Oggi s'arrende Kandahar, fine del regime di Paolo Mastrolilli

Oggi s'arrende Kandahar, fine del regime Oggi s'arrende Kandahar, fine del regime Sulla sorte di Omar intra mujaheddin e Casa Bianca Paolo Mastrolilli NEW YORK Meno di tre mesi. Questo è il tempo servito agli Stati Uniti per piegare il regime dei taleban, a partire dagli attenta¬ ti dell'11 settembre. Eppure Washington ancora non celebra la caduta di Kan¬ dahar, perché vuole punire il mullah Omar, non si fida dei nemici che a Mazar-i-Sharif si erano arresi lanciando granate, e non ha chiuso il conto con Osama bin Laden. La storia dei taleban, comunque, do¬ vrebbe essere finita ieri, proprio dove era cominciata. Lo ha spiegato bene l'ex ambasciatore in Pakistan, Abdul Salam Zaeef, che ha annunciato la resa della città santa con queste parole: «Penso che ormai dobbiamo tornarcene a casa». Il problema però è tutto in questo dettaglio: chi otterrà il permesso dì tornare a casa e come? Hamid Karzai, appena scelto a Bonn come capo del govèimo provvisorio dell'Af- - ghanistan, ha confermato che «i negoziati sono ben avviati, e le operazioni per la ì resa dovrebbero cominciare domani», os-' sia oggi. Nel frattempo le forze dell'ex governatore di Kandahar, Gul Agha, avrebbero già preso il controllo dell'aero¬ porto senza combattere, ma si sono lamentate per l'accordo di Karzai. « Il nuovo capo del governo, infatti, ha, detto che i soldati taleban otterranno l'amnistia, e Zaeef ha aggiunto che anche Omar «continuerà a vivere con dignità in Afghanistan». All'inizio della giornata Karr - zai aveva ammesso che il mullah potreb^ be ricevere protezione «se rinuncerà' al terrorismo». Nello stesso tempo Zaeef; aveva precisato che i taleban non conse-, gneranno le armi al nuovo capo del governo, ma piuttosto a Sher Agha e a} mullah Naqib Ullàh, eroe dèlia resistenza contro i sovietici, contestanto così l'autor - rità dell'esecutivo proprio mentre al Nord, il generale uzbeko Dostum minaccia di boicottare le intese di Bonn. - ^ Il diavolo si nasconde nei dettagli, e 'quésti Jiàjticolàri' non sono piaciuti alla Casa Biaiiqa f,ial Pentagono. Il ministro della Difesa Rumsfeld ha messo le mani avanti, dicendo eli !non fidarsi dei nemici che a ìyEazar-i-Sharif «si erano arresi facendo, scoppiare granate». Quindi ha ribàdito'ché gli ?ta]ti Uniti non accetteran¬ no accòrdi ■che lascino libero Omar: «Abbiamo 1 dettò, cbé vogliamo portarlo davanti' alla giustizia insieme con Bin Laden,Ze miéstapòsizione non è cambia¬ ta». Rvtm?fèl,d^àl^sciato aperta là porta a soluzioni'che nioil ìffomprendano im pro¬ cesso davanti ai giudici americani, ma poi ha aggiunto che «non riesco ad immagina¬ re quali possano essere», e ha minacciato di interrompere la collaborazione con gli oppositori se deluderanno le attese di Washington. Subito dopo ha parlato il portavoce di Bush, Ari Fleischer, dicendo che l'amni¬ stia per Omar è esclusa. Karzai in serata ha corretto un po' il tiro, smentendo il perdono. Ma l'incertezza resta e gli ameri¬ cani sono saranno soddisfatti fino a quando avranno chiarito i dettagli della resa, perché restano dubbi anche sulla sorte della città di Spin Boldak, dei talebn già rifugiati sulle montagne, e dei merce¬ nari di Al Qaeda che secondo Rumsfeld «non possono restare liberi in Afghani¬ stan, e non devono andare all'estero a combattere». La tensione dunque resta alta, e ieri sera i marines della base Rhino hanno sparato con i mortai dopo aver ricevuto «informazioni credibili su possi¬ bili attacchi». La caduta di Kandahar, comunque. consentirebbe agli Usa di concentrare l'attenzione militare sulla caccia a,Bin Laden. I bombardamenti nella zona di Torà Bora, vicino alla città nord-orientale di Jalalabad, continuano con grande in¬ tensità, e l'Alleanza del Nord dice di aver mobilitato 3.000 soldati per stanare il capo di Al Qaeda, che secondo il coman¬ dante locale Hazrat Ali si sarebbe sposta¬ to a Ovest, sulle montagne di Spin Ghar. Fonti non confermate sostengono che uno dei 23 figli di Bin Laden è rimasto ucciso nei raid, mentre il premier britannico Blair ha detto che il suo braccio destro Al-Zawabiri sarebbe morto: I commando americani sono da tempo nella regione, ma ora, Washington spera che la resa dei taleban renda più rapida la ricerca. A New York, intanto, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato gli accor¬ di di Bonn, in attesa di discutere anche le due Risoluzioni sulla forza di pace e la ricostruzione del paese. Almeno in Afgha¬ nistan, insomma, la guerra al terrorismo sta voltando pagina. L'amtósciatoréZaeéf : «Penso che ormai dobbiamo tornarcene a casa» Forse ucciso uh figliò di Bin Laden Massima àllertaàttentati alla base Usa