ na che ieri ha paventato un possi¬ bile golpe dei pm: «Purtroppo non potrei nemmeno parteciparvi per¬ ché sono malato...». «È un momento bruttissimo: ci sentiamo' attaccati e denigrati in¬ giustamente. Devo aggiungere pe¬ rò che questo non ci accade solo da sei mesi, ma da molto, moltissimo tempo ...». Così ha commentato il procuratore capo di Torino, Mar¬ cello Maddalena. Nessuna battuta e nessun discorso invece da parte del presidente del Tribunale Vitto¬ rio Cardaci, il superiore diretto dei componenti dei collegi giudicanti chiamati in causa, attraverso le loro ordinanze, nelle polemiche poUtiche. Dopo aver ricevuto i cronisti nel suo ufficio, spiega soltanto perché ha scelto di tace¬ re: «Nemmeno una battuta, per¬ ché spesso una sola battuta dice tutto e io non vogho dire nulla». «Vogliamo spiegare ai cittadini cosa sta succedendo perché sono loro gli utenti delia giustizia»

Luoghi citati: Milano, Torino